Bandi PNRR edilizia scolastica, prorogato quello per asili nido e scuole infanzia

I quattro bandi per l’utilizzo dei fondi del PNRR per l’edilizia scolastica sono incentrati su nuove scuole, asili, mense e palestre

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Aggiornamento del 4 marzo 2022: Si sono chiusi i termini per la presentazione delle candidature da parte degli enti locali per la realizzazione di scuole innovative (ora inizierà il processo di selezione delle aree su cui sorgeranno i nuovi edifici scolastici e sarà bandito un concorso di progettazione), mense scolastiche e palestre, mentre è stato prorogato al 31 marzo 2022 il bando per asili nido e scuole dell’infanzia per consentire una maggiore adesione.

Gli attesi bandi per l’utilizzo dei fondi del PNRR messi a disposizione degli enti locali per l’edilizia scolastica – e in particolare per realizzare nuove scuole o riqualificare quelle esistenti, con una particolare attenzione per asili, mense e palestre – erano stati pubblicati a dicembre 2021.

Tutti i documenti relativi ai quattro nuovi bandi sono stati caricati sul sito ufficiale del PNRR predisposto dal Governo (>> ne abbiamo parlato qui) e anche su quello appositamente allestito dal ministero dell’Istruzione. Vediamo meglio in cosa consistono le nuove misure per l’edilizia scolastica.

Scuole innovative

Aggiornamento: per la realizzazione di 195 scuole innovative sono arrivate in totale 543 domande, per una richiesta di finanziamento pari a 3 miliardi di euro. Le regioni che hanno inoltrato più candidature sono Campania (95), Lombardia (61), Veneto (47), Emilia-Romagna (45) e Toscana (42).

Alla realizzazione di nuove scuole più innovative, sostenibili, sicure e inclusive – e in particolare di 195 nuovi edifici in sostituzione di strutture non più adatte o funzionali – sono destinati 800 milioni di euro del PNRR. Il 40% delle risorse andrà alle regioni del Mezzogiorno.

Il bando è rivolto a tutti gli enti locali e aperto fino all’8 febbraio 2022. Sono finanziabili i seguenti interventi: demolizione di edificio/i oggetto di sostituzione edilizia con ricostruzione in situ (salvo possibilità di delocalizzazione nel caso in cui l’area sia soggetta a rischio idrogeologico, a sopraggiunti vincoli di inedificabilità o per altre motivate esigenze); costruzione di un unico edificio che consegua un consumo di energia primaria inferiore di almeno il 20% rispetto al requisito nZEB (nearly zero energy building), previsto dalla normativa italiana.

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Il ministro dell’Istruzione ha dichiarato che i tempi non saranno brevissimi perché andranno prima individuate le aree e poi sarà bandito un apposito concorso di progettazione. E ha aggiunto: “Vogliamo realizzare scuole innovative dal punto di vista architettonico e strutturale, che siano un punto di riferimento per tutte le altre e per la riqualificazione dei contesti urbani”.

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Asili nido e scuole infanzia

Aggiornamento: per le scuole dell’infanzia (fascia d’età 3-5 anni) sono arrivate 1223 domande, con una richiesta di finanziamenti pari a oltre 2,1 miliardi di euro. Per gli asili nido (fascia 0-2 anni), sui 2,4 miliardi disponibili, sono arrivate richieste per 1,2 miliardi di euro, quindi il MIUR ha deciso di riaprire i termini del bando fino al 31 marzo 2022.

Le regioni che hanno inoltrato più domande sono Lombardia (163), Emilia-Romagna (134), Campania (113), Toscana (108) e Piemonte (92).

Un altro bando riguarda invece il “Piano per gli asili nido e le Scuole dell’infanzia” e prevede una dotazione di 3 miliardi di euro. Di questi, 2,4 miliardi sono per strutture dedicate alla fascia di età 0-2 anni (55,29% al Mezzogiorno), e 600 milioni per interventi a servizio della fascia 3-5 anni (40% al Mezzogiorno). Queste risorse dovrebbero consentire di realizzare complessivamente 1800 interventi edilizi e creare un totale di quasi 265 mila nuovi posti per bambini e bambine.

Il bando è rivolto a tutti i comuni e unioni di comuni proprietari di edifici pubblici adibiti ad asili nido e/o scuole di infanzia, che possono presentare le candidature entro il 28 febbraio 31 marzo 2022. Gli interventi finanziabili sono: demolizione e ricostruzione di edifici pubblici già destinati ad asili nido e/o scuole di infanzia o da destinare ad asili nido o scuole di infanzia, finalizzata alla creazione di nuovi posti; nuova costruzione di edifici pubblici da destinare ad asili nido o scuole di infanzia; ampliamenti di edifici scolastici esistenti finalizzati alla realizzazione di asili nido o scuole di infanzia; riqualificazione funzionale e messa in sicurezza di edifici scolastici pubblici già destinati ad asili nido o scuole di infanzia che consentano il recupero dell’edificio per la creazione di nuovi posti; riconversione di edifici pubblici, di proprietà dell’ente proponente, da destinare ad asili nido o scuole di infanzia per la creazione di nuovi posti.

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Palestre e impianti sportivi

Aggiornamento: per la realizzazione e la messa in sicurezza delle palestre scolastiche sono arrivate 2859 domande, per un totale di finanziamenti richiesti che supera i 2,8 miliardi di euro. Erano però stati stanziati 300 milioni di euro, quindi il MIUR dovrà fare una selezione molto importante.

Le regioni che hanno inoltrato più candidature sono Lombardia (392), Campania (297), Veneto (221), Piemonte (199) e Calabria (187).

Per aumentare l’offerta di attività sportive attraverso la costruzione di palestre o la riqualificazione di quelle già esistenti, la dotazione è di 300 milioni di euro (54,29% al Mezzogiorno) per realizzare oltre 230 mila mq di nuovi spazi o ambienti riqualificati.

Il bando si rivolge a tutti gli enti locali,c he possono presentare la candidatura entro il 28 febbraio 2022. Gli interventi finanziabili sono: demolizione e ricostruzione di palestre scolastiche riferite a edifici pubblici adibiti ad uso scolastico del primo e del secondo ciclo di istruzione; nuova costruzione di edifici da destinare esclusivamente a palestre scolastiche a servizio di edifici scolastici esistenti; ampliamenti di edifici scolastici esistenti e finalizzati alla realizzazione esclusiva di palestre scolastiche; riqualificazione architettonica, funzionale e messa in sicurezza di palestre scolastiche esistenti, anche attraverso l’adeguamento impiantistico e tecnologico degli spazi; riconversione di spazi non utilizzati all’interno di edifici esistenti da destinare a sale per attività collettive dove poter eseguire le attività ludiche (esclusivamente per le scuole primarie da 5 a 9 classi, secondo quanto previsto dal DM 18 dicembre 1975); riqualificazione di aree sportive all’aperto esistenti che insistono nell’area di pertinenza scolastica (così come previste dal DM 18 dicembre 1975); realizzazione di aree sportive all’aperto che insistono nell’area di pertinenza scolastica (così come previste dal DM 18 dicembre 1975).

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Leggi anche Procedure di accelerazione interventi PNRR: come agire concretamente?

Mense scolastiche

Aggiornamento: per le mense scolastiche sono arrivate 1088 candidature, per una richiesta di oltre 581 milioni di euro, sui 400 milioni disponibili. Anche in questo caso servirà quindi una selezione. Le regioni che hanno inoltrato più candidature sono Lombardia (162), Emilia-Romagna (96), Campania (88) e Veneto (87).

400 milioni di euro sono infine riservati al potenziamento del tempo pieno attraverso la riqualificazione o la nuova costruzione di mense scolastiche (57,68% al Mezzogiorno).

Il bando è rivolto a comuni, province, città metropolitane e enti di decentramento regionale, che potranno presentare le candidature  entro il 28 febbraio 2022. Gli interventi finanziabili sono: demolizione e ricostruzione di edifici pubblici adibiti ad uso scolastico appartenenti al primo ciclo di istruzione o a convitti da adibire esclusivamente a mense scolastiche a servizio di istituzioni scolastiche e di edifici scolastici esistenti; nuova costruzione di locali da destinare esclusivamente a mense scolastiche a servizio di edifici scolastici esistenti; ampliamenti di edifici scolastici esistenti e finalizzati esclusivamente alla realizzazione di spazi e locali da destinare a mense scolastiche; riqualificazione architettonica e funzionale e messa in sicurezza di mense scolastiche esistenti anche attraverso l’adeguamento impiantistico e tecnologico dei relativi locali; riconversione di spazi non utilizzati all’interno di edifici pubblici esistenti adibiti ad uso scolastico da destinare a mense scolastiche.

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Redazione Tecnica

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