Roberta Lazzari

Roberta Lazzari

La domanda più difficile cui spesso sono tenuta a rispondere è: “In cosa sei laureata? Ma tu per caso sei una di quelli che va ad incatenarsi sui camini delle industrie o fa gli assalti in gommone alle baleniere?”. Inizialmente mi imbestialivo, dopo tutto quello che avevo sudato per ottenere la laurea, una tesi sperimentale di un anno in un impianto di depurazione acque, le rinunce fatte durante gli anni universitari … venivo sbattuta in un mondo lavorativo che nemmeno sapeva … in cosa consistesse la mia qualifica!? Con il tempo ho imparato la più grande lezione (di vita) impartitami dal mio professore di Analisi Matematica I: “Quando uscirete da quest’università vi troverete a dover lottare quotidianamente con qualcosa che non potete nemmeno immaginare il filo da torcere che vi darà: l’ignoranza umana!”. Dove ignoranza non è da intendere come offesa, ma come il verbo nudo e crudo: il non sapere, l’ignorare appunto che noi ambientali (come veniamo abbreviati in gergo ingegneristico e non) se esistiamo come figure professionali un motivo c’è! Tipo cercare di sanare alcuni comportamenti che a lungo andare stanno mettendo in ginocchio il nostro habitat (e quello di tutte le altre specie viventi). Magari senza doversi incatenare a cancelli di industrie incriminate di danni ambientali, ma cercando soluzioni tecniche all’avanguardia per limitare l’inquinamento o cercando di dar voce a tutti quei beni primari che diamo per scontato siano a nostro servizio: la terra, l’aria, l’acqua, il sole.
Io cerco di essere una di queste voci e cerco di dare un punto di vista altro a quello che siamo abituati ad avere!

Articoli dell’autore

Consumo di suolo, uno “spreco” non solo italiano

Terremoto, dissesto idrogeologico, cambiamento del microclima etc sono parole oramai all’ordine del giorno. La domanda: Che cosa sta succedendo? oltre ad essere spontanea e legittima, è quanto mai di…

Terremoto in Emilia, da rivedere la mappa della pericolosità sismica

Provincia di Venezia – Ore 4,03 di domenica mattina 20 maggio 2012: qualcuno mi sta scuotendo dal letto. Rapido ragionamento: dormo da sola e in casa non c’è nessuno. Accendo la luce e vedo la lampad…

Marghera: il nuovo futuro del SIN

A Venezia, presso Palazzo Balbi, il ministro dell’Ambiente (Corrado Clini), il Governatore del Veneto (Luca Zaia), il Magistrato alle Acque (Ciriaco d’Alessio), il Comune di Venezia (il sindaco Giorgi…

Terremoto Abruzzo: 6 aprile 2009 – 6 aprile 2012

L’AQUILA – Più di centocinquanta morti e circa duecentocinquanta i dispersi: questo il bilancio ancora provvisorio (diffuso da fonti ospedaliere) del terremoto che nella notte tra domenica e lunedì ha…

Ingegneria Ambientale: un settore tecnico ancora troppo nuovo

Purtroppo nell’articolo pubblicato su Ediltecnico.it il 12 marzo 2012 Ingegneria ambientale, c’e’ troppa concorrenza sleale mi riconosco perfettamente. Dal 2003 (anno della mia laurea ed entrata nel m…

Fondo rotativo per Kyoto: facciamo il punto

La Legge Finanziaria 2007 aveva istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti un fondo rotativo per il finanziamento delle misure di riduzione delle emissioni clima-alteranti (CO2), finalizzate all’at…

Dal Petrolkiller all’Eternit: storie di ordinaria follia

Ci sono stragi taciute che si compiono ogni giorno e dove le vittime santificano il carnefice perché garantisce loro un posto di lavoro, uno stipendio, una dignità e … una condanna ad una morte di sof…

Chi ha paura di demolire e ricostruire?

Un anno fa mi trovavo nel cuore di Praga: Piazza Venceslao. Scesa dalla metro a Mustek (ai piedi quindi della salita lungo cui si snoda la Piazza), quando sono risalita in superficie ho guardato verso…

Pagina 3 di 4