Inarcassa: occhio alle scadenze al 31 dicembre

Inarcassa è la Cassa di Previdenza per Ingegneri e Architetti Liberi Professionisti. E fin qui. Ma cosa bisogna fare per iscriversi e quali sono le scadenze di fine anno?

Scarica PDF Stampa

Inarcassa è la Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti. L’iscrizione è obbligatoria in quanto costituisce la primaria previdenza per un libero professionista iscritto all’albo professionale, in possesso di partita IVA individuale e/o di associazione o società di professionisti e che non sia soggetto ad altra forma di previdenza obbligatoria.

Inarcassa è nata nel 1958 come ente pubblico per la previdenza e l’assistenza degli Ingegneri ed Architetti liberi professionisti, per poi divenire nel 1995 un’associazione privata, basata su uno Statuto ed un Regolamento Generale di Previdenza disposti dal Comitato Nazionale dei Delegati e approvati dai Ministeri vigilanti. Si tratta di un organismo dotato di una propria autonomia, ma sotto il controllo pubblico, in favore della categoria a cui si riferisce.

Inarcassa, come funziona l’iscrizione

L’ingegnere o l’architetto, una volta iscritti all’albo professionale e aperta una partita IVA, dovranno iscriversi a Inarcassa inviando il modulo entro il 31 ottobre dell’anno successivo a quello di inizio dell’attività professionale, data che corrisponde al termine di presentazione della dichiarazione dei redditi ad Inarcassa. Il modulo è nella sezione modulistica, va scaricato, compilato ed inviato tramite PEC, fax o posta.

Qualora il professionista sia stato iscritto ad altra forma di previdenza obbligatoria è necessario che lo indichi nello stesso modulo di iscrizione o in alternativa che compili una dichiarazione sostitutiva di atto notorio (DPR n. 445 del 28/12/2000) resa sotto la propria responsabilità specificando la data di inizio e cessazione di ciascun rapporto di lavoro, se lavoratore dipendente, o di ciascun rapporto assicurativo, se lavoratore autonomo, a partire dalla data di iscrizione all’albo professionale e contemporanea apertura della partita iva, avendo cura di indicare sempre la natura della gestione previdenziale (obbligatoria, gestione separata INPS).

Una volta iscritto, al libero professionista viene chiesto di effettuare dei versamenti obbligatori calcolati in percentuale sui redditi prodotti, di cui una parte di questi contributi è dovuta in misura fissa indipendentemente dal reddito e dal volume di affari. Questi contributi devono essere emessi tramite il pagamento di bollettini che ritroverà nella propria area personale alla voce “MAV”, dopo essersi registrato online al sito di Inarcassa. La prima rata dei contributi minimi e del contributo di maternità per l’anno in corso andrà pagata entro il 30 giugno dalla data della sua iscrizione, la seconda rata entro il 30 settembre ed entro il 31 dicembre deve essere effettuato il versamento dell’importo a  conguaglio contributivo, se dovuto, relativo all’anno precedente e il versamento dell’eventuale contributo facoltativo.

Inoltre entro il 31 maggio è possibile  richiedere la deroga per l’anno in corso all’obbligo della contribuzione minima soggettiva per un massimo di 5 anni, anche non continuativi, nell’arco della vita lavorativa, per chi produce redditi inferiori al valore corrispondente al contributo minimo soggettivo. Questa deve essere effettuata esclusivamente in via telematica tramite l’applicativo disponibile nell’area riservata di Inarcassa On Line al menù “Agevolazioni – Deroga contributo soggettivo minimo”.

Inarcassa: le prossime scadenze

Le date da tenere a mente possono essere riassunte nello schema successivo.

31 MAGGIO 30 GIUGNO 30 SETTEMBRE 31 OTTOBRE 31 DICEMBRE
Richiesta della deroga per l’anno in corso esclusivamente in via telematica tramite l’applicativo disponibile nell’area riservata di Inarcassa On Line al menù “Agevolazioni – Deroga contributo soggettivo minimo”. · Versamento della prima rata dei contributi minimi e del contributo di maternità per l’anno in corso.

· Chi ha usufruito della rateazione bimestrale dovrà versare la sola quota competente ma, se non ha pagato i MAV di febbraio e aprile, dovrà saldare entro il 30 giugno anche le rate scadute per non incorrere in sanzione.

 

· Chi ha ottenuto la deroga al versamento del minimo soggettivo, dovrà versare la prima parte del minimo integrativo + maternità.

· Versamento della seconda rata dei contributi minimi e del contributo di maternità per l’anno in corso.

 

· Chi ha usufruito della deroga al versamento del minimo soggettivo, dovrà versare la seconda tranche del minimo integrativo + maternità.

 

· Invio telematico del Modello di dichiarazione del reddito professionale e del volume d’affari relativo all’anno precedente su Inarcassa ON line.

 

· Richiesta di rateizzazione dell’importo dovuto per intero al 31 dicembre, solo se l’iscritto risulta in regola con la posizione documentale e contributiva al 31 ottobre.

· Versamento dell’importo a  conguaglio contributivo (se dovuto) relativo all’anno precedente e versamento dell’eventuale contributo facoltativo.

 

· Chi ha potuto usufruire della rateazione bimestrale dei contributi minimi verserà la sesta e ultima quota competente ma, se non ha pagato i MAV di agosto e ottobre, deve saldare entro il 31 dicembre anche le rate scadute per non incorrere in sanzione.

 

 

Inarcassa, i contributi previdenziali

Ricordiamo che i contributi previdenziali di Inarcassa si distinguono in:

  1. contributo soggettivo, obbligatorio per gli iscritti ad Inarcassa e calcolato in misura percentuale sul reddito professionale netto dichiarato ai fini I.R.P.E.F., per l’intero anno solare di riferimento, indipendentemente dal periodo di iscrizione avvenuto nell’anno;
  2. contributivo facoltativo, cioè un contributo volontario in aggiunta a quello obbligatorio calcolato in base ad un’aliquota modulare applicata sul reddito professionale netto; introdotto il 1/1/2013 dal Regolamento Generale di Previdenza (art. 4.2);
  3. contributo integrativo, obbligatorio per i professionisti iscritti all’albo professionale e titolari di partita IVA (individuale, associativa e societaria) e per le società di Ingegneria, calcolato in misura percentuale sul volume di affari professionale dichiarato ai fini IVA;
  4. contributo di maternità/paternità, obbligatorio per tutti gli iscritti Inarcassa.

Inoltre entro il 31 gennaio 2019 è possibile far richiesta esclusivamente in via telematica, tramite l’apposita funzione posta alla voce “agevolazioni”, di versare i contributi minimi in 6 rate bimestrali, anziché in 2 semestrali, senza interessi dilatori, con la prima scadenza stabilita al 28 febbraio e l’ultima al 31 dicembre 2019. Questi versamenti saranno possibili solo mediante disposizione permanente di bonifico (SDD) dal proprio conto corrente bancario.

Per maggiori dettagli si consiglia sempre di contattare direttamente il call center di Inarcassa o tramite email.

Ti potrebbe interessare Professionisti: sono sempre dovuti i contributi a Inarcassa?

Antonietta Puma

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento