Burnout e stress lavoro correlato, come contrastarli

Tra i rischi legati allo stress lavoro-correlato, si inserisce anche la sindrome da burnout. Il termine burnout, in italiano, significa “esaurito”

Tommaso Barone 24/05/19
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Lo stress si definisce come “una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro” (Accordo Europeo sullo stress lavoro-correlato). Pertanto, qualunque luogo di lavoro può essere, potenzialmente, fonte di stress.

Stress lavoro correlato: perchè e come si manifesta

Dal 2011, infatti, vige l’obbligo per i datori di lavoro, di valutare e gestire anche lo stress lavoro correlato, così come tutti gli altri rischi previsti dal D. Lgs. 81/2008. La valutazione del rischio stress lavoro correlato parte dall’individuare le possibili fonti di stress all’interno del luogo di lavoro, utilizzando appositi indicatori riferiti sia al contesto lavorativo che all’attività lavorativa svolta.

Le possibili fonti di stress legate al contesto lavorativo possono essere problemi di comunicazione, carriera professionale incerta, responsabilità assegnate…; rispetto all’attività lavorativa, si individuano invece orari di lavoro, carichi di lavoro eccessivi, carenze infrastrutturali ecc.

Partendo dall’analisi di tutte queste criticità si cerca di individuare le misure che permettono di gestire il rischio, migliorare le condizioni di lavoro e tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Rischio di Burnout: cos’è?

Tra i rischi legati allo stress lavoro-correlato, si inserisce anche la sindrome da burnout. Il termine burnout, in italiano “bruciato”, “esaurito”, definisce una condizione di esaurimento fisico ed emotivo che porta ad avere un atteggiamento distaccato e apatico verso il lavoro e i rapporti interpersonali, con conseguente riduzione della produttività.

Tale sindrome si riscontra maggiormente in quelle persone che esercitano professioni d’aiuto come medici, infermieri, assistenti sociali e anche insegnanti, in quanto sopportano carichi eccessivi di stress che li porta ad assumere questo atteggiamento.

Cosa comporta?

Ogni individuo reagisce in maniera diversa alle situazioni di stress, ma quanto alla sindrome da burnout si registrano tre componenti in particolare: esaurimento, perdita di energia, cinismo, cioè perdita di entusiasmo e inefficacia, la perdita di fiducia in se stessi e l’incapacità di essere performanti.

C’è chi affronta in maniera diretta e positivamente la situazione, chi cerca diversivi e schiva l’evento assumendo un atteggiamento apatico, chi tende invece a fuggire e abbandonare la situazione di stress e chi cerca conforto in sostanze palliative come caffè, fumo o alcool.

Come affrontarlo?

Spesso riconoscere la sindrome da burnout non è facile, perché si tende a collegare il problema soltanto all’individuo e non anche al contesto lavorativo.

La risoluzione di questo problema va affrontata sia a livello organizzativo che individuale. Sicuramente è necessario l’intervento di un professionista che aiuti l’individuo a prendere consapevolezza del problema e a modificare il proprio comportamento. Tuttavia, anche l’organizzazione stessa deve implementare un’adeguata gestione di tale rischio e garantire migliori condizioni lavorative e livelli elevati di tutela della salute e sicurezza dei suoi lavoratori.

Per qualsiasi chiarimento consultate il sito www.tommasobarone.it o scrivete una mail a info@tommasobarone.it.

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