Il Superbonus porta la transizione energetica nelle case degli italiani

Per attuare una transizione energetica che faccia la differenza in termini di spesa ed efficienza degli impianti è necessario richiedere il supporto di esperti. Fortunatamente, ad agevolare il tutto in termini economici, c’è Il Superbonus 110%. Ecco tutti i dettagli

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Il Superbonus  è un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

Questi ultimi due ambiti, in particolare, costituiscono una novità rispetto alle precedenti misure, che con l’Ecobonus interessavano solo gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, e aprono dunque le porte all’opportunità per i cittadini di diventare prosumer, fino a raggiungere l’autosufficienza energetica, e di passare dalla mobilità tradizionale all’e-mobility.

Vediamo quindi come il Superbonus 110% incentiva la transizione energetica in Italia.

Il Superbonus porta la transizione energetica nelle case degli italiani

Il Superbonus prevede la detrazione fiscale delle spese sostenute per gli interventi, riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in quattro quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.

L’elemento più importante di novità è però la possibilità, in precedenza sottoposta a divieto, della cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante o di usufruire di un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi. Questo consente al cittadino di poter effettuare gli interventi senza dover sostenere subito tutti i costi, rendendoli così meno gravosi sotto il profilo economico.

Per poter usufruire del Superbonus per l’installazione di un impianto fotovoltaico è necessario tuttavia che l’intervento rispetti alcuni criteri: deve essere di potenza inferiore ai 20kW e collocato su un edificio e deve essere abbinato a uno dei tre interventi principali previsti dal decreto.

Questi ultimi consistono nell’isolamento delle superfici opache degli edifici, nella sostituzione dell’impianto di riscaldamento con soluzioni più efficienti o negli interventi antisismici. La combinazione degli interventi deve inoltre migliorare l’efficienza dell’edificio di almeno due classi energetiche.

Il vantaggio di beneficiare della detrazione

Vale la pena per il cittadino riuscire ad approfittare appieno di questa agevolazione: oltre al risparmio diretto sui costi infatti, la maggiore efficienza energetica e la produzione di energia da fonte fotovoltaica permettono un risparmio significativo sul lungo periodo grazie alla minore, o addirittura nulla, spesa per la fornitura energetica.

Conviene quindi guardare a offerte studiate appositamente per permettere di accedere al superbonus fotovoltaico, come quella proposta da E.ON, uno dei principali operatori energetici in Italia, che propone una combinazione di pompa di calore e fotovoltaico per raggiungere il livello di riqualificazione energetica necessario ad accedere alla detrazione piena.

Redazione Tecnica

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