Bonus Mobili 2023, la guida aggiornata dell’Agenzia Entrate

Alla luce delle ultime novità, l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato la sua guida al Bonus Mobili ed Elettrodomestici, con tutte le istruzioni ufficiali per usufruire del bonus e non commettere errori

Scarica PDF Stampa
Come già sappiamo, anche nel 2023 chi ha all’attivo un intervento di ristrutturazione può usufruire della detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, il cosiddetto Bonus Mobili (>> per tutti i dettagli dell’agevolazione – per quali acquisti vale, come pagare, quali documenti conservare, ecc. – leggi il nostro speciale).

Il bonus era già stato confermato per tre anni dalla Legge di Bilancio per il 2022, ma la Legge di Bilancio per il 2023 ha portato un’ulteriore (e inattesa) modifica al tetto di spesa, che ora è stato fissato a 8 mila euro per il 2023, e a 5 mila euro per il 2024.

>> Vorresti ricevere news come questa? Clicca qui, è gratis

Bonus Mobili 2023: la guida ufficiale

Come tutti gli anni, per fornire le informazioni necessarie e chiarire tutti dubbi l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato la sua guida fiscale Bonus Mobili ed Elettrodomestici.

La guida in pdf, di 13 pagine, è articolata nei seguenti capitoli:

  • La detrazione
  • Quando si può avere
  • Per quali acquisti
  • L’importo detraibile
  • I pagamenti
  • I documenti da conservare
  • I quesiti più frequenti
  • Per saperne di più

>> Leggi e scarica qui la Guida Entrate Bonus Mobili aggiornata <<

Particolarmente utile la penultima sezione, che riporta i quesiti più frequenti (un esempio: Posso usufruire della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici se ho realizzato un intervento di riqualificazione energetica dell’edificio, per il quale è prevista la detrazione del 65%?) e chiarisce ulteriormente i dettagli della detrazione, che noi abbiamo sviscerato qui e qui.

Bonus Mobili ed Elettrodomestici, attenzione a questi punti

Segnaliamo nuovamente alcuni dettagli a cui prestare particolare attenzione per non rischiare di perdere il bonus.

  • L’ottenimento della detrazione non è automatico, occorre indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche), e spetta solamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.
  • Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione sia anteriore a quella in cui si acquistano i beni.
  • Se gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono stati effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto, o sono iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto e proseguiti in detto anno, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è usufruito della detrazione.
  • Non è consentito pagare con assegni bancari e contanti, per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito (e conservare ricevute, fatture e documentazione di addebito su conto corrente!).
  • Gli interventi per cui si usufruisce della detrazione del 65% (finalizzati al risparmio energetico, Ecobonus), non consentono di ottenere la detrazione per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici >> ne abbiamo parlato anche in questo articolo

Leggi anche Bonus Mobili, come ripartire la detrazione nel modo più conveniente

Consigliamo

Immagine: iStock.com/fizkes

Redazione Tecnica a.g.

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento