
Quello delle distanze in edilizia è un tema molto dibattuto e a cui è necessario prestare attenzione sempre, anche in caso si vogliano fare interventi leggeri e apparentemente “innocui” come aggiungere piante e vegetazione attorno a casa.
Vediamo meglio quali sono le regole per le distanze tra piante e confini, con l’aiuto di Donato Palombella e del suo volume Il Testo Unico dell’Edilizia: attività edilizia e titoli abilitativi dei lavori (aprile 2021), che esamina in dettaglio la prima parte del Testo Unico dell’Edilizia (articoli 1-51) e permette di individuare, per ogni singolo articolo, la norma e la giurisprudenza vigente (>> UTILE anche l’accesso alla versione digitale iLibro, che permette la consultazione online e il collegamento diretto alla normativa sempre aggiornata e in multivigenza).
Abbiamo parlato di distanze anche in questi interessanti articoli:
– Violazione distanze: un corso d’acqua è equiparabile alla strada pubblica?
– Sopraelevazione edificio e tetto, occhio alle regole sulle distanze
– Copertura terrazzo, sì al muretto ma col rispetto delle distanze
La materia delle distanze viene disciplinata anche dal codice civile (oltre che dal Regolamento Edilizio Tipo RET, dall’art. 9 del d.m. n. 1444/1968 e dal decreto Semplificazioni d.l. n. 76/2020, convertito dalla L. n. 120/2020) allo scopo di regolamentare i rapporti di vicinato (di norma, comunque, le distanze civilistiche sono cedevoli rispetto ai regolamenti comunali). Ed è proprio il codice civile che ci fornisce indicazioni sulle distanze tra le piante e il muro di confine.
Distanze per le piante
Il codice civile (art. 892), nel disciplinare le distanze tra le piante ed il muro di confine, prevede misure diverse in relazione alla tipologia della pianta.
Si hanno quindi cinque diverse casistiche:
- Alberi ad alto fusto: distanza di 3 metri;
- Alberi non ad alto fusto: distanza di 1,5 metri;
- Arbusti, siepi e viti di altezza massima di 2,5 metri: distanza di 50 cm;
- Robinie: distanza di 2 metri;
- Ceppaie di ontano, castagno e simili: distanza di 1 metro.
Leggi anche Siepi a bordo strada, quali sono le distanze previste dalla legge?
Per quanto riguarda alberi che nascono o si piantano nei boschi, sul confine con terreni non boschivi o lungo le strade o le sponde dei canali (art. 893 c.c) si osservano i regolamenti e, in mancanza, gli usi locali. Se gli uni e gli altri non dispongono, si applicano le distanze legali prescritte dall’art. 892 c.c.
Ricordiamo che le piante e gli alberi posti sulla linea di confine tra due proprietà si considerano comuni e possono quindi essere tagliati solo con il consenso di entrambi i proprietari.
Il caso degli apiari
Un caso particolare riguarda invece gli apiari, che non devono essere collocati in presenza di piante mellifere (anche se stagionali) e devono essere installati a non meno di 10 metri da strade di pubblico transito e 5 metri dai confini di proprietà pubbliche o private, salvo il caso in cui esistano ripari idonei a non consentire il passaggio delle api. La distanza minima diventa di un chilometro in presenza di impianti industriali saccariferi.
Continua ad approfondire:

Il Testo Unico dell’Edilizia: attività edilizia e titoli abilitativi dei lavori
Donato Palombella, 2021, Maggioli EditoreIl T.U.E. ha subito, negli anni, una serie di modifiche radicali. L’opera, abbinando il dovuto rigore ad un taglio operativo, permette di individuare, per ogni singolo articolo, la norma e la giurisprudenza vigente tempo per tempo. Ciò risulta particolarmente...
Consigliamo anche:

Il regime delle distanze in edilizia
Romolo Balasso, Pierfrancesco Zen, 2022, Maggioli EditoreQuesta nuova (e ottava) edizione conferma e mantiene l’impianto e l’impostazione operativa che ne hanno decretato il grande successo presso i lettori e si caratterizza rispetto alle precedenti versioni per un notevole arricchimento giurisprudenziale e per gli approfondimenti su temi sempre...

Outdoor: le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e gli interventi - e-Book in pdf
Lisa De Simone, 2021, Maggioli EditoreLe detrazioni per gli interventi outdoor sono tante e con un po’ di accortezza è possibile risparmiare grazie alle agevolazioni anche per la realizzazione di strutture aperte o per il rinnovamento di spazi. Tutti gli interventi “leggeri” che possono essere realizzati...

Gli interventi edilizi per le opere precarie e gli arredi da esterni
Mario Petrulli, 2021, Maggioli EditoreUtilizzare al meglio gli spazi esterni è una legittima aspirazione di ogni proprietario e, normalmente, ciò avviene tramite l’installazione di strutture leggere idonee allo scopo: pergolati, tettoie, gazebo ed altri elementi di arredo. Ma quanti si domandano, prima di procedere, se sia...
Immagine: iStock/yunava1