TFA Sostegno 2024, anche laureati in architettura e ingegneria possono partecipare

Al via il IX ciclo del TFA Sostegno, che prevede 32317 posti. I laureati in ingegneria e architettura possono partecipare per la scuola secondaria di I e II grado. Come funziona e come prepararsi alle prove

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Ottime notizie per chi è interessato all’avvio del TFA Sostegno 2024 (IX ciclo): in data 11 dicembre il Ministero dell’Università e della Ricerca, con la Nota n. 10.584, aveva dato “indicazioni operative” in merito all’”avvio dei percorsi di specializzazione per il sostegno agli alunni con disabilità della scuola dell’infanzia e primaria e della scuola secondaria di I e II grado per l’a.a. 2023/2024″, e ora è uscito anche il decreto ministeriale (n. 583 del 29 marzo 2024). I posti sono 32317, suddivisi come da questa tabella.

La domanda di partecipazione va inviata all’Ateneo presso cui si intende concorrere (le modalità, e le scadenze, possono variare da Ateneo a Ateneo, quindi rimandiamo ai rispettivi siti per questi dettagli, i bandi stanno man mano uscendo). Le date di svolgimento dei test preselettivi sono fissate per la mattina del 9 maggio 2024 per la scuola secondaria di I grado e per la mattina del 10 maggio 2024 per la scuola secondaria di II grado (7 maggio per la scuola dell’infanzia e 8 maggio per la scuola primaria, ma i candidati con lauree tecniche possono partecipare solo per le scuole secondarie). I corsi dovranno concludersi entro il 30 giugno 2025.

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Cerchiamo di capire nel dettaglio in cosa consiste il TFA Sostegno, come funzionano le selezioni e soprattutto se e come può accedervi chi è in possesso di una laurea tecnica come quelle in architettura e ingegneria.

TFA Sostegno, di cosa si tratta

Il TFA Sostegno, o Tirocinio Formativo Attivo per insegnanti di sostegno, è un periodo di formazione teorico-pratico (60 CFU Crediti Formativi Universitari) della durata di minimo 8 mesi svolto presso le principali Università italiane che, una volta portato a termine, consente di ottenere l’abilitazione necessaria per diventare insegnante di sostegno. Per accedere a questo corso di specializzazione è però necessario superare delle prove di accesso.

I posti disponibili sono distribuiti tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado. I laureati in ingegneria o architettura (è considerata solo la laurea quinquennale) possono però partecipare solo per scuola secondaria di primo e secondo grado.

TFA Sostegno, titoli richiesti

Infatti, i titoli richiesti per partecipare per la scuola d’infanzia e primaria sono:
– laurea in Scienze della formazione primaria
oppure:
– diploma magistrale, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali (o titolo analogo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia)

Mentre per la scuola secondaria di primo e secondo grado:
– abilitazione specifica sulla classe di concorso;
oppure:
– titolo di laurea (quinquennale) e 24 CFU in discipline antropologiche, psicologiche, pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche.

Gli insegnanti tecnico pratici (ITP), di materie laboratoriali, possono accedere ai percorsi per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno con il diploma (l’art. 5, comma 2 prevede una deroga fino all’anno scolastico 2024/2025 al requisito della laurea), ma solo per la scuola secondaria di secondo grado. I geometri, ad esempio, possono accedere con questa modalità.

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TFA Sostegno, prove di selezione

La selezione per l’ammissione al TFA Sostegno prevede le seguenti prove d’esame:

  • prova preselettiva (non sempre, dipende dall’ateneo scelto e dal numero di domande ricevute)
  • prova scritta
  • prova orale
  • tirocinio

La preselettiva è composta da 60 quesiti a risposta multipla (20 quesiti sulla verifica delle competenze linguistiche e della comprensione dei testi in lingua italiana; 40 quesiti per verificare le competenze professionali specifiche socio-psico-pedagogiche), a cui rispondere in 2 ore. Questa prima prova non fa punteggio, ma mira a fare una prima scrematura dei candidati.

In base alla legge 41/2020 saltano la preselezione gli invalidi all’80% e i soggetti che nei dieci anni scolastici precedenti abbiano svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, sullo specifico posto di sostegno e grado scelto.

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Redazione Tecnica

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