Beni culturali: è necessaria una nuova normativa per valorizzarli

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Mario Caligiuri è assessore alla Cultura della Regione Calabria, ma è anche Coordinatore della Commissione Cultura presso la Conferenza delle Regioni. Caligiuri è intervenuto al convegno sul tema ”Beni culturali: dare valore, avere valore”, promosso dalla Fondazione “Italia Decide”, presieduta da Luciano Violante.
Il convegno si è svolto alla Camera dei Deputati. Erano presenti anche il Ministro dei Beni Culturali Luciano Ornaghi, Gianni Letta e Giuliano Amato. Dopo anni di vuoto, anni in cui il Ministero dei Beni Culturali è stato in sostanza assente, anche perchè privato dal Governo dei fondi necessari agli interventi (ricordiamo a malincuore il crollo della Domus del Gladiatore di Pompei…), è emersa la necessità di una nuova normativa che metta chiarezza sulle responsabilità e i compiti delle diverse istituzioni, senza dimenticare il settore privato che può rivestire un compito importante in questo campo.
Fondamentale, sottolinea l’assessore è dare importanza alla formazione degli operatori. Ma leggiamo le parole di Caligiuri.

 

“È fondamentale definire una nuova normativa – ha affermato nel suo intervento Caligiuri – che chiarisca e semplifichi i rapporti e le responsabilità tra le varie istituzioni pubbliche che si occupano di cultura e tra queste e il settore privato, che e’ fondamentale per la valorizzazione e la gestione dei Beni culturali. Se intendiamo costruire un modello economico basato sulla cultura bisogna partire da qui, perché di conseguenza saranno poi ottimizzate le risorse economiche, che non sono tante ma neanche poche. Nelle politiche di valorizzazione è importante tenere conto della formazione degli operatori, e su questo scuola e università debbono serrare le file, che soprattutto nel sud prevede somme ingenti, parte delle quali precisamente orientate verso la valorizzazione dei Beni Culturali. Le condizioni per passare dall’enunciazione ai risultati ci sono tutte. In questo le Regioni italiane faranno la loro parte”.

 

Nell’immagine, Pompei: il crollo della Domus dei Gladiatori nel novembre 2010. Foto Uil.

Redazione Tecnica

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