Ue rilancia l’edilizia: Piano Tajani per l’efficienza energetica

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Garanzie sui prestiti, accesso al credito, diffusione di standard comuni, project bond, manodopera più qualificata, investimenti nelle ristrutturazioni e nelle manutenzioni di edifici e delle infrastrutture, sostegno alle pmi, fondi strutturali, denaro per la ricerca, ma soprattutto interventi per l’efficienza energetica. Sono questi i punti fondamentali del piano Ue, messo a punto da Antonio Tajani, vicepresidente dell’esecutivo Ue responsabile per l’industria, per il rilancio del settore edile in Europa.

Scendendo più nel dettaglio, lo scopo principale del piano d’azione predisposto dalla Commissione Ue è quello di stimolare condizioni favorevoli per gli investimenti e l’innovazione, soprattutto nel settore dell’efficienza energetica.

La strategia comunitaria verrà presentata ufficialmente da Tajani martedì prossimo: il settore delle costruzioni genera circa il 10% del Pil europeo e rappresenta il motore della creazione di posti di lavoro e della crescita economica sostenibile. Tajani, in un’intervista pubblicata ieri sul Sole24ore, ha anticipato che invierà ai competenti ministri dei 27 una lettera per chiedere il mantenimento degli incentivi fiscali adottati in questi ultimi anni per sostenere lo sviluppo dell’edilizia verde: “Dobbiamo fare in modo di creare una maggiore interazione tra il livello nazionale, dove esistono politiche specifiche, e il livello europeo, caratterizzato da una direttiva sull’efficienza energetica degli edifici ma anche dalla possibilità di utilizzare fondi per la ricerca e l’innovazione in un momento nel quale molte costruzioni in molti paesi europei devono essere riqualificate”.

L’azione di Bruxelles punta a favorire gli investimenti nella ristrutturazione e nella manutenzione di edifici e delle infrastrutture, soprattutto se finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica. Strumenti finanziari essenziali di questa strategia, a livello comunitario, saranno garanzie sui prestiti oppure obbligazioni a progetto (i cosiddetti project bond).

A livello nazionale Bruxelles guarda con favore a incentivi mirati, prima di tutto ad aliquote Iva ridotte.
L’edilizia verde ha un tasso di crescita annuo a livello mondiale del 43% ed è per questo necessario costruire edifici sempre più efficienti dal punto di vista energetico che, oltre ad abbattere le emissioni nocive, inneschino un circolo virtuoso che porta nuovi posti di lavoro non solo nel settore edile ma anche in tutta la filiera, che comprende la chimica, l’elettronica e la meccanica di precisione.

Pe rquanto riguarda le iniziative dell’Italia e del Governo Monti nel campo delle ristrutturazioni e dell’efficienza energetica, leggi lo speciale Detrazioni 50% per le restrutturazioni e sulle Detrazioni 55% per gli interventi di efficienza energetica.

Redazione Tecnica

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