Fondazioni e Sismabonus 110: ok ai lavori di messa in sicurezza collegati

Per la Commissione CSLLPP il rifacimento di muri di contenimento che hanno subito cedimenti, e che sono esterni al sedime delle costruzioni, rientra nel Super Sismabonus

Simona Conte 05/11/21
Scarica PDF Stampa

Ok al Super Sismabnus per il rifacimento di muri di contenimento che hanno subito cedimenti e che sono esterni al sedime delle costruzioni.

Il chiarimento, fatto dalla Commissione Consultiva del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per il monitoraggio dell’applicazione del Sismabonus 110%, lo si legge nella risposta ad un quesito datato settembre 2021.

>> Vorresti ricevere news su questo tema? Clicca qui, è gratis

Il quesito riguarda le condizioni di rischio sulle costruzioni determinate da situazioni particolari legate al degrado strutturale di elementi esterni al sedime delle costruzioni.

Difatti come spiega la Commissione, non è raro il caso in cui la stabilità di una costruzione sia affidata anche ad opere esterne al perimetro del fabbricato ovvero che esistano manufatti posti in prossimità del fabbricato stesso, il cui degrado strutturale può avere riflessi diretti sulla stabilità della costruzione principale.

Quindi, quali sono i lavori agevolabili con il Sismabonus 110% per le opere di fondazione?

Analizziamo la risposta della Commissione per capire meglio.

Leggi anche: Sismabonus 110 tetto. Ok alla rimozione e sostituzione grondaie

Sì ai lavori collegati alle fondazioni ma occorre l’ok del professionista

La Commissione precisa che la conoscenza e la valutazione oggettiva delle condizioni di stabilità di un’area più estesa del perimetro della costruzione, inclusi i manufatti e le opere d’arte eventualmente interferenti, sono fondamentali al fine della corretta progettazione di interventi di messa in sicurezza e riduzione del rischio sismico; interventi che possono essere classificati in una delle tipologie previste dalle NTC 2018.

>> Superbonus Condominio: rifare il muro perimetrale col 110%

Questa osservazione viene fatta perché il sistema fondale di un edificio, pur avendo generalmente un’estensione che ricalca l’ingombro del piano terreno del fabbricato accade spesso che negli edifici in muratura dei centri storici o rurali, sia costituito dal semplice prolungamento delle murature portanti al di sotto del livello di pavimento.

>> Fondazioni, il consolidamento di una platea in calcestruzzo in che modo si attua?

Un altro esempio fatto dalla Commissione riguarda le opere di sostegno di terrapieni a monte delle quali si trovano le fondazioni della costruzione, o anche eventuali “cavità antropiche” scavate fin dall’antichità per essere utilizzate come elementi accessori all’abitazione.

>> Geotecnica e opere di sostegno. Quali tipologie scegliere nel progetto

Ciò significa che la platea di lavori agevolabili per la messa in sicurezza antisismica può essere vasta e interessare tutti quegli interventi, anche locali, finalizzati a ridurre il rischio sismico e ad accrescere le prestazioni strutturali delle fondazioni nei confronti dell’azione sismica.

>> Super Sismabonus anche per gli elementi secondari non strutturali

C’è però un ma…e riguarda i professionisti tecnici. Si legge nella risposta al quesito che il Progettista, il Direttore dei lavori e, ove previsto, il Collaudatore statico, ciascuno per quanto di competenza, dovranno esplicitare il nesso di causalità tra la stabilità dell’edificio nei confronti dell’azione sismica e l’eventuale carenza da sanare in elementi posti nelle vicinanze delle costruzioni.

Pertanto i professionisti dovranno attestare il rapporto causa-effetto tra gli interventi realizzati su questi elementi e il conseguenziale miglioramento avuto sulla sicurezza degli edifici.

Considerato ciò, per la commissione il Super Sismabonus può essere applicato a tutti i lavori collegati alle fondazioni.

Consigliamo

Per un supporto all’attività di progettazione strutturale, segnaliamo i seguenti volumi:

Geotecnica applicata per progettisti

Nella progettazione strutturale il tema geotecnico è fondamentale ed è quindi necessario saper modellare il terreno e condurre le verifiche di sicurezza.A tale proposito, la letteratura che tratta questo argomento appare spesso molto dispersiva.Il progettista deve necessariamente confrontarsi con il terreno, ad esempio, ma non solo, per la realizzazione di opere di fondazione, per il calcolo delle spinte sulle opere di sostegno e per lo studio dei pendii.L’opera offre al lettore un testo organico e comprensibile, anche a chi non ha una approfondita conoscenza della geologia, con gli strumenti per definire le procedure per le applicazioni pratiche che riguardano i rapporti tra strutture e terreno.Nel testo sono trattate anche la dinamica dei terreni e la risposta sismica locale, in modo da introdurre la tematica relativa alla progettazione in zone sismiche con riferimento all’importanza che assume il terreno nella propagazione delle onde sismiche.Al testo sono stati associati dei fogli Excel che risultano utilissimi nella pratica progettuale e che compendiano i numerosi esempi di calcolo illustrati passo per passo.Santino FerrettiIngegnere, svolge la libera professione nel settore delle costruzioni, occupandosi di progettazione geotecnica e di strutture antisismiche, nonché di adeguamento sismico delle strutture. Ha approfondito particolarmente la dinamica strutturale e la modellazione dei materiali sia in campo lineare che non lineare.

Santino Ferretti | 2021 Maggioli Editore

52.00 €  49.40 €

Il collaudo statico delle strutture

L’opera nasce con l’idea di fornire ai tecnici uno strumento per illustrare le diverse attività necessarie per il collaudo statico delle opere di ingegneria civile.Il testo, aggiornato alle linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti, emanate dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è una guida per il professionista con l’obiettivo di fornire indicazioni operative e definire dei contenuti minimi per la redazione di tutti gli atti connessi al collaudo statico delle strutture alla luce delle Nuove norme tecniche delle costruzioni (NTC 2018) e della Circolare Applicativa n. 7 del 21 gennaio 2019.Il volume, pertanto, presenta un’ampia panoramica sul collaudo statico delle opere con riferimento alle più aggiornate normative italiane.Particolare attenzione viene posta sull’iter procedurale da seguire e le tipologie di prove e verifiche da effettuare in fase di collaudo per i diversi materiali da costruzione (legno, acciaio, muratura, cemento armato) senza dimenticare le opere geotecniche, le strutture temporanee e i ponti.All’interno del testo vi è una sezione dedicata a 4 casi studio di collaudi su strutture pubbliche.Pietro SalomoneIngegnere Civile e project manager è specializzato in Governance e Management nella Pubblica Amministrazione. Attualmente lavora presso una P.A. con qualifica dirigenziale, e collabora con numerose riviste nazionali ed internazionali nella redazione di articoli.

Pietro Salomone | 2021 Maggioli Editore

39.00 €  37.05 €

Da non perdere

Nel volume Manuale di consolidamento con materiali compositi sono trattati in maniera estesa i materiali compositi più utilizzati, considerando il loro utilizzo per il consolidamento di edifici in calcestruzzo armato e muratura.

Fondazioni e Sismabonus 110: ok ai lavori di messa in sicurezza collegati Manuale di consolidamento con materiali compositi

Foto:iStock.com/

Simona Conte

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento