Imu, c’è tempo fino a lunedì per pagare l’acconto dell’imposta

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Conto alla rovescia per il pagamento dell’acconto Imu, c’è tempo fino lunedì prossimo.

In vista di questo “appuntamento” fiscale ecco le informazioni utili e i consigli dell’ultim’ora per affrontare il calcolo e il pagamento dell’imposta.

1) Come si calcola l’Imu?

Ecco la nuova procedura di calcolo:

–  la rendita catastale, recuperabile dall’atto di compravendita dell’immobile o sul sito dell’Agenzia del territorio, deve essere rivalutata del 5 per cento e poi moltiplicata per il coefficiente  portato da 100 a160.

Al risultato si applica l’aliquota base:
– il 4 per mille per le prime case;
il 7,6 per mille per le seconde.

Sulla prima casa si possono effettuare le detrazioni (200 euro per lap rima pabitazione e 50 euro per ogni figlio a carico sotto i 26 anni).

Per calcolare l’imposta vi rimandiamo al nostro software gratuito di calcolo

CASI PARTICOLARI
L’importo ottenuto va rapportato al periodo di possesso e alla percentuale di possesso, dividendo il totale per12 e moltiplicando per il numero di mesi di possesso. A questo importo si sottraggono le detrazioni a cui si ha diritto (prima casa e figli a carico)

In caso di separazione è il coniuge che vive nella casa familiare a dover pagare l’IMU.

La detrazione per i figli deve essere divisa tra i genitori (quindi 25 euro a testa) e rapportata al periodo di possesso della casa. In caso di separazione spetta a chi vive con il figlio.

Va rapportata al numero di mesi in cui il figlio è stato residente fino al compimento dei 26 anni.

Pagamento a Rate

Per l’abitazione principale si può decidere di suddividere l’importo in due oppure in tre rate. La prima rata  si versa comunque entro il 18 giugno. Se si sceglie di pagare in tre rate si verserà la seconda rata entro il 17 settembre e la terza entro il 17 dicembre
Se invece si preferisce solo due rate la seconda la si paga alla scadenza di dicembre.

La rata di dicembre dell’Imu infatti sarà a conguaglio del dovuto sulla base delle regole che nel frattempo i singoli Comuni avranno deliberato (hanno tempo fino al 30 settembre).

I Comuni possono aumentare o diminuire l’aliquota base di 0,3 punti percentuali e quella sull’abitazione principale di 0,2 punti percentuali, oltre a rivedere le detrazioni. Quindi, a dicembre devi rifare i conti con le regole applicate dal tuo Comune e pagare la differenza tra il dovuto e quanto si è versato in una o due rate.

Come si paga l’Imu?

Il pagamento deve essere fatto esclusivamente tramite modello F24 in modo tradizionale in banca, negli uffici postali o presso gli agenti della riscossione (Equitalia).
Da dicembre sarà nuovamente possibile utilizzare il bollettino postale, le cui modalità di compilazione verranno rese note più avanti. Chi possiede la partita Iva potrà pagare esclusivamente per via telematica.

Modello F24
Per l’abitazione principale si deve indicare 0101 se si ha deciso di versare l’acconto di giugno in una sola rata, se invece si ha optato per versarlo in due rate devi scrivere 0102. In questo secondo caso nell’F24 di settembre si dovrà indicare 0202.

I codici tributo da inserire nell’F24 sono:
– 3912 abitazione principale e relative pertinenze (destinatario il Comune)
– 3914 terreni (destinatario il Comune)
– 3915 terreni (destinatario lo Stato)
– 3916 aree fabbricabili (destinatario il Comune)
– 3917 aree fabbricabili (destinatario lo Stato)
– 3918 altri fabbricati (destinatario il Comune)
– 3919 altri fabbricati (destinatario lo Stato)
– 3913 fabbricati rurali ad uso strumentale (destinatario il Comune)

Immobili all’estero
Questa nuova imposta si chiama Ivie, è pari allo 0,76% del valore dell’immobile desunto dal contratto di compravendita e e dovrà essere pagata entro il 9 luglio e in un’unica soluzione. Non è dovuta se non supera i 200 euro (pari a un valore di 26 mila euro dell’immobile).

Le sanzioni per chi non paga
Le sanzioni per chi non paga l’Imu alla scadenza prevista sono pari al 30% dell’aliquota da versare.

Su questa somma è però previsto uno “sconto” in caso di “ravvedimento operoso” da parte del contribuente entro un anno dalla scadenza, vale a dire la presentazione in ritardo della tassa.

In questo caso il costo passa al 6,25% (3,75% di sanzioni + 2,5% di interessi legali). Non è un passaggio auotmatico perchè se il comune avvia controlli sui suoi contribuenti non è più possibile ravvedersi e la multa torna al 30%.

 

Redazione Tecnica

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