Contributo per la perdita del fatturato, come comportarsi in caso di fattura differita

L’Agenzia delle Entrate chiarisce quali tipi di fatture possono essere prese in considerazione per il calcolo della perdita del fatturato. Ecco i dettagli

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È possibile inserire fatture differite nel calcolo per contributo per la perdita del fatturato causata dall’emergenza Coronavirus?

«L’impresa o l’autonomo deve fare riferimento alla data della fattura, anche se riferita a lavori realizzati in un altro periodo».

La risposta dell’Agenzia delle Entrate alla domanda d’interpello 448/2020 proposta da un’impresa edile.

Vediamo nel dettaglio.

Contributo per la perdita del fatturato, come comportarsi in caso di fattura differita

Tra le misure previste per la ripresa dopo la crisi economica causata dall’emergenza Coronavirus, Il Decreto Rilancio (Legge 77/2020), ha introdotto un contributo a fondo perduto per la perdita del fatturato, destinato a imprese e lavoratori autonomi che abbiano registrato un calo di introiti.

L’incentivo può essere richiesto da un’impresa o un lavoratore autonomo nel mese di aprile 2020 ha registrato una riduzione del fatturato o dei corrispettivi di due terzi rispetto al mese di aprile 2019.

Il contributo per la perdita del fatturato, però, può essere assegnato solamente ad aziende e professionisti che nel 2019 non hanno superato i 5 milioni di euro di profitti.

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Il quesito dell’impresa edile

L’azienda si è rivolta all’Agenzia delle Entrate per comprendere come calcolare la perdita di fatturato in caso di Stato di avanzamento lavori (SAL).

L’impresa, infatti, aveva emesso in data 15 maggio 2019 una fattura differita facente riferimento a uno stato avanzamento lavori al 30 aprile 2019.

A questo proposito, l’impresa ha chiesto se tale fattura potesse essere fatta rientrare nel calcolo del fatturato del mese di aprile 2019.

In questo modo, l’azienda, avrebbe potuto dimostrare il calo e ottenere il contributo, in quanto, il fatturato di aprile 2019 sarebbe risultato più alto se comparato con quello di aprile 2020.

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Contributo per la perdita del fatturato, la risposta dell’Agenzia delle Entrate

Attraverso la risposta 448/2020, l’Agenzia ha ribadito che la data da prendere come riferimento è quella di effettuazione dell’operazione. Va presa in considerazione, quindi: la data della fattura per la fattura immediata e la data riportata nei DDT e documenti equipollenti nella fattura differita.

Pertanto, l’Agenzia ha concluso che, ai fini del calcolo della riduzione dei ricavi per accedere al Contributo per la perdita del fatturato, l’impresa non può considerare gli introiti relativi al mese di maggio 2019, indipendentemente dalla circostanza.

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Redazione Tecnica

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