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Pitture isolanti invece dell’isolamento termico: un falso mito

L'isolamento termico dell'involucro deve essere realizzato con sistemi a cappotto certificati ETA e con marcatura CE, progettati da progettisti esperti che seguano la norma UNI/TR 11715:2018 e posati da posatori certificati secondo la UNI 11716:2018

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Le cosìddette pitture termoisolanti o pitture isolanti promettono importanti risparmi energetici, facendo intendere che – con una semplice pennellata – possano rappresentare una valida alternativa al cappotto termico. Come illustrato nel comunicato dalla Commissione Tecnica Cortexa, la verità però è molto diversa: il contributo di queste pitture nella regolazione della temperatura e dei consumi energetici è irrilevante.

Da oltre dieci anni Cortexa, progetto associativo che riunisce le più importanti aziende del settore dell’Isolamento a Cappotto in Italia, s’impegna a diffondere la cultura dell’Isolamento a Cappotto di Qualità, assistendo ciclicamente alla nascita di falsi miti che si impegna a sfatare per sgombrare il campo da false promesse e tutelare tutta la filiera, inclusi i committenti finali delle opere edili.

Pitture isolanti che portano a importanti risparmi energetici

Ecco perchè non è vero

 

Il tema delle pitture isolanti è uno di questi “falsi miti”: il comunicato, basato su contenuti elaborati dalla Commissione Tecnica di Cortexa, si pone l’obiettivo di fare chiarezza.
Isolare termicamente un’abitazione significa creare benessere e risparmio energetico in tutta la struttura. Per ottenere questi risultati il passo in assoluto più importante è l’isolamento dell’involucro edilizio, che deve essere realizzato secondo precisi criteri:

1) Il primo passo importante da compiere è quello di scegliere Sistemi di Isolamento a Cappotto Termico certificati secondo normativa ETA e dotati di marcatura CE di sistema. Molte imprese e applicatori, invece, assemblano prodotti di diversa provenienza – ad esempio comprando colla, tasselli, pannello isolante e finitura da diversi fornitori – non testati per creare insieme un sistema che garantisca le massime prestazioni e la massima efficacia, con conseguente perdita dei benefici provenienti dall’Isolamento Termico a Cappotto.

2) È necessario avvalersi di progettisti esperti in materia di Cappotto Termico e isolamento dell’involucro degli edifici, che conoscano e seguano la norma UNI/TR 11715:2018, contenente il rapporto tecnico sulla “Progettazione e posa in opera dei sistemi di isolamento termico a cappotto”, e prevedano l’uso di materiali isolanti certificati e garantiti.

3) Infine, è necessario avvalersi di posatori le cui conoscenze, abilità e competenze nella posa dei Sistemi di Isolamento a Cappotto siano certificate secondo la norma UNI 11716:2018.

Se quindi i cappotti realizzati, progettati e posati male non funzionano, ancor meno è giustificabile pensare che pochi millimetri di pittura siano in grado di garantire le stesse prestazioni di un cappotto termico.

Pitture isolanti al posto dell’isolamento termico

Una pericolosa promessa

Le false promesse di isolamento termico hanno permesso alle vernici cosiddette “termoisolanti” di trovare un buon consenso sul mercato dei consumatori finali. Chi non sognerebbe infatti di risolvere il problema dell’isolamento termico con una semplice pennellata e a basso costo, senza interventi più invasivi come l’isolamento della facciata e tutto ciò che ne consegue?

Nonostante si sappia che la denominazione è ingannevole, sul mercato continua ad aumentare l’offerta e la pubblicità delle cosiddette pitture isolanti o pitture “termoriflettenti” proposte in maniera erronea, ossia come sostituti dell’isolamento termico a cappotto.

Queste pitture contengono microsfere o nanoparticelle di ceramica o vetro, che creano uno strato d’aria tra la parete e la pittura che contribuisce a uniformare la temperatura della parete e disincentivare la formazione di condensa così come di muffa e batteri, ma senza esercitare alcun tipo di effetto termoisolante degno di nota.

A conferma di questa affermazione basta verificare l’ambito d’uso consigliato dai produttori seri di pitture, come quelli consorziati in Cortexa: si tratta di pitture consigliate per ambienti umidi come bagno, cucina e lavanderia, dove tipicamente esiste un problema di condensa. Queste pitture, quindi, dovrebbero essere promosse esclusivamente come una soluzione destinata ad ambienti soggetti alla formazione di condensa e definite solo ed esclusivamente pitture anticondensa.

Per fare chiarezza e tutelare i consumatori, Altroconsumo, l’associazione per la tutela e difesa dei consumatori più nota in Italia, ha effettuato nel 2014 un test (da Altroconsumo 279, Guida “Il piacere della casa isolata”, marzo 2014) su quattro note marche di pitture vendute come termoisolanti, dimostrando che le promesse non corrispondono a realtà: la pittura che ha dato il risultato migliore ha aumentato la temperatura media superficiale della parete di soli 0,74°C e non ha esercitato alcun potere isolante effettivo sulla parete.

La conclusione?

Promuovere queste pitture come una alternativa all’isolamento termico equivale a truffare il consumatore.  Anche i materiali più prestazionali, se posati in pochi millimetri, non possono essere considerati strati isolanti che possano esercitare un effetto positivo sul comportamento invernale o estivo dell’involucro edilizio. Tantomeno possono esercitarlo delle semplici pitture.

Per maggiori informazioni: www.cortexa.it


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11 Commenti

  1. La prova di Altroconsumo si limitava a verificare la temperatura del muro prima e dopo l’applicazione della pittura rilevando che la differenza di temperatura era Quasi inesistente Sta di fatto che Se toccate un muro trattato con quella pittura Lo sentite più caldo rispetto a quando non era trattato!
    Questo perché come spiegato anche da un produttore quel tipo vernice riflette il calore non permettendo gli di uscire Questo significa che comunque l’ambiente trattato sarà più caldo. Ma al di là della retorica ad una mia amica che vive all’ultimo piano di un condominio dove il solaio non è nemmeno coibentato ho imbiancato le pareti esterne e di soffitto con questa vernice e sostiene che l’anno dopo ha speso di riscaldamento come quelli dei piani inferiori quindi la vernice ha funzionato inutile continuare a dire fesserie, per me contano i fatti.

    • Le fesserie le leggo in questo commento. Spacciare per termoisolante con reale risparmio energetico una pittura … in grado di coibentare un involucro edilizio è una bufala. Esattamente come chi millanta di poter impermeabilizzare le coperture con uno strato di pochi millimetri di prodotto.

  2. Roberto ha ragione, alla fine oltre la lobby del polistirolo contano i fatti: clienti contenti e bollette più basse.
    Poi come sempre ci sono prodotti e prodotti e aziende e aziende, la generalizzazione che avete usato in questo articolo senza neanche mostrare un test la dice lunga sul lobbismo a cui vi prestate. saluti

    • Quando pubblichiamo articoli in cui esponiamo una tesi che mette in evidenza le carenze di un prodotto, ci sentiamo dire che siamo lobbisti. Dare del lobbista a qualcuno che ha un’opinione diversa mortifica il confronto e rischia di togliere spunti interressanti alla discussione.

  3. Buon giorno, sono un progettista che da anni consiglia ai propri clienti l’uso di isolanti termici: polistirene con o senza grafite, poliuretano, lana di legno o di roccia, multistrati termoriflettenti, per la realizzazione di cappotti esterni piuttosto che interni, in funzione delle reali necessità e delle condizioni che di volta in volta incontro in cantiere. I sopra citati materiali hanno alle spalle studi scientifici comprovati da decenni di realizzazioni sul campo. Volevo gentilmente chiedere se esistono studi scientifici, magari anche comparativi con tecniche ormai collaudate, a cui fare riferimento per queste nuove pitture termoisolanti/termoriflettenti. Prima di consigliarle ad un eventuale cliente vorrei essere sicuro di quello che gli propongo dato che se prospettassi soluzioni che poi non ottengono il risultato desiderato potrei essere costretto a risarcire il cliente per il non raggiungimento della prestazione richiesta. Grazie

  4. Buongiorno, facendo un riassunto di quanto ho letto, effettivamente avete fatto di tutta un erba un fascio, facendo affermazioni grossolane.
    Sono un noto produttore che qui non vuole promuovere i propri prodotti, ma prendere le distanze da coloro che fanno affermazioni alquanto mirabolanti.
    Chimica, fisica, e termodinamica, sono la base sulla quale poter sviluppare prodotti.
    Quando questi signori affermano che con pochi mm di rasante sostitituiscono 10,12,14 Cm di materiale coibentante, si assumono la responsabilità di tali dichiarazioni.
    A me preoccupano coloro che li ascoltano e che anche solo per un attimo ci credono.
    Tornando ad alcune affermazioni lette, per la cronaca noi NON usiamo microsfere di ceramica o di vetro.
    Noi realizziamo un rasante termico che completato con la pittura termoriflettente, in regime estivo, arriva ad uno sfasamento termico di 4 ore.(ciclo testato presso laboratorio esterno), migliorando anche la fase di attenuazione.
    È un ciclo adatto al ripristino e manutenzione di vecchi sistemi a cappotto(fatti con 2-3-4 Cm di eps) che come noto non garantiscono a quello spessore grandi benefici estivi.
    Resta comunque che noi NON dichiariamo mai che andiamo a sostituire un sistema isolante.
    Per quanto riguarda le pitture termoriflettenti, vale quanto sopra, si basano su un principio che non può essere messo in discussione.
    In regime estivo abbassano notevolmente le temperature superficiali, apportando benefici sensibili.
    Quando vengono applicate sulle coperture, hanno una funzione manutentiva e non sostitutiva di una guaina bituminosa, che all’atto della manutenzione deve essere ancora impermeabilizzante e non cotta da buttare come invece spesso si trova.
    Il carico termico diminuisce(la temperatura superficiale passa da 80/90 gradi a 40/50 gradi), con benefici estivi interni riscontrabili.
    Spero di aver dato un contributo alla discussione.
    Cortexa continui a fare il suo ottimo lavoro, ma non metta tutti sullo stesso piano.
    Ci sono anche aziende che lavorano in modo serio proponendo soluzioni tecniche interessanti .
    Grazie
    Matteo

  5. Buonasera, ieri avevo scritto un lungo commento chiarificatore sul tema, ma vedo con sorpresa che è stato cancellato.
    Sono un tecnico produttore di questi innovativi prodotti.
    Ho dato fastidio a qualcuno?
    Attendo un chiarimento.
    Grazie
    Matteo

    • Buongiorno Matteo, i commenti non vanno on line all’istante per ovvi motivi. Prima di renderli pubblici, li valutiamo. Pubblichiamo tutti quelli che ci sembrano utili all discussione. Ora il suo commento è on line. Grazie per il contributo. Buona giornata.

  6. Cara redazione, il commento del sig Matteo non andrà in onda subito ma ad oggi 09/01/2020 non lo leggiamo. Cibrassegnamonalnoolistitolo quindi

    • Caro Mauro, forse non l’ha visto lei. Perchè il commento del signor Matteo è pubblicato da tempo. Guardi bene poco più in su. Grazie ciribitytyllliussimo

  7. Buongiorno ho appena parlato con un produttore di questa miscela d nanoparticelle ceramiche i quale mi dice che con 4/6 mm di quel prodotto messo all’ interno equivale a 18 cm di cappotto tradizionale sinceramente non c ho creduto molto ma sarebbe bello qualcuno di tecnico riesce a farmi cambiare idea GRAZIE

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