Decreto Crescita e detrazione 55%, il dossier Uncsaal

Scarica PDF Stampa

Ancora un affondo dell’Uncsaal, l’Unione Nazionale Costruttori Serramenti Acciaio Alluminio e Leghe, contro l’ipotesi di prorogare per altri 6 mesi la detrazione fiscale 55% con una aliquota depotenziata al 50% contenuta nel Decreto Crescita (leggi anche Decreto Crescita, Confindustria critica la detrazione 50%).

“Il rischio di un conflitto fra il 50% e il 55% da oggi a fine anno esiste”, si legge nel dossier che l’Uncsaal ha pubblicato ieri sul proprio sito, “e sul risparmio energetico si potrebbe creare un po’ di disorientamento tra chi opta per una detrazione piuttosto che per l’altra soluzione”.

Ricordiamo che, gli effetti pratici del Decreto Crescita sulle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico dei fabbricati saranno i seguenti.

Fino al 31 dicembre 2012
– Interventi di riqualificazione energetica degli edifici: conferma dell’attuale normativa con aliquota di detrazione al 55%.
– Interventi di ristrutturazione: aumento dell’aliquota di detrazione al 50% e aumento dei massimali di detrazione a 96.000 euro.

Dal 1° gennaio 2013 al 30 giugno 2013
– Interventi di riqualificazione energetica degli edifici: conferma dell’attuale normativa e riduzione dell’aliquota di detrazione al 50%.
– Interventi di ristrutturazione: aliquota di detrazione al 50% e massimale di detrazione di 96.000 euro.

Dal 1° luglio 2013
– Interventi di riqualificazione energetica degli edifici: le detrazioni scompaiono. • Interventi di ristrutturazione: le detrazioni, stabilizzate, sopravvivono con aliquota al 36% massimale di detrazione di 48.000 euro.

“Dal 1° gennaio al 30 giugno 2013 sparirà la differenza fra le aliquote dei due bonus”, si legge nel dossier “e non si capisce, quindi, perché tenere in piedi due normative di diversa praticabilità per il consumatore ma che di fatto offrono lo stesso beneficio”.

Secondo l’Uncsaal, la detrazione del 55%, “pur avendo svolto la sua temporalità in un periodo di gravissima crisi sistemica che ha contratto in maniera significativa la domanda, è stato uno dei pochi provvedimenti in grado di creare posti di lavoro grazie all’affermazione di un mercato composto da nuovi prodotti ad alto valore tecnologico”.

L’associazione confindustriale chiede dunque la stabilizzazione del provvedimento fino al 31 dicembre 2015 e la conferma dell’aliquota al 55% con la possibilità di modulazione delle rate di rimborso da 5 a 10 annualità. Chiesta anche l’estensione dell’applicabilità anche ai beni non strumentali.

Leggi il dossier Uncsaal L’articolo 11 del d.l. Misure urgenti per l’avanzamento dell’agenda per la crescita sostenibile e l’impatto sulla detrazione 55%

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento