Casa passiva: il ruolo del legno negli edifici autosufficienti

Le caratteristiche che rendono il legno la materia prima che meglio si presta alla riduzione dei consumi energetici

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Il mondo dell’edilizia è, da sempre, alla ricerca di soluzioni innovative, non soltanto dal punto di vista estetico, ma anche e soprattutto da quello funzionale. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una tendenza ben chiara, volta a creare case, e in generale edifici, a basso impatto ambientale, e cioè quanto più ecosostenibili, sia per via dei materiali impiegati, sia per le tecnologie e l’impiantistica utilizzate.

Nasce, così, l’idea di una casa passiva, ovvero un’abitazione del tutto autosufficiente nei suoi fabbisogni energetici. Per ottenere questo risultato, si lavora, ormai da diverso tempo, allo sviluppo di soluzioni di bioedilizia, alla produzione di materiali edili altamente isolanti e, in certi casi, alla ripresa di tecniche e materie prime provenienti dal passato e, oggi, riutilizzate in modo rivoluzionario.

Casa passiva: perchè il legno è un ottimo alleato?

Un chiaro esempio? L’impiego, sempre più frequente, del legno nell’edilizia odierna, ma in una versione differente rispetto ai secoli scorsi. Non parliamo, infatti, del legno massello tradizionale, che presenta alcuni innegabili svantaggi, ma di materiali semilavorati derivanti dal legno stesso, ottenuti grazie alle nuove tecniche sviluppate dall’industria contemporanea.

Ci riferiamo, ad esempio, al legno X-Lam o lamellare, che accresce le proprietà del legno classico più apprezzate (come la resistenza meccanica e l’isolamento termico/acustico) e, allo stesso tempo, ne riduce gli aspetti meno vantaggiosi, confermandosi come un materiale altamente performante e versatile, e cioè capace di rispondere a esigenze costruttive differenti, con risultati sempre ai massimi livelli.

Il legno è la materia prima che meglio si presta a risolvere problematiche di sostenibilità e riduzione dei consumi energetici. Da un lato, infatti, si tratta di una fonte rinnovabile, presente in natura e, soprattutto, fortemente diffusa sul territorio italiano, specialmente nelle zone montuose del Trentino Alto-Adige e in Val di Fassa, dove crescono varietà impiegate nel settore dell’edilizia sostenibile.

Dall’altro lato, il legno permette di isolare termicamente (e acusticamente) gli edifici, riducendo sia gli sbalzi di temperatura tra fuori e dentro, sia, di conseguenza, il fabbisogno energetico per riscaldamento e raffreddamento domestico. Se l’obiettivo è quello di realizzare una casa passiva, dunque, il legno non può che essere un ottimo alleato: un elemento immancabile nelle nuove edificazioni private e non solo.

Casa passiva: a che punto siamo?

Finora abbiamo delineato le tendenze che hanno caratterizzato l’edilizia degli ultimi anni. Tuttavia, nel concreto, a che punto siamo? Le nostre conoscenze ci consentono di creare una casa passiva al 100%?

La risposta è sì. E abbiamo tempo solo fino al 2021 per adattarci ai nuovi criteri costruttivi, che impongono, appunto, la certificazione ‘Near Zero Energy Building’ per tutti gli immobili edificati a partire da quella data. In un simile scenario, pertanto, le imprese edili stesse hanno dato il via alla ricerca di soluzioni che uniscano design e alta tecnologia, comfort abitativo e rispetto dell’ambiente.

In Italia, tra le aziende più all’avanguardia, in tal senso, c’è Rasom Wood Technology: una realtà dinamica e al passo con i tempi, capace di mettere a frutto l’esperienza pluridecennale nel campo dell’architettura e ingegneria del legno, riadattandola in un’ottica ultra-moderna, per dare vita a progetti – uno su tutti: una casa antisismica alta ben sette piani, realizzata interamente in legno – destinati a rimanere nella storia.

Per approfondire, andate su www.rasom.it e scoprite di più sui progetti firmati Rasom. Nella foto, la scuola materna di Cesano Maderno progettata da BOTTONASSOCIATI.

Redazione Tecnica

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