Zona rossa Superbonus: perché i lavori non partono

Giulia Gnola 21/12/20
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Come tanti, mi sono illusa di poter restaurare casa “gratis”. Dopo mesi di studi di fattibilità, consulenze di esperti, periti, termotecnici, geometri, ancora sono indecisa: parto o non parto coi lavori?

Molti professionisti, giustamente, mi hanno messa di fronte alla realtà: è un provvedimento nuovo, talmente nuovo che ogni giorno esce un correttivo di Agenzia delle Entrate, talmente nuovo che ancora ci sono app per l’invio della modulistica necessaria alla cessione credito che non funzionano. Lo so perché ho impiegato un mese a fare firmare i preventivi di artigiani, fabbri, idraulici, elettricisti… lo so perché sono rimasta per ore e ore davanti allo schermo tentando di capire cosa inserire nei format e nelle schede, e poi CRASH, il classico bug 404, page not found. Devo fermarmi perché non posso telefonare a nessuno: nessun banchiere cui segnalare l’anomalia, e in fondo avrei potuto aspettarmelo dato che la banca ha delegato a una società le pratiche per le detrazioni edilizie; ma sono particolarmente sfortunata perché nemmeno un operatore della soc. xxx è reperibile. L’unica via è richiedere l’assistenza tecnica a un robot che mi riempie di domande, tra cui “come posso aiutarti?”. (> Leggi anche: Bonifico parlante per le ristrutturazioni: gli errori da non fare).

Ma c’è un altro bagno di verità di fronte cui mi hanno messa altri professionisti: perché non optare per una classica detrazione ristrutturazione al 50% invece del 110%? Se poi ci fosse un qualunque spillo fuori posto, con il Superbonus sarebbero grane, perché la volontà di Entrate è quella di fare controlli a tutti, mica a tappeto e dopo preventiva citofonata. No, non se ne parla, non riesco ad affrontare l’idea di avere qualcosa fuori posto (in casa mia).

Che fare? Leggo, mi informo, aspetto, e penso che per questo Natale non avrò in regalo una ristrutturazione, quanto un cantiere (in fase di apertura) in zona rossa. La cosa curiosa è però che tutte le mie elucubrazioni al momento non possono essere confermate da dati: sarà col 2021 che vedremo quanti cantieri saranno effettivamente in opera grazie al Superbonus. Per il momento ciò che sappiamo sulla detrazione e la sua efficacia è quanto andrò a delineare nei prossimi paragrafi.

>> Ristrutturazione con demolizione ricostruzione: sì anche all’ampliamento <<

Zona rossa Superbonus: perché i lavori non partono

C’è emendamento che chiede di allungare i termini del Superbonus di due anni (dal vigente 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2023) accantonato alla Camera dal 13 dicembre, ed è solo uno dei tanti presentati.

Lo stesso documento richiede l’inclusione nella casistica degli immobili agevolabili dei condomìni posseduti da un unico proprietario o in comproprietà tra più soggetti. Questo risolverebbe il problema dell’esclusione dal Superbonus 110% di tanti immobili plurifamiliari non formalmente costituiti in condominio perché non appartenenti a più proprietari.

Secondo le ultime notizie, la proroga del Superbonus 110% non appare più certa quanto qualche settimana fa. Il Ministro dell’Economia e Finanze (MEF) Gualtieri sta valutando un allungamento al solo 2022 a causa dell’alto costo della misura, pari a 10 miliardi di euro all’anno.

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3 suggerimenti per il Superbonus

ANCE e altre associazioni ovviamente spingono sul tema, e lo si nota leggendo la serie di proposte elaborate per potenziare e migliorare l’incentivo, a partire:
– dalla proroga della durata almeno al 2023 ma con l’orizzonte di coprire l’arco di durata del Recovery Fund;
– dall’estensione del Superbonus agli immobili strumentali, che darebbe ulteriore impulso all’ammodernamento dell’apparato produttivo e contribuirebbe a ridurre così il costo dell’energia che grava sulle imprese;
– dalla semplificazione delle procedure, che romperebbe il circolo vizioso della cattiva burocrazia.

> Scarica l’ultimo comunicato stampa ANCE

Perché vale la pena estendere il Superbonus al 2023

Sul piano economico ormai lo sappiamo tutti, il Superbonus 110% ha le potenzialità di innescare una scossa di cui l’Italia ha bisogno per ripartire. Stime prudenti indicano in almeno 8 miliardi gli investimenti che si possono far attivare nei primi due anni e la filiera delle costruzioni vanta un rilevante “effetto moltiplicatore” (cit.), tra 1,8 e 3,2. Un miliardo investito attiva un flusso economico tra 1,8 e 3,2 miliardi. Una performance ben superiore a quella media degli investimenti in infrastrutture pubbliche.

Inoltre, tutto ciò andrebbe a favorire la piccola e media impresa, da cui si forma l’edilizia, nell’ottica non solo dell’iniziativa privata, ma di una visione di più ampio sistema dato che al piano di rigenerazione urbana previsto (e per ora sparito) dalla Legge di Bilancio 2020, si potrebbe affiancare il Superbonus 110%. Questo sì sarebbe un esempio positivo di coordinamento tra privati, enti locali e Stato nel promuovere efficaci traiettorie di sviluppo.

Approfondisci anche: Legge di bilancio 2021 e Bonus casa, confermata la proroga

Superbonus, effetti visibili solo nel 2021

Dovremo ancora aspettare qualche mese per capire se effettivamente il Superbonus avrà l’effetto sperato nel mondo delle costruzioni, e se sarà in grado di soddisfare le tante richieste pervenute ai professionisti. Le imprese, al momento, sembrano comunque soddisfatte. All’inizio le persone non credevano fosse possibile ristrutturare l’edificio – pur con una lunga serie di vincoli – a costo zero, e di fatto fino a ottobre inoltrato le norme non sono state affatto chiare, portando molti tecnici a sconsigliare per questo il 110%.

Anche gli amministratori di condominio si sono visti sommersi da richieste di qualunque tipo e contribuenti in cerca di spiegazioni. La via più facile sembra quella di affidare a un unico soggetto tutte le incombenze burocratiche (ricerca dei tecnici, professionisti, imprese, ente che acquisisce il credito ecc.) che altrimenti spetterebbero al condominio attraverso svariate assemblee e con un allungamento di tempi che renderebbe molto difficile eseguire e pagare i lavori entro il 2021.

> Sul tema: Cappotto termico condominio e asseverazione: a quali prezzi si fa riferimento?

Manuale del progettista per gli interventi sull’esistente

Manuale del progettista per gli interventi sull’esistente e per la redazione di Due Diligence immobiliari

I professionisti tecnici svolgono un ruolo fondamentale per ciò che concerne i titoli edilizi e le procedure abilitative, assumendosi la responsabilità delle opere edilizie assentite sotto il profilo penale, deontologico, amministrativo e civile. Per supportare i tecnici nasce dunque l’idea di quest’opera, che si configura come un manuale pratico di rapida consultazione e approfondimento sulle verifiche da effettuarsi nelle fasi preliminari progettuali di interventi edilizi su edifici esistenti: dalle procedure edilizie alla verifica della conformità, dalle analisi vincolistiche alla pianificazione delle complessità fino alla individuazione delle criticità. Lo scopo è quello di offrire uno strumento utile al tecnico professionista che deve farsi carico, in qualità di progettista, della procedura autorizzativa di opere di trasformazione di edifici esistenti, ovvero del tecnico che deve redigere una due diligence immobiliare focalizzata, anche, sulla verifica della conformità edilizia dell’immobile.   Marco CampagnaArchitetto libero professionista. Nel corso degli anni ha avuto modo di approfondire i temi dell’urbanistica applicata agli interventi edilizi, sia svolgendo pratiche in prima persona, sia operando come consulente o come perito, sia per conto di privati che per società, eseguendo parallelamente progettazioni e direzioni lavori per diversi interventi di recupero e di valorizzazione immobiliare. È attualmente componente della Commissione Urbanistica dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, formatore e docente in svariati corsi di aggiornamento e approfondimento professionale presso il medesimo Ordine e presso altre realtà. Autore del blog “Diari di un Architetto” (architetticampagna.blogspot.it), luogo di approfondimento dei temi di urbanistica, di edilizia e argomenti direttamente collegati, di cui cura in prima persona sia i post che le risposte ai numerosi commenti; il blog è diventato nel tempo un luogo di scambio di competenze professionali ed è fonte di approfondimento tanto per l’autore quanto per i numerosi lettori.

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Ecobonus e Sismabonus al 110% sono i nuovi strumenti messi a disposizione dal legislatore italiano per l’efficientamento energetico e miglioramento sismico del patrimonio edilizio italiano.Il presente testo ha lo scopo di fornire una serie di informazioni utili per professionistitecnici operanti in tale settore. Il manuale è diviso in due parti principali: la prima riguardail collaudo degli interventi che rientrano nell’Ecobonus, la seconda parte riguarda gli interventi possibili del Sismabonus ed infine la parte finale con la raccolta di modelli e check list da poter utilizzare durante le attività tecniche di collaudo.L’opera analizza,a nche con l’ausilio di diversi schemi e immagini esplicative, le attività tecniche di collaudo su:• impianti fotovoltaici • impianti di climatizzazione• strutture • fondazioniPietro SalomoneIngegnere civile specializzato in project management e sicurezza del patrimonio edilizio. Attualmente lavora nella p.a., dove si occupa di lavori pubblici e manutenzione. Collabora con riviste nazionali ed internazionali nella redazione di articoli tecnici ed è docente in numerosi seminari e convegni su tutto il territorio nazionale.  

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Giulia Gnola

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