Intonaco armato CRM, come si applica e quali sono i vantaggi?

Tecnica nuova e poco invasiva, riduce i costi e ottimizza i tempi nell’edilizia sismica. Scopri qui alcuni casi applicativi, le caratteristiche prestazionali e i controlli da eseguire durante i lavori

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L’Italia dei terremoti. Gli eventi sismici sono sempre più frequenti in questi ultimi anni sul territorio italiano. Quali sono le possibili soluzioni di consolidamento del patrimonio edilizio esistente?

Per un edificio di medie dimensioni la spesa per il consolidamento si aggira intorno ai 300 euro al metro quadro. A sollevare in parte dal peso economico del costo dell’intervento ci sono le detrazioni fiscali, ma sono parziali e spalmate nel tempo.

L’utilizzo di tecniche nuove e poco invasive come l’intonaco armato CRM consente di ridurre i costi e di ottimizzare gli interventi a lungo termine. Scopriamo in dettaglio come funziona e alcuni casi di applicazione!

Intonaco armato CRM, ecco come si applica!

L’intonaco armato, denominato CRM, è realizzato mediante una rete preformata in composito (FRP) inserita in una malta ad uso strutturale e applicata sulla superficie dell’elemento strutturale in muratura da rinforzare. Le malte possono contenere eventuali additivi, fra cui microfibre polimeriche.

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In questo sistema la rete in FRP è in grado di assorbire gli sforzi di trazione, mentre la malta strutturale contribuisce ad assorbire gli sforzi di compressione. Il trasferimento degli sforzi fra il supporto e la rete di rinforzo è garantito anche dalla presenza dei connettori, che assicurano la collaborazione strutturale fra l’elemento murario e l’intonaco armato.

Lo spessore dei sistemi di rinforzo CRM è compreso, di norma, tra 30 mm e 50 mm, al netto del livellamento del supporto.

Come sono fatti i sistemi di rinforzo?

I sistemi di rinforzo CRM sono tipicamente costituiti da:
reti preformate, realizzate mediante impregnazione di fibre resistenti agli alcali, in vetro, carbonio, basalto o arammide in un’unica fase produttiva; le reti hanno la funzione di fornire un incremento della resistenza a trazione ed il confinamento degli elementi da rinforzare;
angolari in rete preformati in fibra di vetro, carbonio, basalto o arammide, realizzati con i medesimi materiali e processo produttivo delle reti, con funzione di realizzare una continuità strutturale in corrispondenza degli angoli;

elementi di connessione interamente o parzialmente preformati in fibra di vetro, carbonio, basalto o arammide, comunque resistenti agli alcali e realizzati con i medesimi materiali, con la funzione di garantire il collegamento dell’intonaco armato con l’elemento murario e con il rinforzo installato sulla faccia opposta di quest’ultimo, laddove previsto;
malte a base cementizia o di calce a prestazione garantita per uso strutturale;
ancoranti chimici per la solidarizzazione dei connettori tra loro o l’ancoraggio degli stessi nel supporto murario.

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Per la descrizione delle caratteristiche tecniche delle armature in FRP del sistema e dei relativi metodi di prova, si deve far riferimento alle UNI-EN 13706-1-2-3, fatto salvo quanto appresso diversamente specificato.

I fabbricanti invece, per la vendita dei prodotti CRM dovranno seguire apposita procedura di qualificazione definita nelle ultime Linee guida approvate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Caratteristiche prestazionali

Le caratteristiche prestazionali dei sistemi di rinforzo CRM e, in particolare, quelle meccaniche, possono essere fortemente condizionate dalle sollecitazioni termiche, anche in relazione alla presenza di componenti polimeriche all’interno della malta. In merito alla reazione al fuoco il prodotto verrà classificato come appartenente alla classe F, salvo diversa indicazione del fabbricante.

Casi di applicazione di intonaco CRM

Per la progettazione di interventi di rinforzo con intonaco armato ci viene in aiuto la circolare ministeriale applicativa delle NTC 2018 al capitolo 8.5.3. La logica da seguire per la progettazione degli interventi è basata sui risultati della precedente fase di valutazione, dovendo mirare prioritariamente a contrastare lo sviluppo di meccanismi locali e/o di meccanismi fragili e, quindi, a migliorare il comportamento globale della costruzione.

Il CRM è utilizzato per:
– il miglioramento e adeguamento sismico di edifici storici e vincolati;
– gli interventi strutturali a seguito di eventi sismici;
– gli interventi strutturali su edifici civili ed industriali;
– il consolidamento di strutture degradate.

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Quali sono i vantaggi?

I vantaggi nella progettazione ed esecuzione dell’intervento di consolidamento mediante CRM sono:
– la riduzione di rigidezza rispetto all’utilizzo di rete elettrosaldata;
– l’aumento di massa (peso intervento ≈ 65 kg/m2) con conseguente irregolare distribuzione delle azioni;
– l’agilità nella movimentazione e applicazione delle reti in fibra;
– l’utilizzo di connettori trasversali;
nessun fenomeno di corrosione.

Controlli durante i lavori

I controlli di accettazione in cantiere sono obbligatori e devono essere eseguiti a cura e sotto la responsabilità del Direttore dei Lavori e devono essere campionati nell’ambito di ciascun lotto di spedizione in riferimento al lotto di produzione e devono riguardare tutti i componenti del Sistema CRM oggetto di fornitura.

I campioni devono essere in numero di 3 per ognuno dei componenti dei sistemi di rinforzo da installare, tenendo anche conto dell’eventuale diversa natura delle fasi e delle eventuali diverse caratteristiche delle reti nelle due direzioni.

Inoltre è opportuno effettuare prove sulle malte da utilizzare in ragione di due provini per ogni lotto di spedizione per verificarne le caratteristiche dichiarate dal Fabbricante e richiamate nel Manuale di installazione.

I campioni devono essere inviati dal Direttore dei Lavori ad un Laboratorio accreditato.

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Tecniche di diagnosi, riparazione e miglioramento di strutture in calcestruzzo armato degradate

Il problema del degrado delle strutture ed infrastrutture in calcestruzzo armato in Italia ha assunto negli ultimi anni il carattere di vera emergenza. Il manuale tratta vari casi di interventi sulle strutture esistenti in calcestruzzo armato ponendosi quale ideale complemento del testo sul Degrado delle Strutture in Calcestruzzo Armato curato da Felitti e Mecca.L’opera, illustrando alcuni interventi realizzati dagli stessi Autori nello loro ultraventennale attività professionale, offre suggerimenti e spunti di approccio ai problemi che il progettista ed il costruttore si trovano più comunemente ad affrontare. Per tutti i casi studio il testo accenna all’esigenza “storica” (in funzione del dettato normativo)che influenza la capacità e l’accuratezza delle analisi sul comportamento del calcestruzzo armato, che nel tempo hanno visto il modificarsi sia delle tecniche di rilievo del danno e sia delle modalità di intervento. Allo stesso modo si sono modificati gli obiettivi progettuali passando dagli approcci prescrittivi a quelli prestazionali.Vengono esaminati, con dovizia di immagini e schemi commentati, casi che riguardano interi sistemi strutturali e interventi locali (travi, pilastri, fondazioni, ecc.).Matteo Felitti Titolare dello studio tecnico ENGINEERING & CONCRETE CONSULTING, si occupa principalmente di calcolo strutturale, dissesti statici nelle costruzioni esistenti, degrado dei materiali e risoluzione contestazioni in collaborazione con lo Studio Legale dell’Avv. Paola Tucci. Svolge, inoltre, attività di consulenza tecnologica presso importanti Aziende che operano nel settore della prefabbricazione e della fornitura di calcestruzzi prestazionali. Docente Esterno di “Calcolo Automatico delle Strutture” presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II (Titolare Cattedra: Prof. Francesco Marotti de Sciarra). Certificato Livello 2 per i metodi PND: ES-MG-MO-PC-SC-UT-VT. Certificato Livello 3 per i metodi PND: TT. Settore: Ingegneria Civile, Beni Culturali e Architettonici. Autore di testi e pubblicazioni per collane e riviste di settore. Lucia Rosaria Mecca Ingegnere strutturista, titolare dello studio MECCAINGEGNERIA nel quale si occupa prevalentemente di progettazione e direzione lavori di opere ed infrastrutture realizzate in ambito civile ed industriale. Svolge attività di consulenza negli ambiti dell’ingegneria geotecnica e strutturale per Professionisti, importanti Società ed Aziende operanti in ambito nazionale ed internazionale. È direttore tecnico e socio titolare della Geomonitor srl, società di Ingegneria specializzata nel settore delle prove, dei monitoraggi e dei controlli non distruttivi, per i quali possiede la qualifica di Esperto. Autrice di testi e pubblicazioni per collane e riviste di settore.

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Pietro Salomone

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