Decreto Crescita: 37 mln per far diventare grandi i piccoli comuni

Con il Decreto Crescita verranno stanziati 37 mln per lo sviluppo dei piccoli comuni italiani. Gli interventi ammesso sono molteplici e le procedure per richiedere il finanziamento sono chiarite.

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Il Ministero dello Sviluppo Economico ha definito le modalità con cui i piccoli Comuni potranno utilizzare le risorse stanziate, attraverso il Decreto Crescita, per l’efficienza energetica e lo sviluppo territoriale sostenibile, individuando gli interventi ammissibili. I contributi assegnati potranno essere impiegati anche per le prestazioni tecniche dei progettisti connesse alla realizzazione dei lavori, come classificazioni sismiche e diagnosi energetiche.

Vediamo insieme di cosa tratta il Decreto Crescita e quali sono gli interventi ammissibili.

Decreto Crescita: 37 mln per far diventare grandi i piccoli comuni

Il Decreto crescita (DL 34/2019) è una manovra economica che punta allo sviluppo economico e territoriale dei piccoli comuni Italiani, con popolazione inferiore a 1000 abitanti, in totale 1.940. La manovra prevede l’assegnazione di un totale di 37 milioni di euro a fondo perduto per tutto il 2020, suddivisi in 19.320,89 euro per ogni comune. All’interno del Decreto Crescita non sono ammessi solamente gli interventi di efficientamento energetico (illuminazione pubblica, installazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, ecc.) e sviluppo territoriale sostenibile (adeguamento e messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici, abbattimento delle barriere architettoniche ecc.), ma anche le prestazioni tecniche.

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Decreto Crescita: quali sono gli interventi ammessi?

Il nuovo decreto spiega quali sono le opere pubbliche di riqualificazione energetica e sviluppo territoriale sostenibile. All’interno dell’allegato sono riportate alcune tipologie di interventi ammissibili a titolo esemplificativo:
efficientamento dell’illuminazione pubblica;
risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e di edilizia residenziale pubblica:

  • Sostituzione di infissi, caldaie e impianti di climatizzazione;
  • Miglioramento dell’isolamento termico dell’involucro edilizio;
  • Applicazione di tetti verdi;

installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per lo sviluppo sostenibile:

  • Arredamento urbano attivo;
  • Agricoltura urbana;
  • Realizzazione della cassetta dell’acqua;
  • Installazione di sistemi di monitoraggio delle emissioni;
  • Interventi di recupero diffuso dell’acqua piovana;
  • Raccolta e il recupero degli imballaggi;
  • Installazione di isole ecologiche;

mobilità sostenibile:

prestazioni tecniche:

  • Classificazione sismica;
  • Classificazione e attestazione energetica;
  • Diagnosi energetica dell’edificio;
  • Analisi di consistenza dell’impianto di illuminazione pubblica;

non sono ammessi:

  • Interventi di ordinaria manutenzione;
  • Fornitura e progettazione non a supporto della realizzazione dell’opera;

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Contributo erogabile, quali sono le tempistiche e le modalità?

Il contributo erogabile a ciascun Comune non presenta minimi di spesa: il contributo è pari alla spesa sostenuta, fino al massimo di spesa consentito. Nel caso in cui la spesa da sostenere per l’intervento dovesse essere superiore al massimale di spesa indicato, il comune si farà carico del costo eccedente che potrà comunque essere inserito in finanziamenti e contributi pubblici ottenuti dal successivamente alla data di entrata in vigore del Decreto crescita.

L’erogazione del contributo economico sarà suddivisa in due tappe:

  • prima quota: al momento dell’attestazione dei lavori viene erogato il 50% del costo dell’opera e comunque non oltre del 50% del contributo assegnato;
  • seconda quota: al momento del saldo.

Per richiedere l’erogazione della prima quota del contributo e per attestare l’avvenuto inizio dell’esecuzione dei lavori, i Comuni, devono trasmettere le seguenti documentazioni:

  1. Codice unico di progetto (CUP), che deve essere richiesto utilizzando la specifica modalità di generazione guidata resa disponibile nel Sistema CUP, selezionando uno dei template riferiti alla misura “DM MISE 02/07/2020-Decreto Legge Crescita (D.L. n. 34/2019, convertito con L. 58/2019) art. 30, co. 14-bis – Annualità 2020. Contributi ai Comuni sotto ai 1.000 abitanti per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile”;
  2. Codice identificativo gara (CIG) per lavori;
  3. data di inizio esecuzione lavori (art.3, comma 2, lettera c);
  4. costo dell’opera da realizzare come indicato nel quadro economico;
  5. Conto Unico di Tesoreria del Comune.

Tutte le informazioni vanno trasmesse a mezzo PEC all’indirizzo contributocomuni@pec.mise.gov.it.

In ogni caso, la data entro cui dovranno iniziare tutti i lavori è fissata al 15 novembre 2020, pena l’annullamento del contributo.

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