Edilizia e impatto sull’ambiente: 5 soluzioni tra tecnologie e prodotti

Certificazioni prestazionali, materiali ecologici, programmi digitali, ecco alcuni modi per limitare le emissioni dell’edificio e indirizzare il mondo delle costruzioni verso uno sviluppo più sostenibile. Altri esempi

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Le aziende architettoniche, ingegneristiche ed edili affrontano con grande serietà le sfide derivanti dalla crisi climatica. La necessità di portare dei cambiamenti che permetteranno di abbassare le emissioni e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, fa sì che il settore AEC (Architecture Engineering Construction) sia pieno di idee e innovazioni che permettano di realizzare questi progetti ambiziosi.

Nuove tecnologie, materiali innovativi, soluzioni ingegneristiche, progetti coraggiosi di rivitalizzazione e rinnovo degli edifici, mai come prima il settore AEC si sta sviluppando in maniera così dinamica. Ecco i sistemi e le tecnologie più interessanti.

Recupero dei materiali e minor impatto sull’ambiente

L’utilizzo di materiali ecologici è una delle priorità dell’edilizia sostenibile.

Tuttavia, non si tratta solo di materiali di origine naturale (quali pietra o legno), ma anche quelli che per il loro recupero, la loro lavorazione, l’utilizzo, il trasporto o lo smaltimento non provochino danni all’ambiente.

Uno dei materiali ecologici più importanti è l’alluminio. Può essere riciclato praticamente all’infinito senza perdere la sua qualità e il materiale così ottenuto richiede solo il 5% di energia necessaria alla produzione dell’alluminio originale.

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Foto 1. Pila di billette di alluminio presso l’officina meccanica CNC, Aluprof.

Certificazioni per capire gli impatti sull’ambiente

Uno dei principali indicatori della responsabilità del settore AEC sono i certificati che permettono di attestare le basse emissioni dell’edificio o di un determinato materiale. Grazie ai certificati quali BREEAM o LEED, che valutano un edificio sotto diversi criteri, l’investitore o l’utente finale ha la certezza che l’intero processo di costruzione, dalla prima linea disegnata sul progetto, fino all’ultimo elemento di finitura che influisce sul comfort d’utilizzo, è stato realizzato nel rispetto dell’ambiente ed avendo cura dei destinatari finali.

Tra gli altri certificati vanno elencate anche le dichiarazioni EPD (Environmental Product Declaration) che illustrano l’impatto del prodotto sull’ambiente. Infatti, viene valutato l’intero ciclo di vita del prodotto per stimare il suo reale effetto sull’ecosistema.

“I prodotti Aluprof hanno dichiarazioni EPD che sono richieste sia per i processi di certificazione LEED che BREEAM, ma attestano anche che l’utilizzo dei nostri profili e billette di alluminio porta a una minore impronta di carbonio dell’edificio. Le emissioni totali di gas serra (GHG) delle nostre billette sono di 2,9 t CO2 e/t, mentre la media globale è di 16,7 t CO2 e/t”- spiega Marcin Giedosz, Regional Manager (Italia, Spagna, Portogallo, Grecia & Caraibi).

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Foto 2. Verde verticale, Aluprof.

Cura del riciclo e meno consumo

Sempre più volte, i consorzi del settore AEC richiedono anche certificazioni che vanno oltre il loro settore. Cradle to Cradle è un certificato internazionale assegnato a quei prodotti che sono in un sistema circolare, ovvero i rifiuti del materiale vengono utilizzati per produrre le sue copie successive. Questo certificato è stato istituito nel 2002 in Austria e per quasi 20 anni è stato richiesto per centinaia di prodotti di vari settori – da quelli tessili, mobili, fino all’industria.

Sempre più aziende produttrici di materiali e soluzioni per l’edilizia vedono la necessità di limitare la quantità di rifiuti e di ridurre il consumo di risorse naturali.

“L’azienda ha ottenuto il certificato Cradle to Cradle per alcuni dei suoi prodotti: sistema da facciata MB-SR50N HI+ e sistemi di porta-finestra MB-86 SI, MB-86 Casement, MB-86 ST, MB-70, MB-70 HI e MB-70 Casement. La conferma dell’impatto positivo dei nostri prodotti sull’ambiente, è per noi estremamente importante”– afferma la Regional Manager.

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Foto 3. Amberton Green SPA, Druskieniki, Lituania. Sistemi utilizzati: MB SR50N RW, MB-45, MB-86 SI, MB-SR50N HI+, Aluprof.

GIS e BIM in aiuto della progettazione

Anche la tecnologia digitale viene in soccorso della gestione di un progetto, infatti vari tipi di programmi e applicazioni supportano architetti, ingegneri, investitori ed appaltatori in modo da massimizzare l’efficienza dell’intervento garantendo basse emissioni.

Un esempio è il GIS, ovvero un sistema informativo geografico che consente di scansionare, conservare ed analizzare i dati su punti specifici del terreno per migliorare la gestione dell’infrastruttura edile.

Il database centralizzato può essere utilizzato da tutti i partecipanti al processo di investimento, dal geometra al proprietario dell’edificio.

Un altro programma è il BIM, un modello di secondo livello appositamente realizzato, dove si trovano informazioni sui materiali, ma anche sui parametri del prodotto, quali l’isolamento termico o acustico. Grazie a questo sistema, i gestori degli immobili hanno un ottimo strumento per verificare lo stato d’opera dei dispositivi e degli elementi tecnologici dell’edificio, consentendo una pianificazione ottimale in caso di ristrutturazione.

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Foto 4. Ricostruzione BIM modello edificio, Aluprof.

Materiali e soluzioni tecnologie innovative

La ricerca di nuove soluzioni a basse emissioni, porta a innovazioni tecnologiche. Nell’edilizia compaiono nuovi sistemi e start-up e sempre più evidente risulta la cooperazione tra economia e scienza.

Un esempio è il calcestruzzo di canapa, conosciuto negli anni 90, è un materiale edile leggero con eccellenti proprietà termiche ed acustiche, rinnovabile e ignifugo. Può essere impiegato sia nella costruzione di pareti, pavimenti e per l’isolamento del tetto.

Altro caso pratico è la start-up Gradient di San Francisco che sta lavorando su un condizionatore a basse emissioni. Secondo le informazioni fornite dall’azienda, sarà installato in 15 minuti su base plug&play, risulterà circa il 30% più efficiente rispetto ai condizionatori tradizionali e permetterà un risparmio di energia fino al 75%. I reali risultati si vedranno nella primavera del 2022.

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Foto 5. Sistema di condizionamento, Aluprof.

In Aluprof siamo costantemente alla ricerca di nuove soluzioni che ci permetteranno di occuparci ancora di più dello sviluppo sostenibile dell’edilizia. Abbiamo un nostro centro di ricerca e collaboriamo con le università e, grazie alla sinergia tra l’economia e la scienza, possiamo introdurre nuove soluzioni che contribuiscono al miglioramento delle basse emissioni degli edifici” – spiega Marcin Giedosz, Regional Manager dell’azienda.

“Recentemente abbiamo realizzato un progetto per ridurre la flessione del traverso, che ci ha permesso di sviluppare un nuovo modello di facciata con possibilità di carico sul traverso fino a 1100 kg. Questo, a sua volta, consente la creazione di vetrate più grandi ed estetiche che supportano l’illuminazione dell’edificio e ne migliorano il bilancio energetico“- aggiunge l’esperto.

Settore dell’edilizia, protagonista nella salvaguardia dell’ambiente

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Foto 6. Centro di ricerche Aluprof, Aluprof.

Tutte le tendenze del settore AEC sembrano dire: “Crisi climatica? Ce la faremo!” L’inclusione del settore dell’edilizia nella salvaguardia dell’ambiente e la crescente sensibilità di ciascuno sui temi dell’ecologia ci fanno sperare che, almeno in termini di edilizia e architettura, si stia andando nella direzione giusta.

Per saperne di più:

Aluprof

Foto di copertina: Aluprof

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