Riforma del Catasto Fabbricati

Scarica PDF Stampa
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 59 del 12 marzo 2014 della legge sulla delega fiscale (legge n. 23 dell’11 marzo 2014), la riforma del catasto fabbricati parte ufficialmente. In collaborazione con AGEFIS ed altri nostri autori, pubblichiamo questa pagina dedicata, all’interno della quale troverete informazioni tecniche, materiali di approfondimento, notizie e interviste.

Riforma del catasto nella legge del 2014

La riforma del catasto fabbricati fabbricati è contenuta nell’articolo 2 della legge sulla delega fiscale e si basa sui sei punti cardine che riepiloghiamo qui di seguito:

1. Rendita catastale (consulta anche la nostra Pagina Speciale Determinazione Rendita Catastale)

2. Valore patrimoniale degli immobili

3. Federalismo catastale

4. Immobili storici

5. Commissioni censuarie

6. Stime dirette per le unità a destinazione speciale

Rendita catastale

La rendita catastale nel Nuovo Catasto algoritmico sarà calcolata a partire dal dato dei valori di locazione annui espressi al metro quadrato, forniti dai dati che produce periodicamente l’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI).

Questo dato, moltiplicato per la superficie dell’unità immobiliare e corretto da un coefficiente che tenga conto delle spese di manutenzione, disposizioni di legge per adeguamenti tecnici, assicurazioni, ecc. fornirà la nuova rendita catastale.

A questo link si può consultare la sintesi dettagliata del convegno di aprile 2014 dedicato alla rivalutazione delle rendite catastali nel Comune di Roma e uno stralcio dell’intervento dell’ing. Antonio Iovine.

Sulla determinazione del nuovo algoritmo catastale per il calcolo delle rendite è in corso un fecondo dibattito tra gli addetti ai lavori. Ecco il punto di vista di Roberto Taucci, amministratore unico di ValoriImmobiliari, audito al Senato presso la VI Commissione finanze. Ha scritto per Ediltecnico una riflessione sulle caratteristiche dell’algoritmo proprietario.

Ti potrebbe interessare

Valore patrimoniale degli immobili

Un altro elemento di rottura con il passato operato dal Nuovo Catasto sarà l’aggancio del valore patrimoniale al valore di mercato reale dell’immobile.

Anche in questo caso l’algoritmo partirà dal dato base del valore di mercato al metro quadrato modificato per una serie di coefficienti quali, ad esempio, l’affaccio, la presenza di riscaldamento centralizzato o autonomo, l’anno di costruzione, presenza o assenza dell’ascensore, ecc.

Il dato emendato così ottenuto, moltiplicato per la superficie dell’unità immobiliare, fornirà il nuovo valore patrimoniale.

Federalismo catastale

La riforma del Nuovo Catasto Fabbricati sfrutterà il c.d. “Federalismo Catastale”, ossia un coinvolgimento dei Comuni italiani che forniranno all’Agenzia delle Entrate i dati che quest’ultima non è in grado di reperire con facilità e rapidità.

Una sperimentazione in tal senso si sta già osservando per alcuni Comuni importanti, come Torino e Genova. In pratica, gli enti locali forniranno informazioni come l’esposizione, l’affaccio e lo stato di manutenzione degli immobili.

Immobili storici

L’aumento delle rendite catastali e del valore patrimoniale degli immobili storici (categoria catastale A/9) non provocherà la perdita dei benefici di cui godono a oggi, purché tali immobili non siano sfruttati a livello commerciale. Per tutti quegli edifici di pregio storico e artistico per i quali è ipotizzabile la generazione di un reddito commerciale, invece, deciderà la Commissione finanze della Camera quando la discussione del Nuovo Catasto approderà sui banchi nell’ambito del DDL sulla delega fiscale.

Commissioni censuarie

Le commissioni censuarie che nel Nuovo Catasto dovranno attribuire rendita catastale e valore patrimoniale avranno tra i propri membri anche rappresentanti delle associazioni di categoria e degli stakeholders.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 9 del 13 gennaio 2015 è stato pubblicato il decreto legislativo 17 dicembre 2014, n. 198 relativo alla Composizione, attribuzioni e funzionamento delle commissioni censuarie, a norma dell’articolo 2, comma 3, lettera a), della legge 11 marzo 2014, n. 23 (leggi anche il commento di Mirco Mion Le commissioni censuarie in Gazzetta: e adesso?).

Ecco due interessanti articoli pubblicati su Ediltecnico in merito a questo tema: nell’articolo intitolato Riforma del catasto: finalmente in Gazzetta il decreto sulle commissioni censuarie viene riportata la notizia dell’ufficialità del primo decreto attuativo (aggiornamento al 14 gennaio 2015), mentre per un resoconto tecnico più approfondito si consiglia di leggere Revisione catasto: arrivano le nuove commissioni censuarie, ecco cosa succede.

Nella riforma del Nuovo Catasto sono previsti anche dei meccanismi di autotutela sulla determinazione della rendita catastale, mentre i ricorsi saranno ad appannaggio delle commissioni tributarie (leggi anche Rendita catastale, la tutela del cittadino negli accertamenti catastali).

Il ripensamento delle commissioni censuarie e l’imprescindibile punto di partenza della riforma del catasto. Nel testo della delega fiscale diventa decisivo il ruolo di deflazione del contenzioso sulle rendite catastali e sui valori del nuovo catasto fabbricati. Per approfondire questo tema, pubblichiamo un articolo di Mirco Mion pubblicato il 28 aprile 2014 sul quotidiano Il Sole 24 Ore dal titolo Commissioni censuarie da ripensare.

Come sono composte le commissioni censuarie a cui saranno demandate importanti responsabilità? L’ing. Antonio Iovine ha approfondito la questione sulla base del decreto attuativo che istituisce le commissioni, fornendo anche alcune riflessioni sulle possibili criticità. Leggi tutto nell’articolo sulle nuove commissioni censuarie nella revisione del nuovo catasto fabbricati.

Stime dirette per le unità a destinazione speciale

Forse l’elemento che per l’implementazione del Nuovo Catasto richiederà più tempo. Infatti, per tutti i casi in cui l’applicazione degli algoritmi non potrà essere automatica (casi speciali di immobili a destinazione speciale) sarà necessario produrre un ingente numero di stime dirette, per formare un database significativo in grado di agganciare valori patrimoniali e realistiche rendite catastali.

Riforma del catasto: normativa

Il testo fondamentale per la riforma del catasto è la legge 11 marzo 2014, n. 23 Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale piu’ equo, trasparente e orientato alla crescita. 

Nello specifico, l’articolo 2 della legge n. 23/2014 è relativo alla revisione del catasto fabbricati che delega il Governo a emanare dei decreti legislativi per attuare una revisione della disciplina relativa al sistema estimativo del catasto dei fabbricati in tutto il territorio nazionale.

In questa sezione saranno pubblicati i testi di legge e i decreti attuativi che daranno sostanza alla riforma del catasto, mano a mano che verranno resi disponibili.

Decreto attuativo sulle commissioni censuarie (schema del decreto non ancora in vigore del 20 giugno 2014).

Interviste e notizie

Il tema della revisione del catasto è oggetto di commenti, valutazioni ed analisi da parte di un vasto numero di associazioni e federazioni tecniche e politiche. Diventa importante, per chi desidera avere un panorama completo dell’argomento, rimanere informato sulle iniziative e sulle riflessioni di tali soggetti.

In questa sezione pubblicheremo notizie e interviste a esperti del settore.

1. Intervista al dott. Mirco Mion, presidente AGEFIS

2. Intervista all’ing. Carlo Cannafoglia, esperto e già direttore del Catasto

3. Intervista al dott. Mirco Mion, presidente AGEFIS su Repubblica.it

4. Video intervista al dott. Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia

5. Sintesi dei contenuti del convegno organizzato da Assoedilizia a Milano il 29 aprile 2014 sui possibili sviluppi della revisione del catasto fabbricati

6. La riforma del catasto costa 500 milioni. Via in tre anni, articolo e intervista a Valoriimmobiliari.it e Mirco Mion di Giuliano Balestreri su Repubblica.it

7. Catasto immobiliare: verso una riforma all’insegna dell’equità, video intervista di Debora Rosciani (Radio24) a Mirco Mion

8. Riforma del catasto fabbricati, che fine ha fatto la tutela del contribuente? intervista a Mirco Mion di Mauro Ferrarini

9. La riforma del catasto si è dimenticata i terreni: un’occasione sprecata intervista a Stefano Dainesi (presidente del Collegio Geometri di Bologna) a cura di Mauro Ferrarini

10. La revisione del catasto ha bisogno di una proroga: ecco cosa è successo, intervista a Mirco Mion, presidente di AGEFIS, a cura di Mauro Ferrarini

11. L’era del catasto digitale: origini, attualità e prospettive per il futuro, approfondimento di Carlo Cannafoglia

12. La riforma del catasto fabbricati ha senso solo se parte dai cittadini intervista a Maurizio Savoncelli (presidente del Consiglio nazionale Geometri) a cura di Mauro Ferrarini

A questo link si trova il feed con tutte le notizie relative alla riforma del catasto fabbricati pubblicate dalla Redazione di Ediltecnico.it e in continuo aggiornamento.

Materiali di approfondimento

– Attuazione della delega governativa alla revisione del catasto fabbricati: i probabili sviluppi (aprile 2014), a cura dell’ing. Antonio Iovine

Indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco (febbraio 2014)

Nota tecnica sulla riforma del catasto fabbricati, a cura di AGEFIS

Intervento del presidente AGEFIS davanti alla VI Commissione Finanza (febbraio 2014)

Intervento del tesoriere AGEFIS davanti alla VI Commissione Finanza (febbraio 2014)

Determinazione delle rendita catastalepagina speciale di Ediltecnico.it a cura dell’ing. Antonio Iovine direttore scientifico di Catastonline.it

– Revisione del catasto fabbricati: un’analisi del decreto attuativo a cura del nostro esperto Roberto Taucci.

Il video che segue dettaglia la proposta del CATASTO DINAMICO si inserisce nel percorso evolutivo  della digitalizzazione del catasto: da pochi giorni è stato presentato il SIT (Sistema Integrato del Territorio). In pratica, in questo nuovo e unico contenitore elettronico confluiranno gli archivi che, oggi, sono conservati separatamente: catasto, pubblicità immobiliare, procedure edilizie, infrastrutture tecnologiche e catasto energetico (quest’ultimo punto, noto anche come eco catasto).

Il video che segue è una sintesi dei contenuti del seminario tecnico dedicato alla riforma del catasto e alle agevolazioni fiscali in edilizia che si è tenuto il 4 aprile scorso ad Ascoli Piceno, organizzato da AGEFIS

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento