POS obbligatorio 2020, fino a 2 mila euro per l’esercente. Sarà vero?

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È con la Legge di Bilancio 2020, che seguirà le linee guida della NADEF (di cui abbiamo parlato in questo approfondimento), che si definiranno i dettagli precisi piano del Governo. Obiettivo primario e incontrovertibile: abbattere e combattere l’evasione fiscale.

Di base, due sono i programmi per perseguire questa linea: il primo andrà a completamento di una normativa già esistente sull’obbligo di POS per professionisti, artigiani e commercianti, tuttora inattuata per la mancanza di una specifica disciplina sanzionatoria. Il secondo invece, prevede bonus per chi paga con bancomat e l’obbligo di utilizzare pagamento tacciabile per le spese detraibili.

POS obbligatorio 2020, quanto costerà?

«È legittimo che un governo obblighi dei già tartassati esercenti e Partite Iva a dotarsi di un dispositivo POS senza aver primo concordato con gli istituti bancari l’applicazione di tariffe al di sotto del 3% del guadagno annuo? Non si rischia di dare l’impressione di voler soprattutto rimpizzare le casse degli istituti bancari

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Parole dure quelle della Federcontribuenti, l’associazione che si muove su scala nazionale per tutelare contribuenti e consumatori, che in questo comunicato stampa si esprime duramente contro le misure previste dal Governo, affermando che saranno «totalmente a carico dei redditi medio bassi».

Quale sarà il limite spesa per la moneta elettronica?

Ricordiamo che oltre al costo per l’installazione del POS e al canone mensile, gli esercizi commerciali pagano commissioni sulle transazioni: costo fisso per transazione e una percentuale sulla transazione.

Il solo canone mensile varia da 20 a 50 euro al mese a carico dell’esercente più il canone sul conto corrente, più IVA, più le spese di commissioni per un costo base medio di 2.000 euro all’anno con un impatto del 10% sul guadagno (sempre secondo Federcontribuenti), e i consumatori risparmieranno lo 0,2% massimo sulla spesa.

Il limite imposto a 30 euro dove scattava l’obbligo della transazione con moneta elettronica scenderà a 5 euro, e non ci sarebbe alcun problema se appunto agli esercenti non fossero caricate così tante commissioni.

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Detrazioni fiscali solo con bancomat?

Una delle misure date ormai per certe, è che a partire dal 2020 si potrà fruire delle detrazioni fiscali soltanto per le spese pagate mediante carte, bancomat o bonifici.

Pertanto i bonus fiscali già previsti a normativa vigente, come quelli per la ristrutturazione edilizia, saranno fruibili soltanto se il pagamento della spesa sarà tracciabile, con una nuova spinta anche alla dichiarazione precompilata.

Il 2020 si prospetta pieno di novità, e magari saranno meno nere di quanto ci aspettiamo!

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Redazione Tecnica

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