Sblocco Bonus edilizi: ripartono i servizi di cessione credito di Poste Italiane

In attesa del Decreto MISE, sbloccata la cessione dei crediti per le comunicazioni già inviate prima del 12 novembre 2021 in questo caso non sono necessarie né asseverazione né visto di conformità

Lisa De Simone 23/11/21
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Aggiornamento del 24 novembre 2021_È tornato operativo il servizio di cessione del credito di Poste Italiane, dopo le FAQ dell’AdE è tutto più chiaro.

“Servizio momentaneamente non disponibile”. È questa la scritta che campeggiava da qualche giorno sul sito di Poste spa nella pagina nella quale è presentato il servizio di cessione del credito. Il blocco subito dopo l’entrata in vigore del decreto antifrode, di fatto ha temporaneamente comportato la chiusura dei rubinetti del credito non solo quando si tratta di detrazioni diverse dal 110%.

Intanto l’esame del testo, presentato in Senato, non è ancora partito e non è neppure in calendario.

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Il nuovo prezzario e i lavori in corso: quale destino?

La scelta di Poste spa è stata decisamente drastica, ma ci sono anche istituti di credito che avevano momentaneamente sospeso il servizio per i bonus “ordinari” in attesa del nuovo prezzario previsto dal decreto del 12 novembre scorso.

Il nuovo prezzario sarà applicabile solo per i lavori iniziati successivamente alla sua entrata in vigore, o anche per quelli avviati dal 12 novembre anche se il decreto ancora non c’è? Bella domanda.

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Qualcuno prima o poi dovrà sciogliere il dubbio, ma nell’attesa, ovviamente, nessuno si muove. Che questo sia un problema non da poco lo sottolinea anche il Servizio di Bilancio del Senato nel dossier di analisi del testo.

Il decreto, sostengono i tecnici, presenta infatti non pochi punti oscuri, a partire, appunto, dalle conseguenze sui lavori già in corso dei quali non si conosce il destino alla luce della mancanza del nuovo prezzario.

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La questione dei costi aggiuntivi

Altro problema, poi, è quello dei costi per l’asseverazione dei prezzi e il visto di conformità. Saranno detraibili?

Il decreto non lo dice e questo ovviamente sarà un punto da chiarire quanto prima, anche perché, sottolinea ancora il dossier, queste voci fanno crescere non di poco i costi della pratica che, in caso di detraibilità, sarebbero a carico delle casse dello Stato.

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Nella situazione di incertezza, peraltro, anche le banche disponibili a continuare ad accettare la cessione del credito per il Superbonus già “accessoriato” di visto di asseverazione dei costi e visto di conformità, non sono in condizione di aprire le pratiche per gli altri bonus.

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Sbloccata la cessione dei crediti per le comunicazioni già inviate

Dopo una settimana di panico l’Agenzia delle entrate scioglie i dubbi con una serie di Faq pubblicate sul sito e dà il via libera alle operazioni in caso di fatture datate fino all’11 novembre, ossia al giorno prima dell’entrata in vigore del decreto antifrode. Nella Faq l’Agenzia precisa che in questo caso non sono necessarie né asseverazione né visto di conformità, e questo vale anche per le cessioni successive nel caso in cui l’Agenzia abbia già accettato le comunicazioni.

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Interessante chiarimento anche sui costi massimi ammessi alle agevolazioni: confermato che nell’attesa del decreto del MITE fa testo l’Allegato A al decreto ministeriale del 6 agosto 2020 (“Requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici – cd. Ecobonus”).

Il decreto fermo ai blocchi di partenza in Senato

Tutto bloccato, dunque, in stessa di chiarimenti che si spera possano arrivare in tempi rapidissimi, anche se l’esame del decreto non è ancora iniziato. Nonostante sia arrivato in Parlamento da una settimana, infatti, non è in calendario neppure per questa.

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Il decreto 157 del 12 novembre 2021 ha introdotto una significativa stretta sulle operazioni di cessione del credito per i bonus casa alla luce non solo delle frodi per crediti inesistenti accertate dall’Agenzia delle entrate, ma anche per contrastare il fenomeno dei prezzi “gonfiati” a causa dell’addebito al committente delle spese per gli oneri di cessione del credito. Il pacchetto antifrode è ora confluito, dopo la pubblicazione della Legge di Bilancio 2022, negli articoli 119, 121 e 122-bis del decreto Rilancio. L’impianto resta confermato ma ci sono alcune novità rispetto al testo originario.Il presente materiale operativo raccoglie una serie di documentazione di supporto per l’attività del tecnico, che vuole comprendere cosa è cambiato nella normativa e quali sono i nuovi requisiti e i nuovi obblighi imposti dal legislatore.In BONUS CASA e REGOLE ANTI FRODE, il professionista troverà, aggiornati alla Legge di Bilancio 2022:- I moduli di asseverazione per la congruità delle spese sostenute per tutti i lavori agevolabili (Bonus Facciate e Bonus Facciate Termico, Fotovoltaico, Sismico, Colonnine di ricarica, Ristrutturazioni), aggiornati alla Legge di Bilancio 2022- Un ebook di spiegazione delle novità dal titolo “Bonus Casa e Regole Antifrode” a cura di Antonella Donati, aggiornato alle Legge di Bilancio 2022- Una raccolta di oltre 60 casi risolti a partire da quesiti reali posti dai lettori di EdilTecnico.it- La tabella con indicati i massimali specifici di costo per gli interventi sottoposti a dichiarazione del fornitore o dell’installatore- Una circolare operativa redatta dagli esperti di Fisco & Tasse con un’analisi dettagliata delle regole anti frode in base alla recente circolare dell’Agenzia delle Entrate di dicembre 2021 – Elenco delle attività che rientrano in edilizia libera. Antonella DonatiÈ giornalista professionista, ha al suo attivo diversi anni di giornalismo parlamentare con particolare attenzione all’approvazione delle misure di carattere finanziario e alle manovre di bilancio. In questo ambito si occupa espressamente di tematiche fiscali, contributive e previdenziali. È autrice di numerosi volumi, articoli e saggi in materia.

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