Decreto Crescita, caccia aperta a 100 ingegneri e progettisti

La norma del DEF prevede nuove assunzioni nei Provveditorati delle opere pubbliche

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Eppur si assume. Stavolta non serve accompagnare Pinocchio con tanto di volpe e gatto al seguito. Il paese dei balocchi, ogni tanto, spunta anche in Italia, e questa volta è parte di una norma contenuta nel Decreto crescita, il cui testo sembra davvero ormai giunto alla fase finale della stesura. Vediamo in dettaglio quali sono i profili richiesti per questi professionisti (ingegneri e progettisti, quindi anche architetti) “cacciati” dal Def.

Decreto crescita, chi verrà assunto?

I tornelli sono aperti a 100 assunzioni di ingegneri e progettisti nei 7 Provveditorati alle opere pubbliche del ministero delle Infrastrutture. La conferma giunge direttamente dal Def e tutti i dettagli sono stati stabiliti dall’intesa Toninelli-Tria: in pratica, si vedrà finalmente sbloccata la Centrale di progettazione (che ricordiamo, altro non è se non la Struttura per la Progettazione di Beni ed Edifici Pubblici, e che è stata così chiamata in seguito al maxi-emendamento presentato al Senato).

Volendo citare direttamente la sezione III – Programma Nazionale di Riforma del Documento di Economia e Finanza 2019, i provveditorati alle opere pubbliche “vivono attualmente una condizione di sottoutilizzo rispetto al loro potenziale, per la riduzione progressiva di risorse umane patita nell’ultimo decennio. Nel decreto-crescita si dispone, quindi, il potenziamento dei Provveditorati con l’immissione di cento unità di personale di alta professionalità (ingegneri e progettisti). Ciò contribuirà a rafforzare l’autonoma capacità progettuale di queste articolazioni periferiche del MIT e ad accrescere la loro funzione di sostegno alle autonomie territoriali e locali nella realizzazione delle infrastrutture”.

Il testo è dunque ormai sulla scrivania di Conte, pronto ad essere firmato, e gli ultimi ritocchi sono serviti principalmente a evitare sovrapposizioni di competenze: si pensi agli immobili vincolati e ai beni culturali.

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La Centrale di progettazione, ideata per creare un centro di consulenza e produzione di progetti, e superare quindi il depauperamento tecnico della PA locale, è stata discussa sin dalle prime bozze della manovra. Nonostante tutto ciò, i 100 milioni all’anno di finanziamento e il principale ruolo di coordinamento rimangono all’Agenzia del Demanio. Quest’ultimo, secondo il Dpcm quasi pronto, dovrà «definire semestralmente le modalità per un’azione sinergica» con il Mit per «accelerare la realizzazione degli interventi» di realizzazione e manutenzione di edifici pubblici.

La sede della Centrale di progettazione avrà la sede romana localizzata presso il Demanio, mentre la altre 8 unità territoriali previste (con altrettante funzioni operative), saranno dislocate nelle varie regioni. La direzioni sarà affidata a Riccardo Carpino, che avrà il compito di «individuare i settori prioritari di azione e le modalità operative degli interventi», oltre a una serie di funzioni che oltre a tutti gli aspetti della progettazione prevedono la preparazione di modelli standard per le opere «similari o con alto grado di uniformità» e la gestione di appalti per conto terzi.

Si aspetta dunque la firma di Conte per l’avvio, anche se poi effettivamente per il reclutamento del personale, ovvero 300 persone, di cui 120 da assegnare alle Province, occorrerà altro tempo. A questo, andrà aggiunta la firma delle convenzioni con le varie PA che vorranno avvalersi dei servizi della struttura.

Non resta che dire: eppur qualcosa si muove…

Per approfondire le varie tematiche

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L’ebook contiene l’analisi delle novità e delle proroghe per l’edilizia e i professionisti tecnici contenute nella Legge di Bilancio 2019 (L.145/2018) e del collegato D.L. fiscale (D.L.119/2018): • Proroga delle detrazioni per gli interventi in edilizia (“Bonus casa”)• “Bonus verde” • Novità IMU immobili strumentali • Regime forfettario• Credito d’imposta per interventi sugli edifici pubblici (rimozione amianto, contrasto al dissesto idrogeologico, realizzazione o ristrutturazione di parchi, recupero di aree dismesse)• Estensione degli incentivi di “Resto al Sud” • Fatturazione elettronica obbligatoria (con approfondimento sul D.L. fiscale)

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Redazione Tecnica

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