Superbonus 110%: identikit detrazione ristrutturazione

Il DL rilancio dà opportunità di detrazione non solo per le spese degli anni 2020 e 2021, ma anche per interventi effettuati in passato. Facciamo ordine sulla manutenzione ordinaria, straordinaria, il restauro conservativo e la ristrutturazione

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Accanto al Superbonus 110%, il decreto rilancio porta con sé la possibilità di optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura anche per gli interventi di ristrutturazione tradizionali, per l’ecobonus con le aliquote standard e per il bonus facciate. Anche in tutti questi casi, infatti, si potrà “barattare” la detrazione.

Il testo della relazione del governo che accompagna il decreto, precisa che questa opportunità riguarda non solo le spese degli anni 2020 e 2021 ma anche le detrazioni per interventi effettuati in passato, precisando che comunque l’opzione dovrà essere effettuata entro il 2020.

Prendiamo ora in esame il bonus ristrutturazione, chiarendo una volta per tutte cosa rimane uguale e cosa invece cambia con il DL rilancio.

Superbonus 110%: identikit detrazione ristrutturazione

L’articolo 16 bis del TUIR, che ha reso strutturale la detrazione per ristrutturazione, richiamato dal decreto, elenca in dettaglio gli interventi ammessi a godere dell’agevolazione fiscale che è prevista esclusivamente per gli immobili per uso abitativo e relative pertinenze e per gli interventi realizzati sulle parti comuni degli edifici in questione. 

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Con le lettere a) e b) del comma 1 si precisa, quindi, che le opere di recupero del patrimonio edilizio esistente sono quelle definite dal Testo unico in materia edilizia, ossia: 

a) INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA
Riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.

Questi interventi sono agevolabili solo se eseguiti su parti comuni. Rientrano in questa categoria interventi quali:
– demolizione e ricostruzione totale o parziale dei pavimenti (maioliche, parquet, linoleum);
riparazione degli impianti tali da non comportare la creazione di nuovi volumi tecnici;
– rivestimenti e tinteggiature di prospetti esterni senza modificare i preesistenti materiali e colori;
– tinteggiatura e rifacimento di intonaci interni;
– rifacimento pavimentazioni esterne e manti di copertura con medesimi materiali;
– 
sostituzione di tegole e delle altre parti deteriorate e rinnovo delle impermeabilizzazioni;
– riparazione di balconi, terrazze con le relative pavimentazioni, balaustre;
– riparazioni delle recinzioni;
– sostituzione degli infissi esterni e dei serramenti senza modificare i materiali esistenti. 

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b) INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA
Opere e modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico sanitari e tecnologici, che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso.

Rientrano in questa categoria interventi quali:
– sostituzione di infissi esterni e serramenti di materiali diversi da quelli preesistenti;
– realizzazione e adeguamento di opere accessorie tali da non comportare aumento di volumi o di superfici utili, a meno che non si tratti di volumi tecnici (centrali termiche, impianti di ascensori, scale di sicurezza, canne fumarie);
– rifacimento di intonaci e tinteggiature esterne con colori e materiali diversi da quelli preesistenti;
– realizzazione e integrazione di servizi igienico-sanitari nell’ambito del volume dell’unità immobiliare;
– realizzazione di chiusure o aperture interne tali da non modificare la distribuzione dei vani;
– 
consolidamento delle strutture;
– 
rifacimento strutture per eliminare infiltrazioni e umidità;

– sostituzione solai interpiano (senza modifica altezze interne);
– 
nuove scale o rifacimento rampe con pendenze diverse;
– 
opere necessarie al superamento di barriere architettoniche;
– 
realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate;
– 
sostituzione della copertura dei tetti con materiali diversi da quelli esistenti;
– sostituzione e tramezzature interne (demolizione e ricostruzione);
– 
interventi finalizzati al risparmio energetico (isolamento pareti, installazione di pannelli solari, sostituzione caldaia con una a più alto rendimento energetico).

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c) INTERVENTI DI RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO
Interventi rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurare la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere, quali consolidamento, ripristino e rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, inserimento di accessori e impianti, eliminazione di elementi estranei.

Rientrano in questa categoria interventi quali:
– 
modifiche distributive all’interno delle singole unità immobiliari (abbattimento pareti e realizzazione di stanze e corridoi);
– consolidamento con sostituzione di murature portanti (leggi: Intonaco armato CRM, come si applica e quali sono i vantaggi?);
– innovazione delle strutture verticali (realizzazione di nuove strutture portanti all’interno degli edifici);
– restauro delle facciate interne ed esterne;
– ripristino architettonico storico con eliminazione di parti aggiunte nel tempo all’edificio in contrasto con l’architettura originaria;
– adeguamento delle altezze interne degli ambienti alle norme di legge;
apertura di finestre;
– realizzazione di balconi, logge e ballatoi. 

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d) INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA
Interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Questi interventi comprendono il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e l’inserimento di nuovi elementi ed impianti, la demolizione e ricostruzione anche con sagoma diversa, ma nel rispetto della cubatura preesistente.

Rientrano in questa categoria interventi quali:
– riorganizzazione delle unità immobiliari, del loro numero e della loro dimensione;
– costruzione di servizi igienici in ampliamento della superficie o del volume;
– modifiche di elementi strutturali orizzontali (solai, travi) con variazione delle altezze;
– trasformazione delle destinazioni dei locali accessori in residenziali (cantina, autorimesse e posti auto, lavatoio e sottotetti); (leggi: Sottotetto praticabile, può essere volume tecnico?);

sostituzione integrale degli elementi verticali portanti dell’edificio;
– aumento delle superfici (chiusura balconi e terrazzi da adibire a vani abitabili) entro i limiti previsti dal del TUIR ossia entro un; 
demolizione e ricostruzione dell’edificio con sagoma diversa, a patto che venga mantenuta l’identica cubatura, salvo il caso di ampliamenti legati a lavori di consolidamento ai fini antisismici. Ammesso anche l’ampliamento delle superfici sempre che non sia aumentata la cubatura perché, in questo secondo caso si rientra sempre nel concetto di “nuova costruzione”. 

Al di là di quest’ultimo caso specifico comunque, a fronte di ricostruzione con ampliamento, la detrazione per ristrutturazione è riconosciuta esclusivamente alla parte di immobile che corrisponde all’edificio preesistente. 

>> SCARICA LA LISTA ESEMPLIFICATIVA degli INTERVENTI AGEVOLABILI sulla base delle disposizioni di legge 

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Interventi di manutenzione

Sono ammessi al beneficio fiscale delle detrazioni gli interventi di manutenzione finalizzati alla realizzazione di quello di più vasta portata e gli interventi di manutenzione ordinaria che servono a completare un intervento più vasto di ristrutturazione. 

Rientrano nel primo caso, ad esempio:
1) l’installazione di ponteggi;
2) le spese per la piattaforma aerea;
3) l’installazione di una “linea vita” per interventi sul tetto;
4) le spese relative allo smaltimento dei materiali rimossi per eseguire i lavori;
5) le spese di smaltimento in discarica.

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Interventi di completamento

Sono invece interventi di completamento, tra l’altro:
– la tinteggiatura delle pareti in caso di rifacimento dell’impianto elettrico;
– l’acquisto di nuove porte interne in caso di nuove aperture o modifica della dimensione delle aperture preesistenti;
– la sostituzione dei pavimenti in caso di spostamenti di pareti;
– la sostituzione di piastrelle e sanitari, in caso di rifacimento dell’impianto idraulico.

La semplice sostituzione dei sanitari senza interventi sull’impianto o la trasformazione di una vasca in doccia, invece, sono tipologie di interventi che non consentono di usufruire delle agevolazioni in quanto rientrano nell’ambito della manutenzione ordinaria. 

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Procedure per le ristrutturazioni edilizie residenziali

Questo prontuario, unico nel suo genere, analizza in modo rigoroso e completo tutta la normativa nazionale (compresa quella tecnica di settore), che il professionista deve conoscere e applicare quando affronta un intervento di ristrutturazione della casa, al fine di impostare il corretto iter procedurale e amministrativo.Si tratta di un manuale operativo che fornisce un efficace metodo di lavoro, verificato nella pratica professionale dell’Autore, da applicare per rispettare tutti gli obblighi burocratici, anche grazie al supporto fornito da 28 tabelle riepilogative di tutte le possibili casistiche e procedure, che riguardano gli interventi di ristrutturazione di edilizia residenziale.Tutte le analisi dei procedimenti amministrativi riportati sono corredate da estratti della modulistica unica nazionale vigente, puntualmente commentati e spiegati punto per punto.Nel prontuario il professionista tecnico troverà:– l’analisi della legislazione nazionale in vigore sulla ristrutturazione della casa e delle normative specialistiche e di settore (d.P.R. 380/2001, Decreti c.d. SCIA 1 e SCIA 2);– la spiegazione dettagliata delle leggi sul contenimento dei consumi energetici e di come applicarle in una ristrutturazione edilizia (Legge 10/1991, D.Lgs. 192/2005, D.M. 26 giugno 2015);– le prescrizioni di sicurezza nei cantieri per interventi di ristrutturazione (D.Lgs. 81/2008);– l’applicazione delle norme nella pratica: come scegliere il corretto iter burocratico;– l’iter burocratico completo e commentato della CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata);– esempi pratici di pratiche amministrative realizzate per interventi di ristrutturazione e di ampliamento.Coloro che acquistano il volume su maggiolieditore.it riceveranno, compresa nel prezzo, la Guida al Superbonus 110% e la Cessione del Credito previsto dal c.d. Decreto Rilancio (decreto n. 34 del 19 maggio 2020) contenente:• Gli interventi agevolati• I requisiti di risparmio energetico• Le regole per la cessione del credito• Interventi abbinati• Opzioni per le altre detrazioniAlessandro Mezzina,  Architetto, svolge la professione nel suo studio associato di architettura e urbanistica spaziando dalle ristrutturazioni di interni fino ai piani urbanistici attuativi. Autore dal 2016 del blog ristrutturazionepratica.it con cui aiuta i committenti a orientarsi al meglio tra gli aspetti amministrativi e pratici della loro ristrutturazione.

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Superbonus al 110 per cento con sconto in fattura o cessione del credito per tutti gli interventi di risparmio energetico realizzati sugli interi edifici, di proprietà condominiale o privata, comprese le villette a schiera, a patto che si riduca di due classi il consumo energetico. Agevolazione ammessa anche per le seconde case, ma esclusa per gli immobili di lusso. Nessuna limitazione, invece, per gli interventi in condominio. Con l’ingresso delle seconde case sono stati rivisti i massimali di spesa ammessi all’agevolazione che variano in funzione del numero di immobili in condominio. Chiarito che in caso di sconto in fattura, questo non potrà superare l’importo dei lavori, per cui il bonus pari al 110 per cento della spesa sarà riconosciuto esclusivamente nel caso in cui si intenda utilizzare la detrazione direttamente o effettuare la cessione del credito. Confermata la possibilità di sconto in fattura o cessione del credito anche per il bonus facciate al 90 per cento, e per le detrazioni “ordinarie” per ristrutturazione e risparmio energetico. Opzione solo per i lavori effettuati nel 2020 e 2021. Asseverazione e visto di conformità obbligatori per il superbonus. Nell’ebook l’analisi delle disposizioni previste dopo il passaggio parlamentare del decreto.   Antonella DonatiÈ giornalista professionista, ha al suo attivo diversi anni di giornalismo parlamentare con particolare attenzione all’approvazione delle misure di carattere finanziario e alle manovre di bilancio. In questo ambito si occupa espressamente di tematiche fiscali, contributive e previdenziali. È autrice di numerosi volumi, articoli e saggi in materia.

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Foto: iStock/André Chagas

Redazione Tecnica

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