La fattura elettronica è obbligatoria sulla base del decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2019 a partire dal 1° gennaio 2019 per tutti i soggetti Iva, esclusi i forfettari, anche nel caso di committenti privati. Dal 1° gennaio 2024 è invece obbligatoria per tutti, forfettari inclusi.
Fattura elettronica: come si fa?
L’Agenzia delle entrate nel 2018 ha pubblicato una GUIDA che spiega passo per passo cosa fare.
Identikit della fattura e del kit necessario
– si tratta di un documento destinato a viaggiare esclusivamente online e quindi va redatto utilizzando un PC, un tablet o uno smartphone;
– va trasmesso elettronicamente al cliente esclusivamente tramite il c.d. Sistema di Interscambio (SdI) messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate;
– richiede l’uso di una PEC;
– non richiede una firma elettronica certificata, tranne il caso in cui si debbano inviare fatture alla pubblica amministrazione.
I dati obbligatori da riportare nella fattura elettronica sono gli stessi che si riportavano nelle fatture cartacee più l’indirizzo telematico in cui il cliente vuole ricevere la fattura.
I software delle Entrate
L’Agenzia delle entrate mette a disposizione gratuitamente tre tipi di programmi per fare le fatture elettroniche:
– una procedura web, utilizzabile accedendo al portale Fatture e Corrispettivi del sito internet dell’Agenzia;
– un software scaricabile su PC (tale procedura può essere utilizzata anche senza essere connessi in rete);
– un’App per tablet e smartphone, denominata Fatturae, scaricabile dagli store Android o Apple.
Come si trasmette la fattura elettronica?
Per trasmettere al SdI il file XML della fattura elettronica ci sono diverse modalità:
a) servizio online presente nel portale “Fatture e Corrispettivi” che consente l’upload del file XML preventivamente predisposto e salvato sul proprio PC;
b) la procedura web ovvero l’App Fatturae dall’Agenzia delle Entrate (gratuita);
c) si può utilizzare una PEC (Posta Elettronica Certificata), inviando il file della fattura come allegato del messaggio di PEC all’indirizzo “sdi01@pec.fatturapa.it”;
d) si può utilizzare un canale telematico (FTP o Web Service) preventivamente attivato con il SdI.
Se si inviano poche fatture al giorno, è sufficiente utilizzare una PEC o il servizio web del portale “Fatture e Corrispettivi”. Altrimenti, è sempre possibile inviare la fattura tramite il proprio commercialista.
Fattura elettronica: ci sono sanzioni?
Nessuna sanzione a chi emette la fattura elettronica oltre il termine previsto (lo stesso giorno) ma, comunque, entro la data necessaria per far concorrere l’Iva indicata alla liquidazione di periodo (mensile o trimestrale).
Se invece il ritardo comporta il versamento dell’Iva alla liquidazione del periodo successivo, si applica la sanzione compresa fra il 90% e il 180% dell’imposta relativa all’imponibile non correttamente documentato o registrato, ma ridotta del 20%. Resta comunque la facoltà di far ricorso al ravvedimento operoso per ridurre ulteriormente le sanzioni.
Fattura elettronica: il tutorial di Entrate
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