Esame di Stato Architettura: prova orale a distanza

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Aggiornamento 2021: anche per le sessioni 2021 dell’Esame di Stato in Architettura è stata confermata la modalità a distanza. Qui tutte le informazioni e qui alcune risposte ai dubbi.

8 maggio 2020: Anche l’Esame di Stato di Architettura per l’abilitazione all’esercizio della professione di Architetto subisce i colpi dell’epidemia di Covid-19. Dopo lo slittamento, inizialmente a giugno e poi a luglio, della prima sessione del 2020, arriva anche una modifica circa lo svolgimento delle prove, che confluiranno in un solo colloquio orale svolto a distanza.

Esame di Stato Architettura 2020, il decreto che ufficializza la novità

Dopo il Decreto Ministeriale n. 38 del 24 aprile 2020 sul differimento dei termini, questo cambiamento nella modalità di esecuzione dell’Esame di Stato di Architettura rappresenta un altro sconvolgimento nel sistema che interessa architetti e futuri architetti. La novità dell’unica prova orale interesserà gli aspiranti iscritti a tutte le sezioni degli Albi (architetti, pianificatori, paesaggisti, architetti iunior e pianificatori iunior).

La notizia è stata resa ufficiale attraverso la pubblicazione, sul sito del Miur, del Decreto Ministeriale n. 57 del 29 aprile 2020 che, in deroga alla normativa in vigore, sancisce, appunto, la necessità di svolgere l’esame di abilitazione a distanza attraverso un’unica prova orale.

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Prova orale a distanza: architetti in buona compagnia

Ma gli architetti non saranno gli unici a sperimentare questa nuova formula di test.

La sessione estiva avrà la stessa modalità anche per le professioni regolamentate dal D.P.R. 328/2001, ovvero farmacista, odontoiatra, veterinario, tecnologo alimentare, commercialista, esperto contabile e revisore legale.

>> Scarica qui il D.M. n. 57 del 29 aprile 2020 <<

Esame di Stato Architettura 2020, il ruolo degli Atenei

Il Decreto si rivolge, oltre che ai candidati, anche agli Atenei, ai quali spetterà il compito di garantire la validità della prova.

Il colloquio dovrà incentrarsi su tutte le materie previste dalle normative di riferimento e dovrà svolgersi in maniera tale da permettere di verificare effettivamente quali sono le competenze acquisite dagli esaminati. Si dovrà avere la certezza che gli aspiranti professionisti abbiano fatto proprie nozioni e abilità espressamente richieste dai requisiti di ciascun profilo professionale, nonostante l’esame dovrà tenersi a distanza in perfetta ottemperanza alle disposizioni attuali.

Articolo di Maria Laura Leo, originariamente pubblicato su Architetti.com

Immagine: iStock/damircudic

Redazione Tecnica

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