Coronavirus FASE 2, OICE chiede cantieri sicuri e procedure semplificate

Inevitabile il crollo delle gare di progettazione, e senza provvedimenti non ci saranno progetti esecutivi da appaltare a gennaio 2021. Ecco cosa si può fare

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Pubblicati da OICE i dati sull’andamento delle gare di progettazione: il punto più dolente riguarda il primo mese di lockdown (ovvero dal 9 marzo al 9 aprile) che certifica il forte rallentamento del mercato dovuto alle sospensioni e proroghe delle gare; ne sono state bloccate il 34,9% delle 324 rilevate, per un valore di circa 12 milioni (il 14,6% del valore totale).

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Proprio per questo per la fase 2 è necessario assicurare la sicurezza nei cantieri, ma anche procedure semplificate per avere progetti esecutivi da appaltare a gennaio 2021.

Coronavirus FASE 2, OICE chiede cantieri sicuri e procedure semplificate

Il presidente dell’Osservatorio Gabriele Scicolone afferma che occorre “ampliare il parco dei progetti immediatamente cantierabili a disposizione degli enti locali, liquidare subito i crediti delle imprese immettendo liquidità concreta, stipulare e attuare contratti aggiudicati”.

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Per quanto riguarda la sicurezza?

Sempre Scicolone dichiara che “devono definire subito regole cogenti per la riapertura dei cantieri privati e pubblici nella piena sicurezza dei lavoratori, anche mettendo a disposizione presidi sanitari dedicati e DPI sufficienti e rivalutando opportunamente gli oneri della sicurezza”.

Procedure semplificate

Per venire a capo della stasi in corso, secondo OICE occorre l’utilizzo massiccio, sia pure temporaneo, di procedure semplificate e snelle per avere progetti esecutivi da appaltare ad inizio 2021, rafforzando i controlli a valle e garantendo la qualità progettuale.

“Siamo invece contro la sospensione tout court del codice appalti che aprirebbe vuoti normativi e ancora maggiore incertezza, con il rischio di bloccare davvero tutto il settore; vediamo poi i commissari straordinari più che altro come strumento di accelerazione dei procedimenti approvativi. Saranno inoltre fondamentali decisi interventi di riduzione di termini, sburocratizzazione, eliminazione di inutili balzelli e spinta alla digitalizzazione dei processi amministrativi”.

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Misure per gli Appalti Pubblici

Anche ANAC ha chiesto a Governo e Parlamento misure specifiche per lo svolgimento delle procedure di gara, l’affidamento di appalti pubblici e la loro esecuzione in vista della ripresa delle attività produttive in vista della cosiddetta “fase 2”.

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La sospensione generale dei procedimenti amministrativi rischia di creare problemi al settore degli appalti pubblici e il blocco delle procedure urgenti (tra cui quelle d’urgenza indette dagli enti del Sistema sanitario nazionale), specie perché la sospensione stessa è stata prorogata dal 15 aprile al 15 maggio.

ANAC ha anche fornito alle Stazioni Appaltanti le indicazioni per continuare a operare con sistemi omogenei ed uniformi. Le procedure sono contenute nella Delibera n. 312 del 9 aprile 2020.

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Foto: iStock/sam thomas

Redazione Tecnica

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