PNRR e infrastrutture sostenibili. Progetti entro 2026, ma bisogna correre

Il PNRR è il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea per il Next Generation EU. In arrivo fondi per ferrovie, ponti, strade, trasporto pubblico, ma i tempi sono stretti.

Simona Conte 19/03/21
Scarica PDF Stampa

In un’intervista al Ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini, realizzata da Giorgio Santilli per Il Sole 24 Ore, viene fuori il quadro della situazione italiana circa le infrastrutture e quali sono i prossimi passaggi previsti per vincere la sfida del Paese sul PNRR che non ammette ritardi.

Si parla di infrastrutture e della mobilità sostenibile che da poco è entrata a far parte del nome del ministero che da MIT – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si trasforma in MIMS – Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.

E a proposito di infrastrutture sostenibili, il Ministro si sofferma sulla loro definizione indicando i sei punti che le caratterizzano:

  1. l’infrastruttura produce effetti positivi per la collettività non solo di tipo economico, ma anche sociale;
  2. è resiliente, cioè ha la capacità di resistere a possibili shock noti, come il terremoto e il cambiamento climatico;
  3. può essere resa compatibile con il rispetto dell’ambiente, come da PNRR, che impone il principio del ”do not significant harm”;
  4. è condivisa dalla società;
  5. ha una governance efficace del processo, che eviti di impiegare molti anni per realizzarla;
  6. tiene conto dell’efficienza dell’investimento tenendo conto dell’intero ciclo di vita dei materiali, il che vuol dire usare materiali riciclabili.

Per mettere in pratica questi principi arriva il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che rappresenta il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea per il Next Generation EU, uno strumento per rispondere alla crisi da Covid-19.

>> Leggi la versione del PNRR 5 maggio 2021 <<

PNRR e infrastrutture sostenibili: quali sono gli obiettivi?

Il Ministro sottolinea l’importanza di un percorso fra forze politiche e tecnici sul PNNR, con l’obiettivo di estendere poi le procedure ad altre opere.

Nel PNRR sono identificati progetti specifici e conoscendo i soggetti attuatori è possibile intervenire per rafforzare le stazioni appaltanti interessate.

Esiste però un problema di capacità tecniche nella pubblica amministrazione, soprattutto a livello locale, come ha mostrato la Banca d’Italia. Quindi non basta semplificare, la competenza tecnica è prioritaria.

>> Non perderti nessuna notizia! Ricevi le nostre news

Per quanto riguarda la semplificazione, Giovannini con il ministro Brunetta ha avviato un dialogo con una commissione in cui sono presenti Corte dei Conti, Consiglio di Stato, Anac, per ragionare sull’applicazione delle norme approvate nell’ultimo biennio per poi focalizzarsi sulle opere del PNNR. Coinvolta anche una commissione con i ministeri della Transizione ecologica e della Cultura per migliorai processi tra i quali la valutazione di impatto ambientale, i pareri delle Sovrintendenze e i percorsi a livello ministeriale.

Obiettivo: migliorare le procedure per velocizzare le opere.

Non perderti: Recovery fund, linee guida per la nuova edilizia green

PNRR e infrastrutture sostenibili: quanto tempo per metterlo in atto?

Il ministro del MIMS, durante l’intervista ha sottolineato il grave ritardo che l’Italia ha sulle infrastrutture. L’obsolescenza di infrastrutture costruite nel secondo dopoguerra è un problema da risolvere e sul quale si è fatto poco. Il PNRR rappresenta una grande occasione da attuare in parallelo con una programmazione strategica per pensare a medio e lungo temine.

Sei interessato al tema manutenzione ponti e viadotti?

Segui il Progetto Passaggi Sicuri 2021 e tutti webinar gratuiti

I tempi sono stretti e bisogna correre per non perdere i fondi del PNRR presentato entro il 30 aprile 2021 per poi essere messo in atto già dal 1° maggio. Il ministro precisa che la grande sfida sta nel ridurre i tempi di realizzazione, dimezzarli, in quanto entro il 2026 non basta aver speso le risorse, ma le tratte ferroviarie devono essere in esercizio, i porti migliorati, i sistemi di trasporto pubblico locali rinnovati.

Gli indicatori degli obiettivi raggiunti difatti saranno rappresentati da autobus potenziati, stazioni ferroviarie avviate, passeggeri chilometro, riduzione di CO<sub>2</sub>. La riorganizzazione del ministero è avvenuta in questa ottica e per monitorare risultati.

Potrebbe interessarti: ANSFISA incontra i gestori: nuove procedure e più tecnici per le infrastrutture

Digitalizzazione, commissariamento opere e rigenerazione urbana

La digitalizzazione dovrà giocare un ruolo fondamentale. Difatti sussiste il divieto di finanziare la manutenzione delle strade, derogabile solo se il progetto accompagna processi di digitalizzazione per l’aumento della sicurezza.

Tuttavia per Giovannini è possibile un’eccezione per quelle aree interne dove, non essendo possibile costruire ferrovie ad alta velocità o regionali, è necessario migliorare intervenendo sul sistema stradale per connetterle a punti di snodo di sistemi di mobilità più sostenibili.

Il Ministro, poi, dice la sua anche sul commissariamento di 58 opere (40 miliardi già disponibili), precisando che l’interesse del MIMS è quello di capire dove i commissari possono essere una soluzione, adottando per ciascuna opera ragionamenti mirati al singolo caso e non generali.

Leggi anche: Recovery Fund: un’opportunità per le opere infrastrutturali del nostro Paese

Una considerazione positiva è quella che Giovannini fa sulla parte infrastrutturale finora giudicata tra le migliori, elaborata con Ferrovie e Anas, e supportata dalla la struttura tecnica di missione ministeriale, che ha professionalità molto qualificate. Una soluzione che potrebbe essere utile anche per altri ministeri.

Non ultime sono le città verso le quali sono previsti fondi sulle periferie, per casa Italia e appunto la mobilità sostenibile. Le città europee, comprese quelle italiane, stanno già usando l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile per il coordinamento delle diverse politiche. Per il ministro la ricostituzione del Cipu, il comitato interministeriale per le politiche urbane, di competenza del ministro Gelmini, potrebbe dare una mano al MIMS per la rigenerazione urbana.

Leggi anche: Progetti di rigenerazione urbana: in arrivo le risorse per i Comuni

> SEI INTERESSATO ALLE  infrastrutture STRADALI E AUTOSTRADALI? Non perdere Passaggi Sicuri 2021 <

Ti consigliamo i volumi

La sicurezza dei ponti stradali esistenti

La sicurezza dei ponti stradali esistenti

L’approvazione ad aprile 2020 delle Linee Guida per la verifica e il monitoraggio dei ponti stradali esistenti impegna le amministrazioni, gli enti gestori e i professionisti a fare un balzo in avanti per il miglioramento del nostro patrimonio infrastrutturale.Un testo all’avanguardia che va dalla conoscenza al monitoraggio passando per le normative tecniche, con analisi multilivello per tenere conto anche di parametri sociali ed economici. Uno strumento fondamentale per aumentare la conoscenza, la consapevolezza e aiutare nelle scelte, necessarie e spesso coraggiose, sui nostri ponti esistenti.Il volume è corredato dal testo integrale delle Linee Guida del Consiglio superiore dei lavori pubblici comprensivo di indice sistematico, inoltre, associato al manuale vengono fornite le schede editabili in formato Excel relative all’allegato B (schede ispezione ponti di livello 1).Andrea BarocciIngegnere, fondatore di IDS-Ingegneria Delle Strutture, si occupa di strutture e rischio sismico sia in ambito professionale che come componente di Organi Tecnici, Comitati, Associazioni. Autore di pubblicazioni in materia e docente in numerosi corsi e seminari. Le schede allegate in Excel sono state realizzate da Matteo Vandi, laureato in Ingegneria civile, con una predisposizione sviluppata durante il percorso di studi per le strutture e ponti e una particolare attitudine al calcolo automatico.

Andrea Barocci | 2020 Maggioli Editore

54.00 €  51.30 €

Preferisci acquistare il volume La sicurezza dei ponti stradali esistenti su Amazon? Lo trovi qui

La robustezza strutturale delle costruzioni e delle infrastrutture

LA ROBUSTEZZA STRUTTURALE DELLE COSTRUZIONI E DELLE INFRASTRUTTURE

Il presente eBook affronta in maniera sistematica il problema della valutazione della Robustezza Strutturale delle costruzioni e delle infrastrutture, secondo le norme vigenti (NTC 2018 e circolare applicativa n. 7/2019).È diviso in tre parti: nella Prima Parte sono descritti i vari meccanismi di innesco e propagazione del collasso progressivo delle strutture.La seconda parte affronta, in dettaglio, la valutazione dell’indice di robustezza strutturale.Nella terza parte dell’opera sono riportate alcune simulazioni numeriche (analisi Push-Down) su strutture in calcestruzzo armato con l’obbiettivo di stimare l’indice di robustezza strutturale con diversi scenari di danno, come ad esempio il fallimento di una colonna facente parte di un complesso strutturale.L’opera è una riedizione, riveduta e aggiornata, di tre monografie tecniche pubblicate sulla rivista L’Ufficio Tecnico nel corso della seconda parte del 2019.Matteo FelittiStrutturista ed esperto in Degrado delle strutture in calcestruzzo armato, Università degli Studi di Napoli Federico II.Francesco OlivetoIngegnere strutturista ed esperto di Geotecnica.

Matteo Felitti, Francesco Oliveto | 2020 Maggioli Editore

14.90 €  12.67 €

Valutazione della robustezza di sistemi strutturali e geotecnici

Valutazione della robustezza di sistemi strutturali e geotecnici

“Un testo che declina dettagliatamente un concetto che reputo alla base della progettazione strutturale” (Franco Bontempi).“Nel volume non ci si limita ad introdurre in modo semplice la problematica, ma si guida il lettore alla comprensione della risposta strutturale agli eventi inattesi attraverso esempi concreti” (Ivo Caliò)La robustezza di un sistema strutturale e geotecnico è intesa, sostanzialmente, come la capacità di prevenire o ridurre le conseguenze derivanti da un evento locale (eccezionale e/o estremo).Il testo, suddiviso in due parti distinte per un’agevole consultazione, affronta con piglio autorevole e approccio operativo il tema – ancora oggi poco conosciuto – della valutazione del comportamento strutturale attraverso gli indici di robustezza.Tra i molteplici aspetti trattati, il manuale analizza, in dettaglio, il fenomeno del collasso progressivo, le forme con cui può manifestarsi ed i relativi meccanismi di innesco e propagazione, proponendo, poi, esempi di interventi di retrofitting per ottimizzare la risposta strutturale.Inoltre, vengono riportati, in maniera esaustiva, numerose applicazioni numeriche per la stima degli indici di robustezza, con particolare riferimento alle strutture esistenti in c.a., murature e opere geotecniche.Tali casi studio, rappresentano utili strumenti operativi per lo strutturista che si occupa di tali tematiche.Matteo FelittiTitolare dello studio ENGINEERING & CONCRETE CONSULTING, si occupa principalmente di calcolo strutturale, dissesti statici nelle costruzioni esistenti, degrado dei materiali e risoluzione di contestazioni. Cultore di Scienza delle Costruzioni ICAR/08, docente Esterno di “Calcolo Automatico delle Strutture” presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.Francesco OlivetoIngegnere specializzato nell’ambito strutturale e geotecnico. Collabora con Gruppo Sismica srl per la formazione e lo sviluppo di metodologie di calcolo di strutture in muratura e in c.a. in condizioni di danno pregresso e attuale ai fini della stima della capacità residua.Gli Autori, in collaborazione con STACEC Srl, hanno sviluppato e implementato, nel software FaTA Next, alcuni modelli di degrado per la valutazione degli indicatori di rischio su strutture in calcestruzzo armato con danno inglobato. Tale argomento sarà oggetto di una prossima pubblicazione.

Matteo Felitti, Francesco Oliveto | 2021 Maggioli Editore

59.00 €  56.05 €

Preferisci acquistare il volume Valutazione della robustezza di sistemi strutturali e geotecnici su Amazon? Lo trovi qui

Foto: iStock.com/inakiantonana

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento