Equo compenso, la proposta per renderlo obbligatorio nel Superbonus

In esame oggi la proposta dei 4 senatori di rendere obbligatorio, e in conformità con il Decreto Parametri, l’equo compenso per i professionisti collegati a progetti rientranti nella detrazione Superbonus 110%. Ecco tutti i dettagli

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Oggi, lunedì 14 dicembre il senato analizzerà la proposta di inserire l’obbligo di equo compenso per i professionisti legati al superbonus 110%.

La richiesta arriva da un emendamento presentato da 4 senatori di Fratelli d’Italia alla legge di conversione del DL 137/2020, il Decreto ristori.

Più in particolare, nell’emendamento viene specificato che i professionisti, collegati a progetti di interventi che accedono al Superbonus 110% tramite sconto in fattura o cessione del credito, devono essere pagati rispettando il principio dell’equo compenso.

Vediamo tutti i dettagli.

Equo compenso, la proposta per renderlo obbligatorio nel Superbonus

In materia di equo compenso esistono già in legislazione diverse disposizioni, ma ancora nessuna di queste si era occupata questo tipo di rapporti. All’interno dell’emendamento, proposto dai quattro senatori facenti parte di Fratelli d’Italia, possiamo leggere: “nell’ambito delle procedure previste per le detrazioni fiscali in materia di edilizia ed energetica sotto forma di crediti di imposta o sconti sui corrispettivi, cedibili ai soggetti interessati dalla vigente normativa, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari” – continua l’emendamento -, “è fatto obbligo nei confronti di questi, l’osservanza delle disposizioni previste in materia di disciplina dell’equo compenso”.

È facile intuire come questo emendamento abbia l’intento di mettere una solida base per garantire i diritti dei professionisti, iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali, incaricati agli interventi per i lavori previsti dal Superbonus 110%.

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Emendamento sull’equo compenso, il funzionamento

La proposta prevede di applicare le disposizioni esistenti in materia al caso specifico. come anticipato, esistono già disposizioni riguardanti l’equo compenso, queste sono raccolte nella Legge di Bilancio 2018, più in particolare all’interno dell’art. 1, comma 487 della Legge 205 del 27 dicembre 2017.

All’interno della legge viene stabilito che il compenso relativo alle prestazioni lavorative, specificate pel paragrafo precedente, deve essere conforme al DM 17 giugno 2016, Decreto Parametri.

In questo caso, l’emendamento propone una garanzia congiunta da parte del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero della pubblica amministrazione. In questo modo, entrambi garantiscono la vigilanza ai sensi delle leggi viste in precedenza, segnalando eventuali violazioni all’Autorità garante per la concorrenza e del mercato (AGCM), ai fini del rispetto di quanto previsto dal presente articolo.

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Le misure esistenti per garantire l’equo compenso

La questione del mancato rispetto delle norme riguardanti l’equo compenso era già stata sollevata in una riunione operativa con il Ministero della Giustizia.

In questo contesto, l’RPT (Rete delle Professioni Tecniche) che rilevava come “grandi aziende e general contractors stanno manifestando la tendenza al coinvolgimento dei professionisti dietro pagamento di compensi non adeguati”.

Durante stessa riunione, la RPT ha inoltre comunicato l’attivazione dei Nuclei territoriali di monitoraggio con il compito di effettuare un primo controllo delle segnalazioni che denunciano la mancata applicazione dell’equo compenso. Una volta controllate, la RTP si occuperà di trasmetterle al Ministero della Giustizia il quale provvederà a segnalarle all’AGCM e a sollecitare i diretti interessati ad adeguarsi alla normativa.

Manuale del progettista per gli interventi sull’esistente e per la redazione di Due Diligence immobiliari

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I professionisti tecnici svolgono un ruolo fondamentale per ciò che concerne i titoli edilizi e le procedure abilitative, assumendosi la responsabilità delle opere edilizie assentite sotto il profilo penale, deontologico, amministrativo e civile. Per supportare i tecnici nasce dunque l’idea di quest’opera, che si configura come un manuale pratico di rapida consultazione e approfondimento sulle verifiche da effettuarsi nelle fasi preliminari progettuali di interventi edilizi su edifici esistenti: dalle procedure edilizie alla verifica della conformità, dalle analisi vincolistiche alla pianificazione delle complessità fino alla individuazione delle criticità. Lo scopo è quello di offrire uno strumento utile al tecnico professionista che deve farsi carico, in qualità di progettista, della procedura autorizzativa di opere di trasformazione di edifici esistenti, ovvero del tecnico che deve redigere una due diligence immobiliare focalizzata, anche, sulla verifica della conformità edilizia dell’immobile.   Marco CampagnaArchitetto libero professionista. Nel corso degli anni ha avuto modo di approfondire i temi dell’urbanistica applicata agli interventi edilizi, sia svolgendo pratiche in prima persona, sia operando come consulente o come perito, sia per conto di privati che per società, eseguendo parallelamente progettazioni e direzioni lavori per diversi interventi di recupero e di valorizzazione immobiliare. È attualmente componente della Commissione Urbanistica dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, formatore e docente in svariati corsi di aggiornamento e approfondimento professionale presso il medesimo Ordine e presso altre realtà. Autore del blog “Diari di un Architetto” (architetticampagna.blogspot.it), luogo di approfondimento dei temi di urbanistica, di edilizia e argomenti direttamente collegati, di cui cura in prima persona sia i post che le risposte ai numerosi commenti; il blog è diventato nel tempo un luogo di scambio di competenze professionali ed è fonte di approfondimento tanto per l’autore quanto per i numerosi lettori.

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Daniel Scardina

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