Ecobonus, vademecum sulla Building automation

Altro aggiornamento ENEA, questa volta sulle detrazioni fiscali per dispositivi che consentano la gestione automatica degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria o climatizzazione estiva

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Continua la pubblicazione da parte di ENEA di aggiornamenti legati alla fruizione dell’ecobonus. Parleremo qui della detrazione al 65% delle spese totali sostenute (senza limiti di spesa) ammessa per la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto attraverso canali multimediali.

Ecobonus, vademecum sulla Building automation

Perché utilizzare la building automation?

Lo scopo è pratico, ma anche legato al risparmio, energetico e monetario. L’automatizzazione degli impianti, permette infatti di aumentare notevolmente i livelli di comfort, di vivibilità e di sicurezza.

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Un impianto automatizzato permette di massimizzare le risorse e richiede un costo inferiore di energia o di alimentazione rispetto ad un impianto tradizionale. Chi lo gestisce beneficia quindi di un chiaro efficientamento energetico e limita il tempo e le energie spese per risparmiare sui costi energetici e sulla manutenzione degli impianti.

È uguale alla domotica?

Il concetto è lo stesso e le tecnologie sono le stesse, ma riportate a livelli diversi per dimensione, richieste e tipologia di edifici.

La domotica interessa soprattutto l’ambiente domestico, la Building Automation è utilizzata per lo più negli edifici a scopo non residenziale.

Ad esempio, la Building Automation considera l’edificio nel suo complesso, come un condominio, una fabbrica, un ospedale, mentre la domotica è più legata al domestico, con richieste di portata inferiore come ad esempio la chiusura automatica delle tapparelle o l’accensione controllata dell’allarme tramite apposite applicazioni.

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Detrazione building automation, come funziona?

Vale per edifici che, alla data d’inizio dei lavori, siano:
–  “esistenti”, ossia accatastati o con richiesta di accatastamento in corso, e in regola con il pagamento di eventuali tributi;
–  “residenziali”2;
–  dotati di “impianto termico”, così come definito dalla faq n. 9D sull’ecobonus.

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Quali requisiti devono avere i dispositivi?

Per accedere al bonus i dispositivi devono:
– mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici, mediante la fornitura periodica dei dati;
– mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.

L’acquisto di dispositivi che permettono di interagire da remoto con le predette apparecchiature, quali telefoni cellulari, tablet e personal computer o dispositivi similari, non è compreso tra le spese ammissibili.

Come presentare la domanda per il bonus?

Occorre inviare a ENEA la Scheda descrittiva dell’intervento entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori o di collaudo delle opere, ESCLUSIVAMENTE attraverso l’apposito sito web relativo all’anno in cui essi sono terminati.

** Accedi direttamente al sito ENEA ecobonus
per compilare e inviare la dichiarazione di detrazione **

L’invio vale anche oltre il termine di 90 giorni, qualora sussistano le condizioni riportate nella faq n. 6E sull’ecobonus 

Quali documenti conservare?

Un’asseverazione redatta da un tecnico abilitato, che deve contenere il rispetto dei requisiti tecnici specifici oppure la certificazione del produttore (o fornitore o importatore) del dispositivo che attesti il rispetto dei requisiti.

L’asseverazione può essere sostituita dalla dichiarazione resa dal direttore dei lavori sulla conformità al progetto delle opere realizzate, purché siano riportate le pertinenti dichiarazioni e condizioni richieste nell’asseverazione.

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Foto: iStock/Jovanmandic

Redazione Tecnica

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