IVA agevolata 10% per impianti fognari

Entrate ha spiegato che realizzare un collettore fognario tra due depuratori è un intervento di nuova costruzione

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L’inizio del 2021 si è portato dietro alcune novità, tra cui il reverse charge IVA in ambito edilizio, ma per quanto riguarda l’applicazione dell’aliquota ridotta iva al 10%, la più recente notizia è che la realizzazione di un collettore fognario che unisce due depuratori è un intervento di nuova costruzione, e pertanto può fruire dell’iva ridotta.

Il chiarimento viene fornito da Entrate con la risposta 229 del 6 aprile 2021. Vediamo in dettaglio la questione, ricapitolando alcune cose utili sull’iva al 10%, soprattutto nell’ambito delle ristrutturazioni edilizie.

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IVA agevolata 10% per impianti fognari

Il dubbio è stato posto da una società che gestisce il servizio idrico integrato di alcuni Comuni, la quale, nell’ambito dell’attività di adeguamento della rete fognaria, ha affidato a una ditta esterna l’appalto per la costruzione del collettore fognario dal depuratore X al depuratore Y.

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La società ha illustrato che l’intervento è soltanto ilprimo lotto di un progetto più ampio che prevede larealizzazione di un sistema di collettamento dei reflui fognari; al momento attuale infatti, questi sono trattati in una serie di impianti di depurazione.

Entrate chiarisce che l’intervento può essere considerato una nuova realizzazione e beneficiare quindi dell’aliquota iva ridotta (nn. 127-quinquies e 127-septies della Tabella A, parte III, allegata al Dpr 633/1972).

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Il dubbio è che l’intervento non rientrasse fra le nuove costruzioni per il fatto che poteva essere considerato un semplice potenziamento, un miglioramento e un efficientamento (e non nuova realizzazione), dunque intervento assoggettabile a aliquota iva ordinaria.

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Iva impianti fognari e opere di urbanizzazione

In generale, sono soggette ad aliquota iva al 10% le prestazioni ricevute in base a contratti di appalto per la costruzione di opere, impianti ed edifici nell’ambito dell’urbanizzazione primaria e secondaria, finalizzate ad assicurare alla collettività le necessarie condizioni di vita sotto il profilo dell’igiene, della viabilità e della sicurezza, tra i quali rientrano gli impianti di depurazione destinati ad essere collegati a reti fognarie anche intercomunali e ai relativi collettori di adduzione.

In questa specifica risposta, Entrate ha ribadito che l’aliquota ridotta si applica ai lavori di realizzazione ex novo, anche fuori dall’ambito del tessuto urbano, mentre gli interventi di semplice sistemazione, miglioria o modifica scontano l’aliquota ordinaria anche se comportano un potenziamento dell’impianto (risoluzione ministero Finanze n. 397666/1985 e risoluzione n. 202/2008).

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Tra le opere di urbanizzazione di cui al citato n. 127-quinquies, sono comprese le fognature, nonché gli «impianti di depurazione destinati ad essere collegati a reti fognarie anche intercomunali e ai relativi collettori di adduzione».

Nel caso di questo interpello, dato che viene realizzato un collettore fognario dal depuratore X al depuratore Y, a tutti gli effetti un collegamento ex novo tra impianti di depurazione già esistenti, e che lo stesso intervento fa parte di un più ampio progetto di riorganizzazione della depurazione civile e industriale, l’Agenzia ritiene che all’intervento possa applicarsi l’aliquota iva al 10%.

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