Mutui prima casa, la moratoria esclude giovani coppie e neo-proprietari

ll «Cura Italia» ha esteso la possibilità di chiedere la moratoria sui mutui prima casa, ma restano esclusi giovani coppie e neo-proprietari

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Niente sospensione rate dei mutui prima casa per le famiglie che hanno acquistato la propria abitazione dopo marzo 2019 ma anche per tutte quelle giovani coppie, spesso con un componente under 35, per cui è stato attivato il Fondo nazionale di garanzia mutui prima casa per accedere al finanziamento.

Il Decreto «Cura Italia» ha esteso la possibilità di chiedere la moratoria, ma evidentemente non a tutti i soggetti.

Mutui prima casa, la moratoria esclude giovani coppie e neo-proprietari

Il modulo per inoltrare la domanda è attivo e le filiali hanno iniziato ad accettare le prime: queste saranno esaminate da Consap.

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I soggetti ai quali è stata esteso la possibilità di chiedere la moratoria sono:
– lavoratori dipendenti sospesi dall’attività (o in cassa integrazione) per un periodo di almeno 30 giorni (con una durata progressiva, fino a un massimo di 18 mesi);
– lavoratori che hanno subìto una riduzione dell’orario per almeno il 20 per cento (con una durata progressiva, fino a un massimo di 18 mesi);
– lavoratori autonomi e liberi professionisti che autocertifichino «[…] un calo del proprio fatturato superiore al 33% del fatturato dell’ultimo trimestre 2019» (per un massimo di nove mesi).

È inoltre stato eliminato il tetto Isee di 30mila euro.

Fuori giovani coppie e neo-proprietari, perché?

Ci sono limitazioni che hanno però allontanato le giovani coppie e i neo-proprietari da questa misura. Il regolamento prevede infatti:
– che l’immobile oggetto del mutuo sia identificabile come «prima casa» (adibito quindi ad abitazione principale dello stesso mutuatario);
– che l’immobile non abbia le caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici in data 02/08/1969 (non deve pertanto rientrare nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9);

– che il mutuo non sia di importo superiore ad 250.000€;
– che il mutuo sia in ammortamento da almeno un anno;
– che per la stipula non si abbia usufruito di agevolazioni pubbliche.

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Conviene presentare domanda?

Non è detto che sia conveniente la moratoria delle rate per chi ha acceso un mutuo da poco: il mutuatario dovrà comunque pagare il 50% degli interessi durante i mesi di sospensione (incluso lo spread), poi ripartirà l’ammortamento da dove si era lasciato (la quota capitale viene congelata) e prolungata la durata del mutuo per un tempo pari alla sospensione concessa.

Forse è quindi meglio calcolare il costo dell’operazione. In base a quanti interessi si pagano, di solito più elevati se il mutuo è stato attivato da pochi anni, potrebbe risultare più o meno conveniente. Si potrebbero pertanto considerare le possibili alternative, ad esempio chiedere una rinegoziazione del proprio contratto di mutuo o una surroga.

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