Sismabonus: cos’è e come funziona l’agevolazione

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Aggiornamento del 3 gennaio 2022: Il Sismabonus è stato prorogato al 2024. Lo si legge nel testo definitivo della Legge di Bilancio 2022.

Il Sismabonus nella versione 110% è stato prorogato con calendario differenziato, dal 2024 l’aliquota scende. Ovvero, la scadenza per la detrazione del 110% passa al 31 dicembre 2023, per poi diventare decrescente al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025 >>Qui spieghiamo tutto<<

** Il Sismabonus è l’agevolazione per gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche (articolo 16, comma 1-bis, Dl 63/2013). Si tratta di una detrazione Irpef o Ires che viene riconosciuta ai contribuenti (privati e società) che effettuano lavori per mettere in sicurezza le proprie case e gli edifici produttivi, quindi lavori antisismici realizzati sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente. Le opere devono essere realizzate su edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e nella zona 3 (rimane esclusa la sola zona 4)*.

La detrazione va calcolata su un ammontare complessivo di 96 mila euro per unità immobiliare e deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo. Tra le spese ammesse a beneficiare del Sismabonus rientrano anche quelle per la classificazione e la verifica sismica degli immobili (articolo 16, comma 1-sexies). Inoltre, vale il principio secondo cui l’intervento di categoria superiore assorbe quelli di categoria inferiore ad esso collegati (quindi la detrazione prevista per gli interventi antisismici può essere applicata, per esempio, anche alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, necessarie al completamento dell’opera).

Di base, l’agevolazione è al 50% in cinque anni, ma si può usufruire di una maggiore agevolazione nei seguenti casi:

  • quando dalla realizzazione degli interventi deriva una riduzione del rischio sismico,
    che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore, la detrazione spetta
    nella misura del 70% delle spese sostenute (75% se gli interventi riguardano le parti comuni di edifici condominiali)
  • se dall’intervento deriva il passaggio a due classi di rischio inferiori, la detrazione
    spetta nella misura dell’80% delle spese sostenute (85% se gli interventi riguardano le parti comuni di edifici condominiali)

SUPER SISMABONUS 110%

ATTENZIONE: se sono rispettate tutte le condizioni previste dal Superbonus, l’agevolazione è potenziata al 110% e diventa quindi Super Sismabonus.

In pratica in alcuni casi il Superbonus assorbe il Sismabonus ordinario: questo significa che se sono rispettate tutte le condizioni previste dal Superbonus, vige l’obbligo di applicare il 110% e non è possibile scegliere di applicare le aliquote del (senz’altro meno complesso) Sismabonus ordinario.

Il Superbonus 110% è stato prorogato con calendario differenziato, dal 2024 l’aliquota scende >>Qui il calendario aggiornato<<

Le aliquote del 50-70-75-80-85% sono comunque ancora in vigore anche dopo il 1° luglio 2020 (e fino al 31 dicembre 2024). Quindi, se non si rispettano i criteri del Superbonus (ad esempio perché il contribuente detiene un capannone, oppure è un professionista che detiene un’unità immobiliare non in condominio, oppure è un’impresa) continuano ad applicarsi le aliquote del Sismabonus ordinario.

Grazie al Decreto Rilancio 2020, inoltre, è stata introdotta la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura anche per il Sismabonus 110 oltre che per tutti gli altri interventi agevolabili con l’Ecobonus 65%, il Bonus Ristrutturazioni 50% e il Superbonus 110%Ecco come si fa..

Sei un tecnico? Allora ti può essere utile l’ebook (in pdf) Prontuario tecnico per il Sismabonus e per il Super Sismabonus !

* Zone di pericolosità sismica

La classificazione sismica dell’Italia operata con l’Ordinanza 3274/2003 elimina la categoria “non classificato” e introduce quattro zone di pericolosità sismica decrescente:

  • Zona 1 – È la zona più pericolosa: la probabilità che capiti un forte terremoto è alta
  • Zona 2 – In questa zona forti terremoti sono possibili
  • Zona 3 – In questa zona i forti terremoti sono meno probabili rispetto alle zone 1 e 2
  • Zona 4 – È la zona meno pericolosa: la probabilità che capiti un terremoto è molto bassa

A ciascuna zona è attribuito un valore dell’azione sismica utile per la progettazione (espresso in termini di accelerazione massima su roccia: zona 1 0.35 g – zona 2 0.25 g – zona 3 0.15 g – zona 4 0.05 g).

Sismabonus, guida Agenzia Entrate

Trovi tutti i dettagli sul Sismabonus nella guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate (l’ultima versione è di luglio 2019) >> Leggila e scaricala qui

Sismabonus, interventi ammessi

Sono ammessi al (Super) Sismabonus gli interventi antisismici, locali o globali. Per approfondire leggi:

>> Interventi locali – Connessioni di pareti e solai

>> Intervento globale – Intonaco armato o iniezione di malta di calce?

>> Super Sismabonus: gli interventi di riparazione o locali sono ammessi?

>> Sismabonus 110% senza classificazione sismica: conviene non redigerla più?

Ti potrebbe essere utile:

Interventi locali su edifici esistenti

Questo manuale tecnico-pratico aiuta il progettista (architettonico, impiantista e strutturale) che si accinge a effettuare un intervento di tipo “locale” su un fabbricato esistente. Frutto dell’esperienza pluriennale degli Autori nell’ambito della progettazione sul costruito esistente, l’opera, lungi dall’essere un mero elenco di istruzioni pratiche da seguire pedissequamente, tratta il tema degli interventi locali con taglio operativo sempre tenendo in considerazione che questa tipologia di interventi deve agire sul fabbricato senza snaturarne il funzionamento originario, a garanzia della sicurezza di persone e cose. Nel manuale si individuano le opere che rientrano nella categoria “intervento locale” in accordo con le NTC 2018, meglio esplicitate dalla Circolare applicativa n. 7/2019. Sono proposte anche alcune tipologie di intervento che possono perseguire le finalità indicate dal Legislatore. L’opera tratta anche gli interventi tipologici catalogati in funzione della tipologia strutturale dell’edificio esistente (costruzioni sismo-resistenti in muratura, calcestruzzo armato o acciaio), fornendo indicazioni sulla scelta dell’intervento ottimale in base al sistema costruttivo. Completano la trattazione preziosi consigli operativi sulle accortezze da avere nella preparazione dei dettagli costruttivi. I capitoli finali affrontano la progettazione degli interventi locali con la redazione dei modelli di calcolo globale e offrono una rassegna di interventi “a prima vista” locali ma che in realtà comportano effetti peggiorativi sulla costruzione, il tutto corredato da spunti quantitativi e analitici; infine sono proposti due casi studio di interventi locali su un fabbricato in c.a. prefabbricato e su una porzione di casolare in muratura con l’applicazione delle detrazioni previste dal Sismabonus. Francesco CortesiIngegnere, libero professionista nell’ambito della progettazione e direzione dei lavori strutturali di nuovi fabbricati e di interventi sugli edifici esistenti. Attualmente si occupa di interventi di recupero su edifici danneggiati dal sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016. Laura LudovisiIngegnere, svolge l’attività di libero professionista, come progettista strutturale, direttore dei lavori e coordinatore per la sicurezza, interessandosi in modo particolare del consolidamento e recupero di edifici esistenti. Tra i lavori svolti si annoverano progetti di miglioramento sismico di edifici danneggiati dal sisma (Umbria 1997, L’Aquila 2009, Emilia-Romagna 2012, Centro Italia 2016). VOLUMI COLLEGATI:La progettazione strutturale su edifici esistenti, F. Cortesi, L. Ludovisi, V. Mariani, I ed. 2018Metodi pratici per il rinforzo di elementi strutturali, S. Ferretti, I ed. 2018

Francesco Cortesi, Laura Ludovisi | 2019 Maggioli Editore

29.00 €  27.55 €

Sismabonus e messa in sicurezza statica

Il DL rilancio ha ampliato la lista degli interventi agevolati dalla maxi detrazione 110%: ammessi tutti quelli volti al consolidamento strutturale, tra cui quello delle fondazioni, il rinforzo dei solai e la cucitura delle fessure. Leggi qui gli approfondimenti.

>> Sismabonus 110% anche per interventi di messa in sicurezza statica

>> Sismabonus 110%, cucitura delle fessure come intervento di sicurezza statica

>> Sismabonus 110%, come averlo col rinforzo dei solai esistenti

>> Sismabonus 110% con i nuovi sistemi di rinforzo FRCM

Sismabonus Acquisto, cos’è e come funziona

Il Sismabonus Acquisto è la detrazione riservata agli acquirenti di nuove unità immobiliari edificate – nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3 – al posto di fabbricati demoliti, e quindi ricostruite con lo scopo di ridurne il rischio sismico.

L’agevolazione è ammessa solo se l’impresa di costruzione che realizza l’intervento di demolizione e ricostruzione con miglioramento antisismico cede l’immobile entro 18 mesi dalla data di conclusione dei lavori. In questo caso quindi l’acquirente potrà usufruire della detrazione sul prezzo di vendita, fino a un tetto di spesa di 96 mila euro.

>> Tutte le informazioni in dettaglio le trovi qui: Sismabonus Acquisto: cos’è, le aliquote e come funziona

La nuova mappa dei rischi

Istat e Casa Italia, Dipartimento della Presidenza del Consiglio, hanno messo online un aggiornamento del quadro informativo integrato della mappa dei rischi naturali in Italia. È possibile capire quanto è a rischio il Comune in questione in relazione a questi pericoli e rischi naturali:
– caratteristiche del territorio;
rischio sismico, idrogeologico e vulcanico;
stato degli edifici;
– numero dei beni culturali;
– indicatori demografici di contesto.

Mappa dei rischi, cosa contiene?

Il sito (lo trovi qui) dà una visione di insieme sui rischi di esposizione a terremoti, alluvioni, eruzioni vulcaniche e frane, grazie all’integrazione di dati provenienti da varie fonti istituzionali: Istat, INGV, ISPRA, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. L’obiettivo è restituire una visione di insieme sull’esposizione ai rischi naturali.

Leggi tutto l’articolo sulla mappa dei rischi: contenuto, “Indicatori” e “Cartografia”

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Redazione Tecnica

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