
Il bonus facciate al 90% è in vigore dallo scorso 1° gennaio, come ben saprete, ma ci sono molte lacune da parte del Fisco, che ancora non ha fornito adeguate indicazioni applicative, e il testo di legge è davvero poco comprensibile. Tutte queste dinamiche, insieme, stanno letteralmente rallentando se possibile il settore edile.
Prendiamo spunto dall’approfondimento di Cristiano Dall’Oste e Saverio Fossati di Edilizia e Territorio per capire cosa sappiamo di certo sul Bonus Facciate.
Il Bonus facciate blocca i cantieri, perché?
>> Quali sono i lavori agevolabili?
Sono gli interventi «finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna», compresi «quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna». Inoltre, aggiunge che sono premiati solo i lavori «su strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi». (Commi da 219 a 224 dell’articolo 1 della legge 160/2019).
Ma il dubbio è relativo anche a cosa si intenda per facciata “esterna”: niente detrazione se la facciata è esterna MA rivolta verso una corte interna?
Leggi anche: Bonus facciate, per quale intonaco vale?
>> Cappotto termico, ecobonus o bonus facciate?
Se i lavori sulla facciata (esclusa tinteggiatura e pulitura) sono influenti dal punto di vista termico o interessano più del 10% dell’intonaco, bisogna rispettare i requisiti di isolamento termico richiesti dai Dm Sviluppo 11 marzo 2008 e 26 giugno 2015.
Serve quindi un cappotto termico che potrebbe avere: il bonus facciate, l’ecobonus (al 65% o al 70%) o la detrazione del 50% sulle ristrutturazioni (che non richiede requisiti di efficienza energetica). Quale scegliere?
>> Chi sono i beneficiari?
La norma cita esclusivamente la «detrazione dall’imposta lorda», poi richiama gli adempimenti del Dm 41/1998, riferito a un bonus Irpef. Se però prevale la legge, la detrazione dovrebbe spettare anche ai soggetti Ires (società di capitali ed enti non commerciali), al pari dell’ecobonus.
Approfondisci anche: Bonus mobili, la nuova Guida di febbraio 2020
>> Qual è la spesa massima?
Non c’è un tetto massimo, e questo potrebbe aiutare soprattutto i proprietari di singole unità immobiliari, che non avrebbero, per esempio, il limite di 96 mila euro per le ristrutturazioni.
>> Quali sono gli edifici ammessi?
La legge parla di «edifici esistenti», stessa terminologia usata per l’ecobonus, che si applica anche a immobili non residenziali.
>> In quali Zone urbanistiche vale?
Zone A e B. Gli immobili al di fuori di queste aree non sono agevolate.
>> Come procedere nei condomini?
È probabile che siano necessarie almeno due assemblee in condominio: la prima per presentare le varie possibilità (alla presenza di un consulente tecnico ed eventualmente di un termotecnico) e delegare il consiglio di condominio all’elaborazione di un capitolato.
Ti potrebbe interessare: Bonus ristrutturazioni, pronti a sostituire le porte interne?
La seconda per scegliere il preventivo e deliberare spese e ripartizione. Maggioranza necessaria: quella degli intervenuti (che devono essere almeno un terzo dei condòmini), che rappresenti almeno 500 millesimi.
>> Come pagare i lavori?
Al momento bisogna usare i bonifici “parlanti” con la causale del 50% sulle ristrutturazioni (come accaduto per il sismabonus e il bonus mobili, quando ancora serviva il bonifico tracciabile). Comunque, è bene ricordare che un eventuale errore nella causale è ritenuto formale, purché scatti la ritenuta sul bonifico.
Ecco l’eBook con tutte le NOVITA’ (e le conferme) in materia fiscale che riguardano l’edilizia nella Legge di Bilancio 2020:
![]()
Bonus Facciate e Agevolazioni Fiscali 2020 in Edilizia (Ebook)
Lisa De Simone, 2019, Maggioli EditoreEsordisce dal 1° gennaio 2020 il nuovo Bonus Facciate che garantisce un super sconto fiscale del 90% per il miglioramento e l’abbellimento delle facciate degli edifici. Nella Manovra Finanziaria 2020 (legge 27 dicembre 2019, n. 160, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30...