Coibentazione tetto e calpestio sottotetto: Superbonus trainante o trainato

È classico intervento trainante di isolamento termico delle superfici con incidenza maggiore del 25% o trainato relativo alle parti comuni? Oppure intervento trainato delle parti private? Chiariamo tutto

Lisa De Simone 09/04/21
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L’entrata in vigore della legge di bilancio 2021, ha dato una vera e propria scossa al Superbonus facilitando una serie di interventi in precedenza esclusi a causa di un’interpretazione troppo restrittiva da parte dell’Agenzia delle Entrate come, in particolare, per quel che riguarda la coibentazione del tetto.

A partire dal 1° gennaio di quest’anno, infatti, nel nuovo testo dell’articolo 119 del decreto Rilancio (>> testo aggiornato con note esplicative) è stata inserita la possibilità, prima espressamente negata, di far rientrare nell’ambito dei lavori di coibentazione anche quelli relativi al tetto ancorché non a copertura di un ambiente riscaldato.

In questo ambito, ci chiede un lettore, è possibile far rientrare anche la coibentazione del calpestio del sottotetto, e se rientrasse sarebbe da classificare sempre negli interventi trainanti di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate con incidenza maggiore del 25% o nei trainati delle parti comuni, o nei trainati delle parti private?

>> Interventi trainanti, trainati || Quali sono

Un dubbio più che mai lecito vista la storia ” travagliata” delle interpretazioni date dall’Agenzia delle Entrate alle norme. Ecco il punto della situazione.

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Coibentazione tetto e calpestio sottotetto: Superbonus trainante o trainato

Tetto  e sottotetto, cosa dice la legge

Il tetto è nominato espressamente nella lettera a) del comma uno dell’articolo 119 che elenca il primo degli interventi trainanti, quello di coibentazione della superficie disperdente lorda dell’edificio. Qui si precisa espressamente che «Gli interventi per la coibentazione del tetto rientrano nella disciplina agevolativa, senza limitare il concetto di superficie disperdente al solo locale sottotetto eventualmente esistente».

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La coibentazione del tetto, dunque, rientra a pieno titolo tra gli interventi trainanti a patto che, ovviamente, sia rispettato il requisito della superficie superiore ad almeno il 25% di quella disperdente lorda.

In questo ambito non conta il tipo di ambiente al di sotto del tetto, vano tecnico, soffitta, sottotetto non praticabile, oppure mansarda. La coibentazione del tetto è sempre ammessa al Superbonus a prescindere dalle caratteristiche del vano del quale si trova fisicamente a copertura.

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Coibentazione interna e 110%

Risolta la prima questione resta il dubbio sulla coibentazione del calpestio del sottotetto, che rappresenta tutti gli effetti un intervento “interno” anche se comunque di coibentazione. Il nostro lettore si chiede dunque come inquadrare questa tipologia di intervento, e se, soprattutto, può godere della detrazione del 110%?

Ebbene la risposta è positiva: la coibentazione del calpestio del sottotetto è ammessa al Superbonus. A chiarirlo l’Agenzia delle Entrate con la risposta 408 del 24 settembre 2020.

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Il sì delle Entrate

Nella risposta ad uno specifico quesito in materia l’agenzia infatti chiarito che «Con riferimento agli interventi di isolamento termico realizzati sulle pareti interne dell’unità immobiliare di cui è proprietario si fa presente che, in generale, qualora venga effettuato sulle parti comuni dell’edificio in condominio almeno un intervento “trainante” tale circostanza consente a ciascun condominio di poter fruire del Superbonus effettuando sulla singola unità immobiliare gli interventi “trainati” che rientrano nel cd Ecobonus» tra i quali quelli descritti.

In sostanza, quindi, poiché nell’ambito delle Ecobonus rientrano anche gli interventi di coibentazione interna anche in questo caso è possibile ottenere il 110% in quanto intervento trainato.

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Parti comuni o singolo appartamento?

Quanto alla possibilità di considerare l’intervento di tipo condominiale o privato, la risposta si trova nel codice civile, ed esattamente l’articolo 1117 che elenca le parti comuni.

Come chiarito infatti dall’Agenzia delle entrate già con la circolare 24 dell’8 agosto 2020, quando si tratta di interventi condominiali si deve considerare che le parti comuni sono quelle elencate nell’articolo 1117 del codice civile.

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Nella lista contenuta nel comma 1, al punto 2) troviamo «i sottotetti destinati, per le caratteristiche strutturali e funzionali, all’uso comune». Di conseguenza se il locale al di sotto del tetto è, appunto, un locale di uso comune o un vano tecnico e sotto si trovano gli appartamenti, la coibentazione può essere considerata come intervento trainato nell’ambito del Superbonus condominiale per la parte di coibentazione del calpestio se realizzata dal lato del tetto.

Viceversa se l’intervento viene realizzato sulla parte inferiore del calpestio, ossia dall’interno del singolo appartamento del quale rappresenta il soffitto, la coibentazione rientra tra gli interventi ammessi al Superbonus in quanto realizzati dai proprietari dei singoli appartamenti sempre che, ovviamente, il condominio realizzi gli interventi trainati.

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Lisa De Simone

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