Coronavirus: 100 milioni di euro per Architetti e Ingegneri

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Come sappiamo, i 25 miliardi di euro aiutano famiglie, imprese e professionisti. In pratica però il Decreto Cura Italia fa differenze tra figli e figliastri. Da una parte la Gestione separata, dall’altra le Casse previdenziali. Per la gestione separata ci sono i 600 euro al mese, per chi è iscritti alle Casse non ci sono, c’è solo il Reddito di ultima istanza, che poi è tutto da vedere come verrà distribuito (in base a decreti successivi) e ha un limite di spesa di 300 milioni per il 2020. Per i professionsiti della prima zona rossa, inoltre, c’è il bonus di 500 euro al mese per tre mesi, anche per gli Iscritti a Inarcassa e alla Cassa geometri, per quelli del resto d’Italia no.

Inarcassa mette a disposizione quindi 100 milioni di euro. Si tratta di soldi dei contribuenti. Poi, basta un semplice calcolo. Se consideriamo che Inarcassa ha circa 400.000 iscritti, 100 milioni per gli iscritti vogliono dire 250 euro a testa. Allora quella cifra, 100 milioni, così altisonante, diventa ben poca cosa.

Ma vediamo la notizia.

Coronavirus: 100 milioni da Inarcassa

Con una determina d’urgenza, il presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro ha stanziato 100 milioni di euro da destinarsi all’assistenza dei liberi professionisti ingegneri ed architetti del Paese. Ecco il contenuto del provvedimento.

I provvedimenti del Governo non eliminano e anzi acuiscono una generale disparità di trattamento, in particolare, tra i lavoratori autonomi assoggettati alla Gestione separata INPS e quelli iscritti alle Casse di Previdenza privatizzate.

Il Bilancio di previsione per l’esercizio 2020 stima un avanzo economico pari a 428.134.000 di euro e fornisce copertura certa all’iniziativa di Inarcassa. L’attuale emergenza ha carattere del tutto eccezionale e peggiora una situazione già drammatica per le categorie di ingegneri e architetti liberi professionisti.

Inarcassa stanzia quindi 100 milioni di euro per gli ingegneri e gli architetti e apporta al Bilancio di previsione 2020 la variazione di 100 milioni di euro, destinando una quota corrispondente dell’avanzo economico alla voce Prestazioni Assistenziali.

“Nella prossima riunione del Consiglio – dichiara il presidente Santoro – che si svolgerà in videoconferenza il 25 marzo, sigleremo unitamente un provvedimento di estrema importanza poiché, le misure varate dal Governo non sanano affatto le disparità di trattamento tra dipendenti e liberi professionisti, lasciati interamente a carico delle Casse di Previdenza privatizzate. Una discriminazione tra cittadini di serie a e serie b che ci sconcerta e non fa onore a questo Paese”.

 

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Redazione Tecnica

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