Case cantoniere, nuovo bando entro il 15 giugno

100 immobili per progetti di riqualificazione e gestione: leggi come partecipare e le regole stabilite da ANAS

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Dove si trovano le case cantoniere interessate dal bando? Sono tutte immobili di proprietà demaniale e gestiti dall’ANAS, caratterizzati dal tipico colore rosso pompeiano, e si trovano un po’ in tutta Italia. Molti di questi edifici sono attualmente utilizzati come sedi operative o magazzini, mentre tanti altri sono stati abbandonati: per promuoverne la valorizzazione e la riqualificazione, anche nell’ottica del turismo sostenibile, ANAS ha pubblicato un nuovo bando sulla Gazzetta Ufficiale.

Il bando prevede l’assegnazione di 100 case cantoniere dislocate su tutto il territorio nazionale. Vediamo in dettaglio come presentare domanda, i tempi utili per partecipare e quali sono le case bandite.

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Case cantoniere, nuovo bando entro il 15 giugno

Tra le idee, una è quella di realizzare nelle case cantoniere, sulla base delle proposte imprenditoriali e in funzione della localizzazione e della consistenza, un’attività ricettiva di qualità e funzioni complementari come ristorazione, bar o punti di ristoro, centri informativi e didattici, stazioni per la ricarica dei veicoli elettrici.

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Il bando prevede che nella trasformazione degli immobili, oltre alla conservazione dei manufatti originari e il loro miglior inserimento nel paesaggio sia da un punto di vista ambientale che percettivo, siano utilizzati materiali compatibili con l’ambiente e con l’architettura storica, e colori coerenti con i caratteri paesaggistici del luogo, garantendo il permanere del colore rosso pompeiano codificato dal MiBACT con il RAL 3001, della targa con l’indicazione della Strada Statale e della chilometrica e dello stemma identificativo di Anas.

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Case cantoniere, dove saranno gli interventi

Questa è la distribuzione geografica delle case cantoniere interessate dal bando:
– Sardegna, 30 edifici,
– Lombardia, 12,
– Abruzzo 10,
– Toscana e Lazio, entrambe 7,
– Puglia, Emilia Romagna, Calabria e Piemonte, 5 edifici,
– Valle d’Aosta e Sicilia, 3.
Chiudono la lista, Marche, Campania e Veneto con 2 e Liguria ed Umbria con una ciascuna.

>> Qui la lista completa delle case cantoniere interessate dal bando

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Come partecipare al bando

Citando il sito ANAS: “I soggetti interessati dovranno far pervenire le offerte digitali, corredate dalla documentazione richiesta, sul Portale Acquisti ANAS, pena esclusione, entro le ore 12.00 del 15 giugno 2021.”

Per consultare l’elenco delle 100 case cantoniere interessate dal bando CLICCA QUI.

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Interventi locali su edifici esistenti

Questo manuale tecnico-pratico aiuta il progettista (architettonico, impiantista e strutturale) che si accinge a effettuare un intervento di tipo “locale” su un fabbricato esistente. Frutto dell’esperienza pluriennale degli Autori nell’ambito della progettazione sul costruito esistente, l’opera, lungi dall’essere un mero elenco di istruzioni pratiche da seguire pedissequamente, tratta il tema degli interventi locali con taglio operativo sempre tenendo in considerazione che questa tipologia di interventi deve agire sul fabbricato senza snaturarne il funzionamento originario, a garanzia della sicurezza di persone e cose. Nel manuale si individuano le opere che rientrano nella categoria “intervento locale” in accordo con le NTC 2018, meglio esplicitate dalla Circolare applicativa n. 7/2019. Sono proposte anche alcune tipologie di intervento che possono perseguire le finalità indicate dal Legislatore. L’opera tratta anche gli interventi tipologici catalogati in funzione della tipologia strutturale dell’edificio esistente (costruzioni sismo-resistenti in muratura, calcestruzzo armato o acciaio), fornendo indicazioni sulla scelta dell’intervento ottimale in base al sistema costruttivo. Completano la trattazione preziosi consigli operativi sulle accortezze da avere nella preparazione dei dettagli costruttivi. I capitoli finali affrontano la progettazione degli interventi locali con la redazione dei modelli di calcolo globale e offrono una rassegna di interventi “a prima vista” locali ma che in realtà comportano effetti peggiorativi sulla costruzione, il tutto corredato da spunti quantitativi e analitici; infine sono proposti due casi studio di interventi locali su un fabbricato in c.a. prefabbricato e su una porzione di casolare in muratura con l’applicazione delle detrazioni previste dal Sismabonus. Francesco CortesiIngegnere, libero professionista nell’ambito della progettazione e direzione dei lavori strutturali di nuovi fabbricati e di interventi sugli edifici esistenti. Attualmente si occupa di interventi di recupero su edifici danneggiati dal sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016. Laura LudovisiIngegnere, svolge l’attività di libero professionista, come progettista strutturale, direttore dei lavori e coordinatore per la sicurezza, interessandosi in modo particolare del consolidamento e recupero di edifici esistenti. Tra i lavori svolti si annoverano progetti di miglioramento sismico di edifici danneggiati dal sisma (Umbria 1997, L’Aquila 2009, Emilia-Romagna 2012, Centro Italia 2016). VOLUMI COLLEGATI:La progettazione strutturale su edifici esistenti, F. Cortesi, L. Ludovisi, V. Mariani, I ed. 2018Metodi pratici per il rinforzo di elementi strutturali, S. Ferretti, I ed. 2018

Francesco Cortesi, Laura Ludovisi | 2019 Maggioli Editore

29.00 €  27.55 €

Foto: iStock/edo73

Redazione Tecnica

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