Compensi professionali, ecco gli elementi da inserire nel preventivo

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Si avvicina il giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dei decreti del Ministero della giustizia relativi ai parametri da applicare per la determinazione dei compensi professionali (non solo avvocati e commercialisti ma anche professionisti tecnici). Come noto, i parametri dettati dai tecnici di Via Arenula troveranno applicazione solo nei casi di contenzioso e solo se il professionista non possa dimostrare di avere concordato con la committenza un preventivo di massima all’atto del conferimento dell’incarico (leggi anche Professionisti, il Consiglio di Stato chiede l’obbligo di preventivo). Infatti, l’assenza di un preventivo di massima costituirà un elemento di valutazione negativa da parte del giudice per la liquidazione del compenso.

Nel caso in cui, invece, il professionista possa presentare un preventivo circostanziato e ben redatto sarà decisamente più difficile la contestazione da parte del cliente che si rifiuta di pagare la parcella, a meno che quest’ultima non risulti essere chiaramente contro la legge o palesemente ingiusta. Solo in queste eventualità, infatti, si dovrebbe fare riferimento ai parametri suggeriti dai decreti ministeriali in fase di pubblicazione.

Ecco allora che diventa particolarmente utile conoscere quali elementi devono essere inseriti all’atto della redazione del preventivo per renderlo un preventivo inattaccabile. Ma quali sono questi parametri? Di seguito forniamo una sorta di guida nella quale vengono indicati i parametri che il professionista dovrebbe indicare per poter rendere congruo e circostanziato il proprio preventivo.

In caso di contezioso, infatti, la presenza di queste voci dimostrerà che il professionista ha elaborato un preventivo dettagliato e verrà evitato il ricorso da parte del giudice, chiamato a dirimere il contenzioso con il cliente, ai parametri ministeriali. Parametri, è bene ricordarlo, che daranno una notevole “sforbiciata” rispetto ai compensi previsti con le tariffe minime.

Il preventivo deve contenere l’indicazione del compenso base fisso per l’esecuzione della propria prestazione professionale. A tale cifra dovrà essere aggiunto il compenso orario che varierà in base al livello di impegno richiesto da parte del professionista. Dovrebbero essere indicati quindi due livelli di retribuzione oraria: una più leggera nel caso di impegno meno qualificato e una più alta se l’impegno necessario è maggiore. Ovviamente deve essere riportato anche il grado generale di complessità dell’incarico, l’urgenza ed eventualmente il carattere particolare dell’incarico, se questo richiede al professionista la ricerca di soluzioni innovative e/o originali.

Tra gli altri parametri che può utilizzare il professionista per motivare l’entità del proprio compenso non va esclusa l’indicazione del grado di completezza delle informazioni che il committente ha fornito e pure la previsione di chiedere in corso d’opera ulteriori informazioni e approfondimenti. A questo si collega anche l’indicazione della presa di responsabilità del committente che si impegna a fornire tutte le informazioni sufficienti e necessarie per mettere il professionista nelle migliori condizioni di espletare con successo il proprio incarico.

Infine, un altro parametro che il professionista può utilizzare è quello del “diritto di esclusiva”, con il quale egli si impegna a utilizzare tecniche e procedure in via esclusiva per la durata dell’incarico senza applicarle a favore di altri committenti nel medesimo periodo.

Redazione Tecnica

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