Lana di roccia, di vetro o pecora, qual è la migliore come isolante termico?

Resistenza al fuoco, applicabilità, durabilità e costo. Ecco come scegliere il prodotto adatto nella lista di quelli detraibili fiscalmente

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«Un isolante è come un vestito per un edificio, quindi non ne esiste uno per tutte le occasioni, ma ne esiste uno specifico per ogni tipo di situazione» (cit. Domenico Pepe, Gli Isolanti termici in edilizia). Quindi il segreto è scegliere il migliore per la propria esigenza, comparando specifiche tecniche e parametri di spesa.

Sono moltissime le aziende che, specie nell’ultimo periodo con l’avvento del Superbonus e delle novità riguardanti le detrazioni fiscali in edilizia (Ecobonus incluso), si stanno promuovendo sul mercato con prodotti sempre più valevoli e innovativi. In questo articolo tratteremo la lana nelle sue diverse carianti: di roccia, di vetro o pecora, dato che si tratta di un materiale con un prezzo abbordabile rispetto ad altri isolanti, e in grado di garantire lo stesso risultato.

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Lana di roccia, di vetro o pecora, qual è la migliore come isolante termico?

Ricordiamo che per accedere alle detrazioni fiscali edilizie al 110%, l’intervento previsto deve essere trainante, ovvero prevedere
– l’isolamento termico dell’edificio
– la sostituzione dell’impianto di climatizzazione.

Questi interventi, se associati a lavori di riqualificazione energetica (installazione di impianti fotovoltaici, pannelli solari, colonnine di ricarica, sostituzione dei serramenti) permettono di estendere il Superbonus del 110% anche a questi ultimi.

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Altro dettaglio da ricordare è che i materiali isolanti utilizzati devono rispettare i Criteri Ambientali Minimi (CAM).

> Sul tema: Materiali isolanti CAM: come sceglierli per il Superbonus 110%

Per ogni materiale che si andrà a descrivere, gli autori che hanno realizzato le successive specifiche, hanno voluto raccogliere le informazioni più aggiornate dalla normativa, dalla letteratura scientifica e dalla documentazione tecnica messa a disposizione dai produttori, allo scopo di mettere a punto uno strumento di facile consultazione ma nello stesso momento il più possibile esaustivo. Il testo di riferimento da cui sono desunte le informazioni e le immagini è: Gli Isolanti termici in edilizia, di Massimo Rossetti e Domenico Pepe, Maggioli Editore (link a fine articolo). Il capitolo da cui sono prese le seguenti informazioni si basa sul lavoro di raccolta e analisi compiuto da Nadia Filippi e Angela Zamunaro nel corso della loro Tesi di Laurea Magistrale.

Lana di pecora (Sheep wool)

Classificazione
Organico – Animale – Fibroso 

Descrizione
La lana di pecora ha buone proprietà termo e fonoisolanti, e garantisce condizioni di comfort termico anche in clima estivo. È un materiale traspirante con elevata igroscopicità: può assorbire umidità fino al 33% del suo peso e rilasciarla velocemente senza diminuire il suo potere isolante. È un materiale riciclabile, ma per essere riutilizzata è necessario rinnovarne i trattamenti con sali di boro e tesserla con fibre di poliestere. In caso d’incendio la lana di pecora è autoestinguente, sciogliendosi emana un odore caratteristico e non emette gas tossici non presentando rischi per la salute. 

Produzione
La lana di pecora è una fibra ottenuta dalla tosatura annuale del pelo dell’animale. Proviene da allevamenti ovini in Australia, Germania, Svizzera e alcune regioni d’Italia (Alto Adige, Toscana, Sardegna) o da lane di recupero. Una volta tagliata, la lana viene lavata con sapone naturale e carbonato di sodio al fine di rimuovere il grasso ed eventuali impurità. Successivamente, a seconda del tipo di azienda, la lana può essere lavorata in diversi modi: cardata, separando i veli sottili e lunghi che vengono sottoposti a trattamenti di pressatura. 

Lana di roccia, di vetro o pecora, qual è la migliore come isolante termico? Schermata 2020 11 24 alle 13.42.29

Tipologia di fornitura
Pannelli – Rotoli – Sfusa

Applicazioni
PARETE PERIMETRALE: Isolamento in intercapedine – Isolamento interno 

COPERTURA A FALDA: Isolamento all’estradosso – Isolamento intermedio – Isolamento all’intradosso 

COPERTURA PIANA: Isolamento all’estradosso (al di sotto dell’impermeabilizzazione: tetto caldo) – Isolamento intermedio 

SOLAIO: Isolamento all’estradosso – Isolamento intermedio – Isolamento all’intradosso 

Densità
ρ = 60 – 120 kg/m3 

Conducibilità termica
λD = 0,046 – 0,082 W/mK 

Calore specifico
Cp = 800 – 1000 J/kgK 

Fattore di resistenza alla diffusione del vapore
μ = 3 – 4 

Resistenza a compressione
Rc = 100 – 450 kPa 

Comportamento al fuoco
Euroclasse A1 

Inerzia termica
41 – 85 cm 

Energia incorporata
PEInr = 6,468 – 6,7237 MJ/kg 

Emissione di CO2 in fase di produzione
GWP (Global Warming Potential) = 0,23 – 0,3818 kg CO2 eq/kg (chilogrammi di CO2 equivalenti per unità di massa) 

Riciclo
Percentuale di materiale riciclabile del prodotto = 100%

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Lana di roccia (Rock wool)

Classificazione
Inorganico – Minerale – Fibroso 

Descrizione
La lana di roccia è un materiale inorganico a base di fibre, le cui materie prime sono costituite da diversi tipi di rocce, quali diabase, dolomite e basalto. È un buon materiale isolante termo-acustico; è traspirante, imputrescibile, chimicamente inerte e resistente agli attacchi di agenti biologici. Le sue prestazioni termoisolanti rimangono invariate nel tempo. Non è un materiale igroscopico ed è permeabile al vapore data la sua elevata porosità a celle aperte, caratteristica che garantisce ottimi livelli di comfort negli ambienti interni. La lana di roccia non è infiammabile se non accoppiata ad altri materiali infiammabili. A un’elevata densità del materiale corrispondono maggiori prestazioni meccaniche. 

Produzione
Le materie prime che compongono la lana di roccia vengono in un primo momento fuse a 1.400-1.500°C e poi sfibrate in una macchina sfibratrice. Successivamente può avvenire un processo di centrifugazione, durante il quale il liquido scorre su dischi rotanti o tamburi e poi viene estratto ai lati in forma di fibre, oppure un processo per soffiaggio in cui il liquido è soffiato fino a formare una sottile fascia e poi sfibrato. In entrambi i processi viene aggiunto legante sciolto in acqua che riduce le polveri. Una volta evaporata l’acqua, le fibre si raffreddano velocemente e vetrificano. Queste ultime, disposte a strati su un nastro trasportatore, vengono fatte passare attraverso forni a tunnel a una temperatura di 200-250°C per ottenere l’indurimento del legante. Una volta stabilizzato il prodotto, gli elementi vengono tagliati ed eventualmente rivestiti con bitume o pellicole riflettenti. 

Lana di roccia, di vetro o pecora, qual è la migliore come isolante termico? Schermata 2020 11 24 alle 13.45.37

Tipologia di fornitura
Pannelli – Feltro – Sfusa 

Applicazioni
PARETE PERIMETRALE: Isolamento esterno a cappotto – Isolamento esterno a parete ventilata – Isolamento in intercapedine – Isolamento interno

COPERTURA A FALDA: Isolamento all’estradosso – Isolamento intermedio – Isolamento all’intradosso 

COPERTURA PIANA: Isolamento all’estradosso (al di sotto dell’impermeabilizzazione: tetto caldo) – Isolamento intermedio 

SOLAIO: Isolamento all’estradosso – Isolamento intermedio – Isolamento all’intradosso 

SOLAIO CONTROTERRA: Controterra interno 

Densità
ρ = 15 – 200 kg/m3 

Conducibilità termica
λD = 0,033 – 0,054 W/mK 

Resistenza termica
Da 30 a 240 mm di spessore
R = 0,90 – 6,85 m²K/W 

Calore specifico
Cp = 800 – 1030 J/kgK 

Permeabilità al vapore acqueo
δ = 1,5 · 10–10 kg/msPa 

Fattore di resistenza alla diffusione del vapore
μ = 1 – 2 

Resistenza a compressione
Rc = 15 – 80 kPa 

Resistenza a trazione perpendicolare alle facce
TR ≥ 10 kPa 

Comportamento al fuoco
Euroclasse A1 

Inerzia termica
35 – 87 cm 

Stabilità dimensionale
DS ≤ 1% a 23°C 

Energia incorporata
PEInr = 12,9 – 23,30 MJ/kg 

Emissione di CO2 in fase di produzione
GWP (Global Warming Potential) = 1,16 – 1,73 kg CO2 eq/kg (chilogrammi di CO2 equivalenti per unità di massa) 

Riciclo
Percentuale di materiale riciclabile del prodotto = 100%

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Lana di vetro (Glass wool)

Classificazione
Inorganico – Minerale – Fibroso 

Descrizione
La lana di vetro è un materiale inorganico a base di fibre, composta da sabbia quarzosa, calcare, vetro riciclato e da materiali organici che fungono da leganti. È un buon materiale termoisolante e data la sua struttura porosa possiede buone prestazioni di isolamento acustico. È imputrescibile, resistente all’attacco di agenti biologici, chimicamente inerte e presenta una buona resistenza all’invecchiamento. Non essendo un materiale igroscopico in condizioni di bassa umidificazione la sua conduttività aumenta notevolmente. L’elevata capacità di traspirazione garantisce ottimi livelli di comfort negli ambienti interni. La lana di vetro non è infiammabile se non accoppiata ad altri materiali infiammabili. 

Produzione
Le materie prime che compongono la lana di roccia vengono in un primo momento fuse a 1.400-1.500°C e poi sfibrate in una macchina sfibratrice. Successivamente possono avvenire: un processo di centrifugazione, durante il quale il liquido scorre su dischi rotanti o tamburi e poi viene estratto ai lati in forma di fibre; oppure un processo per soffiaggio in cui il liquido è soffiato fino a formare una sottile fascia e poi sfibrato. In entrambi i processi viene aggiunto legante sciolto in acqua che riduce le polveri. L’acqua evapora, le fibre si raffreddano velocemente e vetrificano. Quest’ultime, disposte a strati su un nastro trasportatore, vengono fatte passare attraverso forni a tunnel a temperatura di 200-250°C per ottenere l’indurimento del legante. Una volta stabilizzato il prodotto gli elementi vengono tagliati ed eventualmente rivestiti con bitume o pellicole riflettenti. 

Tipologia di fornitura
Pannelli – Feltro – Sfusa 

Applicazioni
PARETE PERIMETRALE: Isolamento esterno a cappotto – Isolamento esterno a parete ventilata – Isolamento in intercapedine – Isolamento interno

COPERTURA A FALDA: Isolamento all’estradosso – Isolamento intermedio – Isolamento all’intradosso 

COPERTURA PIANA: Isolamento all’estradosso (al di sotto dell’impermeabilizzazione: tetto caldo) – Isolamento intermedio 

SOLAIO: Isolamento all’estradosso – Isolamento intermedio – Isolamento all’intradosso 

SOLAIO CONTROTERRA: Controterra interno 

Densità
ρ = 10 – 150 kg/m3 

Conducibilità termica
λD = 0,032 – 0,053 W/mK 

Resistenza termica
Da 40 a 120 mm di spessore
R = 1,05 – 3,20 m2K/W 

Calore specifico
Cp = 840 – 1030 J/kgK 

Fattore di resistenza alla diffusione del vapore
μ = 1 – 2 

Resistenza a compressione
Rc = 25 kPa 

Resistenza a trazione parallela alle facce
TR > 10 kPa 

Comportamento al fuoco
Euroclasse da A1 a A2 

Inerzia termica
58 – 120 cm 

Stabilità dimensionale
DS ≥ 1% 

Energia incorporata
PEInr = 36,3 – 49,8 MJ/kg 

Emissione di CO2 in fase di produzione
GWP (Global Warming Potential) = 1,70 – 2,81 kg CO2 eq/kg (chilogrammi di CO2 equivalenti per unità di massa) 

Riciclo
Percentuale di materiale riciclato utilizzato per la produzione = 95% di materie prime naturali e riciclate (dal 50 all’80% di vetro riciclato)
Percentuale di materiale riciclabile del prodotto = 100%

Gli isolanti termici in edilizia

Gli isolanti termici in edilizia

Il tema degli isolanti termici per l’edilizia rappresenta uno dei più importanti ambiti nel settore delle costruzioni contemporaneo.I livelli progressivamente crescenti nella richiesta di contenimento dei consumi energetici da un lato e le ricadute di un’ampia attività di ricerca dall’altro, hanno spinto in tempi recenti verso soluzioni tecniche e applicazioni degli isolanti sempre più estese e mirate.Il volume raccoglie, organizza e contestualizza l’argomento, offrendo al progettista uno strumento utile per un approccio strutturato. La prima parte presenta un quadro complessivo del contesto storico nel quale il tema si colloca, con riferimenti alle relazioni tra attività antropiche e alterazioni climatiche, al ruolo delle costruzioni nel bilancio energetico complessivo e all’evoluzione degli isolanti.La seconda parte è focalizzata sui principi di trasmissione del calore, sulle principali proprietà degli isolanti termici (conducibilità, trasmittanza, resistenza termica, inerzia, igrotermia, ecc.), e sui parametri e fattori che portano alla definizione delle condizioni di benessere termico.La terza parte tratta le varie soluzioni per l’isolamento termico degli edifici e le tecniche di applicazione; in particolare, viene approfondito il tema dell’isolamento a cappotto e le conseguenze di una sua cattiva messa in opera.La quarta parte comprende, sotto forma di schede, le informazioni tecniche e le proprietà di oltre trenta materiali isolanti per le costruzioni.Corredate da immagini che riportano l’aspetto del prodotto e le sue applicazioni, le schede raccolgono la maggior quantità possibile di informazioni su prestazioni e caratteristiche. La quinta parte affronta il tema del profilo ambientale dei materiali isolanti nel ciclo di vita, per sottolineare l’attenzione alla dimensione ambientale degli isolanti termici, con particolare riferimento al quadro normativo e agli strumenti messi a disposizione per aiutare il progettista nella più appropriata scelta di prodotto.Il volume è completato da un quadro aggiornato per quanto riguarda la normativa di settore e un glossario sulle proprietà termoigrometriche e sulla terminologia corrente relativo a materiali e prodotti termoisolanti e alle loro forme di fornitura e applicazioni.Massimo RossettiProfessore Associato in Tecnologia dell’Architettura presso l’Università Iuav di Venezia. È Direttore del Corso di Laurea Architettura Costruzione Conservazione e svolge attività di ricerca sui temi dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità.Domenico PepeLaurea in Architettura Ingegneria Edile, divulgatore sui temi dell’efficienza energetica. È progettista esperto di edifici certificati CasaClima secondo il protocollo dell’Agenzia CasaClima di Bolzano grazie al suo metodo www.casaclimafacile.it.

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L’umidità da risalita muraria

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Foto: iStock/roman023

Redazione Tecnica

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