Europa 20 20 20, Commissione Ue pronta per le procedure d’infrazione

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Se uno Stato non rispetta gli impegni presi con i piani nazionali sulle rinnovabili, l’Europa è pronta a punirlo con tutte le misure necessarie, comprese le procedure di infrazione: lo dice un documento interno della Commissione Ue che accompagna la comunicazione sulle fonti rinnovabili presentata ieri a Bruxelles.

Leggiamo sul documento: ”Ritardi nella trasposizione della direttiva e le preoccupazioni dei soggetti interessati rispetto ai piani nazionali, mostrano che l’attuazione degli stati membri richiederà un regolare monitoraggio” da parte di Bruxelles. Il Governo europeo ”continuerà a valutare i progressi fatti dagli stati membri sulla base dei rapporti biennali richiesti dalla direttiva sulle rinnovabili” e vuole pubblicare il prossimo rapporto di valutazione dei Paesi Ue entro la fine del 2012.

Bruxelles bacchetterà i paesi membri nel caso in cui non rispettino il proprio piano nazionale sulle rinnovabili, il percorso di crescita delle fonti green, o non venga applicato uno qualsiasi degli elementi della direttiva.

Le previsioni  sulle rinnovabili al 2020
La Commissione europea prevede che nel 2020 le fonti rinnovabili copriranno il 20,6% dei consumi finali di energia dell’UE. A fare la parte del leone nel settore dell’elettricità sarà l’eolico, mentre per il riscaldamento a dominare saranno ancora le biomasse. Nel settore dei trasporti, fra le fonti green i biocarburanti di prima generazione avranno il ruolo più importante.
Bruxelles prevede che la produzione di fonti verdi nell’Ue dovrebbe aumentare a un ritmo del 6% l’anno, passando dai 99 milioni di tonnellate di petrolio equivalente del 2005 ai 245 milioni di tonnellate nel 2020. In base alle proiezioni degli stati membri, la quota di rinnovabili nell’elettricità crescerà dal 19,4% del 2010 al 34% nel 2020, nel riscaldamento e raffreddamento dal 12,5% al 21,5% e nei trasporti dal 5% all’11%. Le aspettative dell’industria Ue delle rinnovabili è ancora maggiore: 42% di elettricità da fonti pulite; 23,5% per riscaldamento e raffreddamento; 12% nei trasporti.
Nel prossimo decennio sarà l’eolico a crescere più di tutti, con un salto dal 2% al 14,1% dei consumi totali di corrente elettrica, seguito dal solare, che aumenta dallo 0% al 3% dei consumi complessivi di elettricità.

Fornitura di elettricità, riscaldamento e trasporti
L’eolico fornirà il 40% di tutta l’elettricità prodotta da rinnovabili, contro il 25% del 2010, mentre solare termico e fotovoltaico aumenteranno dal 3% al 9%. Le biomasse daranno più o meno lo stesso contributo (dal 18% del 2010 al 19% del 2020) e si ridurrà quello dell’idroelettrico (dal 50% al 30%). Geotermico ed energia dalle onde marine nel 2020 saranno ancora marginali, rispettivamente con un 1% e 0,5%.
Nel riscaldamento prodotto da fonti verdi, continuerà il dominio delle biomasse (80% nel 2020, contro 90% nel 2010) ma il solare aumenterà (6% contro il 2% del 2010). Il geotermico passerà dall’1% al 2%, l’uso di pompe di calore cresce dal 6% del 2010 all’11% del 2020.
Anche nel 2020 dominerà nei trasporti la prima generazione di biocarburanti (biodiesel al 66% e bioetanolo al 22% di tutte le fonti verdi usate nel settore). Il contributo di biocarburanti da cellulosa, da scarti e rifiuti e da elettricità rinnovabile potrà coprire il restante 12%, per arrivare al target del 10% di fonti verdi nel settore trasporti al 2020.

Redazione Tecnica

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