BIM Bang: breve guida all’era digitale nel mondo delle costruzioni

Un breve vademecum al tema del BIM e della rivoluzione digitale nell’ambito dell’edilizia

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Da anni si parla di BIM nel mondo della progettazione come sinonimo della rivoluzione digitale che coinvolgerà l’intera filiera della realizzazione e gestione dell’ambiente costruito. L’ora effettiva del grande balzo in avanti è però ormai alle porte. Il CNAPPC ha realizzato una guida propedeutica per il BIM. Si chiama BIM Bang, vediamo di cosa si tratta.

BIM Bang passo per passo

Il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori si è preoccupato di redarre per tutti i suoi iscritti una breve Guida introduttiva al tema del BIM e della rivoluzione digitale dell’ambiente costruito al fine di aiutarli a visionare e toccare con mano il cambiamento in corso (BIM BANG: Breve introduzione all’era digitale del mondo delle costruzioni).

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La guida ribadisce in più punti che non si tratta di una moda passeggera legata ai trend della rivoluzione digitale e che pensare al BIM come a un nuovo software di progettazione è fuorviante e riduttivo.

Parole chiave: collaborazione, comunicazione, condivisione

La trasformazione è vero, ci sarà, e riguarderà un nuovo approccio nel mondo dei professionisti con l’ingresso dei BIG DATA nel mondo della progettazione. Facciamo un esempio: spesso la mancanza di un prototipo nel mondo delle costruzioni ha limitato l’innovazione nel mondo delle costruzioni. Questo gap è superabile grazie al modello BIM inteso come “Prototipo Virtuale” della costruzione.

Altra peculiarità trattata dal BIM Bang: la condivisione dei dati e la disponibilità di strumenti di collaborazione efficaci per condivisione delle informazioni in tutte le fasi della progettazione e costruzione dell’edificio, tenderanno ad eliminare le disfunzioni tipiche della filiera dell’edilizia.

In pratica quindi ciò che sta cambiando e che cambierà è l’intero flusso di lavoro della filiera delle costruzioni, con conseguente rimodulazione di ruoli, responsabilità e modelli di business. Non si capisce infatti per quale motivo l’edilizia debba distanziarsi dagli altri modelli di successo ormai piu che consolidati (Uber nel settore dei trasporti, Airbnb nel settore dell’ospitalità, Amazon nel settore del commercio).

BIM, quando entrerà in vigore?

Così come previsto all’articolo 6, comma 1, lettera a) del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 1 dicembre 2017, n. 560 cosiddetto “Decreto BIM” (previsto all’articolo 23, comma 13 del Codice dei contratti di cui al D.Lgs. n. 50/2016), il BIM è entrato in vigore dall’1 gennaio 2019..

Fino al 31 dicembre 2019 il decreto è in vigore solo per i lavori complessi relativi ad opere di importo a base di gara pari o superiore a 100 milioni di euro ed entrerà completamente in vigore per le opere di importo inferiore a 1 milione di euro dall’1 gennaio 2025.

Di seguito i vari passaggi:

dal 1° gennaio 2019 per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 100 milioni di euro;
dal 1° gennaio 2020 per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 50 milioni;
dal 1° gennaio 2021 per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 15 milioni di euro;
dal 1° gennaio 2022 per le opere di importo a base di gara pari o superiore alla soglia di cui all’articolo 35 del codice dei contratti pubblici (soglie comunitarie);
dal 1° gennaio 2023 per le opere di importo a base di gara pari o superiore a 1 milione di euro;
dal 1° gennaio 2025 per le opere di importo a base di gara inferiore a 1 milione di euro.

Il BIM Bang in sintesi

Volendo riepilogare, viene facile elencare cosa non è e non sarà il BIM:

non è un nuovo software che implementerà o sostituirà quelli classici di porgettazione;
non è un modello 3D quanto invece un repository digitale centralizzato di informazioni relative agli aspetti fisici e funzionali di un edificio o di una infrastruttura che si evolve lungo il ciclo di vita del progetto;
non riguarda solo grandi progetti;
non limita la creatività né crea ripetitività nella progettazione, e come dice la guida “il BIM è un ausilio indispensabile già in fase concettuale, poiché ci si confronta subito con elementi costruttivi e non con forme astratte”.

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Redazione Tecnica

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