Riuso in edilizia: prescriverlo nel capitolato e controllarlo in cantiere

Tenere in conto la futura decostruzione di un edificio in fase di costruzione o ristrutturazione è la strategia da adottare, che deve permettere di scegliere, oggi, i materiali e le tecniche idonee per la decostruzione a fine ciclo di vita.

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Bisogna prevedere sempre il riuso all’interno del processo costruttivo edilizio. Il management dell’attività di demolizione e decostruzione deve metterlo in conto.

Si dimostra assolutamente necessario cioè partire dalla prescrizione e dall’integrazione del riuso nel progetto architettonico, fino ad arrivare alla certificazione del riuso dei materiali a fine cantiere.

Prescrivere il riuso nel capitolato

Il capitolato ha un ruolo di primaria importanza nel tradurre in atti tutte le intenzioni di riuso e riciclaggio attraverso i disegni, i computi metrici, ecc. Si possono presentare due opzioni circa le prestazioni richieste.

1) Diversi lotti di decostruzione. La pratica corrente è di integrare tutte le operazioni di riuso nelle differenti posizioni del capitolato. Questa pratica è la più facile da gestire e anche la più pertinente quando i lavori da eseguire sono di importanza limitata. In realtà si tratta di qualche adattamento degli articoli del capitolato.

2) Unico lotto di decostruzione. Quando il riuso è nel cuore del progetto e rappresenta un aspetto importante sia dal punto di vista della qualità che della quantità, può essere conveniente creare un lotto specifico di decostruzione con i propri documenti d’esecuzione. Indipendentemente dalla scelta del tipo di prestazione (lotti multipli o lotto unico), gli obiettivi devono specificare, a proposito degli elementi, quanto segue:

  • mantenere e/o preservare;
  • smontare e stoccare con le dovute precauzioni nell’ottica del riuso o riciclo in situ;
  • evacuazione per il riuso o il riciclaggio fuori sito utilizzando la filiera del reimpiego.

I lotti e gli articoli specifici concretizzano le intenzioni di preservare le risorse naturali unitamente a una riduzione di costi per la gestione dei rifiuti.

Ricorso a imprese specializzate

Si tratta di imprese del settore della costruzione orientate decisamente sulla nicchia della decostruzione selettiva. Alcune aziende hanno sviluppato competenze anche nella filiera del riutilizzo dei materiali da costruzione. Altre sono imprese della filiera dell’economia sociale, dove si presenta un doppio plusvalore:

  • ambientale, per la preservazione delle risorse
  • sociale, per il sostegno dell’impiego anche locale.

Criteri di attribuzione

Per assicurare il rispetto delle prescrizioni miranti al riuso e al riciclaggio si può far leva sui sub-appaltatori specializzati per l’affidamento dei lotti di lavoro.

Varianti

Esiste sempre una quota di incertezza sulla qualità e sulla quantità dei materiali da riutilizzare o da riciclare descritti nel capitolato. In caso di dubbio sulle reali potenzialità di certi materiali, conviene proporre delle varianti con inserimento di materiali nuovi.

Prescrivere un piano di gestione dei rifiuti

Partendo dall’inventario dei materiali e dal semplice inventario dei rifiuti, il progettista potrà richiedere all’impresa di predisporre un piano di gestione dei rifiuti. Ciò permetterà di quantificare i materiali da recuperare o riciclare e di identificarne la destinazione in base agli articoli specifici del capitolato.

L’inserimento di una nota di intenzione segnala la particolarità del progetto in termini di riutilizzo e di riciclaggio. Conviene inserire la nota all’inizio del capitolato delle opere per attirare l’attenzione di chi interviene sul progetto.

Controllare il riuso durante lo svolgimento del cantiere

Prima dell’avvio del cantiere occorre organizzare una riunione preparatoria di cantiere per mettere in evidenza il riuso nei differenti lavori da eseguire con riferimento alle voci di capitolato. L’obiettivo è quello di fare il punto su due aspetti importanti: il piano di gestione dei rifiuti e il piano di sicurezza.

Piano di gestione dei rifiuti

Sarà assicurata una vigilanza attenta sui materiali e sulle loro differenti destinazioni nel rispetto di quanto descritto nel piano riuso e riciclaggio in situ e fuori sito così come sull’evacuazione dei rifiuti.

Piano di sicurezza

Durante queste riunioni si consiglia di affrontare, con il coordinatore della sicurezza, le misure specifiche da adottare. Il ruolo del coordinatore è di primaria importanza in quanto egli dovrà predisporre le misure specifiche nella fase di decostruzione che costituisce una nuova attività:

  • deposizione dei materiali e degli impianti
  • stabilità dell’opera durante tutta la fase di cantiere
  • operazioni di manutenzione e di stoccaggio.

Per lavori di grandi dimensioni si raccomanda di designare, all’interno dell’impresa, una persona incaricata di coordinare i percorsi della decostruzione e le operazioni conseguenti: scelta, stoccaggio e riciclo in situ, ricorso alle filiere esterne, registro dei trasporti, ecc.

Questa persona assicurerà l’interfaccia tra il promotore immobiliare, l’architetto, le imprese incaricate dell’esecuzione di altri lotti di lavoro, gli eventuali subappaltatori e il personale di cantiere.

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Adattare il programma temporale del cantiere

Il programma dovrà essere esteso a tutto il percorso della decostruzione:

  • chi fa cosa?
  • quando?
  • con quali mezzi o risorse?
  • entro quale data?

Il coordinatore della decostruzione è la persona più qualificata per l’elaborazione del programma e per la sua gestione.

Sensibilizzare e formare gli operai

Gli operai sono, alla fine, gli attori essenziali che vanno a realizzare gli intenti e le prescrizioni legate al riuso e al riciclaggio. È da loro che dipendono la decostruzione, lo stoccaggio dei materiali e degli impianti. Le sperimentazioni di decostruzioni insegnano che non è mai sufficiente spiegare le nuove procedure e che non è mai semplice farle accettare.

ATTENZIONE!

Autorizzazioni

Numerose attività di cantiere sono soggette ad autorizzazioni pubbliche:
– lo stoccaggio dei materiali, ma soprattutto dei rifiuti;
– l’utilizzo di certe attrezzature di demolizione;
– il trasporto di rifiuti.

La regolamentazione in materia evolve rapidamente, è necessario pertanto aggiornarsi sui passaggi da seguire.

Visitare il sito con le imprese specializzate

È raccomandata una visita del sito con le imprese coinvolte nel progetto:
– stendere l’inventario dettagliato degli elementi che le imprese prendono in carico;
– confermare i reperimenti sul posto, eventalmente con immagini fotografiche;
– precisare gli ordini di servizio, in particolare la cura da dedicare a certe operazioni.

Oltre a tutto questo bisogna certificare il riuso dei materiali a fine cantiere. Prima di tutto questo, invece, è necessario prescrivere e integrare il riuso nel progetto architettonico. Alla base di tutto sta il management dell’attività di demolizione e decostruzione. Trovi tutte le informazioni su questi argomenti nell’ebook:

Guida tecnica al recupero e riuso dei materiali da costruzione

Questa guida dedicata agli aspetti applicativi dell’economia circolare nel settore delle costruzioni propone una soluzione del problema della gestione e uso dei materiali attraverso il loro recupero, riutilizzo e/o riciclaggio degli stessi, originariamente previsti nel progetto e contenuti nelle strutture edilizie. Dedicato a progetti di rinnovo e trasformazione di medie e grandi dimensioni, il testo approfondisce il ciclo di vita dei materiali da costruzione, contiene l’analisi dei costi ed esamina le problematiche più frequenti, in particolare dall’integrazione nei progetti, all’inserimento dei materiali di recupero nei capitolati fino al controllo durante le attività di cantiere.Arricchita da un’ampia serie di schede prodotto (strutture in ferro e acciaio, legno strutturale, calcestruzzo e muratura, rivestimenti interni ed esterni, coperture, ecc.), che analizzano le possibilità di recupero e riutilizzo nell’ambito edile all’interno della logica di economia circolare.Nella guida:• Schede dei materiali edili idonei a recupero e riuso• Schede di montaggio e smontaggio• Materiali edili e LCA• Procedure e buone pratiche di progettazione e di cantiereAlessandro Rizzotti, Ingegnere con master in bioclimatica; svolge come libero professionista attività di consulenza nell’ambito ap- plicativo dell’economia circolare nel settore delle costruzioni. Titolare dello Studio Sistemi Sostenibili, ha partecipato alla redazione del piano di “Transition Energétique” del Governo francese ed è consulente dei grandi atelier francesi di architettura.

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L’articolo è tratto dall’ebook di Alessandro Rizzotti.

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Redazione Tecnica

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