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Stazioni appaltanti: obbligatorie le piattaforme informatiche

Tutte le stazioni appaltanti e le centrali di committenza, per lo scambio di comunicazioni sull'affidamento degli appalti, devono usare solo piattaforme informatiche. Come funziona?

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piattaforme telematiche stazioni appaltanti

Come specificato dall’articolo 40, comma 2 del d.lgs. 50/2016, a decorrere dalla data del 18 ottobre 2018 tutte le stazioni appaltanti (e le centrali di committenza) sono obbligate ad utilizzare, per lo scambio di comunicazioni e informazioni relative alla procedure di affidamento degli appalti, esclusivamente piattaforme informatiche per lo scambio dei dati. Tale obbligo investe, pertanto, l’intera procedura di affidamento e quindi dall’avviso di gara, alla presentazione delle candidature e alla trasmissione delle offerte.

È necessario, a questo proposito, segnalare la non conformità a tale riguardo della posta certificata in quanto la procedura indicata deve garantire anche la segretezza e l’integrità delle comunicazioni scambiate durante l’intero svolgimento della procedura. I requisiti essenziali della piattaforma devono, pertanto, prevedere una serie di funzioni indispensabile per la gestione di una procedura di affidamento:

Va, comunque, osservato che l’articolo 52, comma 1 del d.lgs. 50/2016 specifica che le stazioni appaltanti non sono obbligate a richiedere (e quindi a disporre) di mezzi di comunicazione elettronici nei seguenti casi:

a) quando a causa della natura specialistica dell’appalto, l’uso di mezzi di comunicazione elettronici richiederebbe specifici strumenti, dispositivi o formati di file che non sono in genere disponibili o non sono gestiti dai programmi comunemente disponibili;

b) i programmi in grado di gestire i formati di file, adatti a descrivere l’offerta, utilizzano formati che non possono essere gestiti mediante altri programmi aperti o generalmente disponibili ovvero sono protetti da licenza di proprietà esclusiva e non possono essere messi a disposizione per essere scaricati o per farne un uso remoto da parte della stazione appaltante;

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c) l’utilizzo di mezzi di comunicazione elettronici richiede attrezzature specializzate per ufficio non comunemente disponibili alle stazioni appaltanti;

d) i documenti di gara richiedono la presentazione di un modello fisico o in scala ridotta che non può essere trasmesso per mezzo di strumenti elettronici;

e) l’uso di mezzi di comunicazione diversi dai mezzi elettronici è necessario a causa di una violazione della sicurezza dei mezzi di comunicazione elettronici ovvero per la protezione di informazioni di natura particolarmente sensibile che richiedono un livello talmente elevato di protezione da non poter essere adeguatamente garantito mediante l’uso degli strumenti e dispositivi elettronici che sono generalmente a disposizione degli operatori economici o che possono essere messi loro a disposizione mediante modalità alternative di accesso (v. comma 6 dello stesso articolo 52 del d.lgs. 50/2016).

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È evidente che le motivazioni delle deroghe sostenute dai punti appena elencati devono essere costruite con molta puntualità al fine di garantire la stazione appaltante da possibili ricorsi o difformità normative delle scelte effettuate.

Si tratta, quindi, di una problematica che investe non solo l’ambito tecnico ma anche quello giuridico in quanto le procedure di questo tipo di piattaforme devono garantire la totale conformità con il dettato normativo del codice per esempio su tutte le fasi di gara contemplate (procedure competitive con negoziazione, partenariati per l’innovazione, dialoghi competitivi …) con una gestione delle procedure e della documentazione rigorosa.

A tale proposito si ricorda che dall’entrata in vigore della legge 208/2015 (legge di stabilità per il 2016) vanno svolti sul MePA (oltre alle gare su beni e servizi, inferiori alla soglia comunitaria già previste) anche gli affidamenti di lavori di manutenzione ordinaria superiori a 150.000 euro e inferiori a 1.000.000 di euro.

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L’uscita del nuovo codice dei contratti e la pubblicazione di una serie di Linee guida dell’A.N.AC. su alcuni ambiti prioritari rendono necessaria questa serie di quaderni che, oltre ai contenuti del d.lgs. 50/2016, raccolgono anche gli indirizzi forniti dalla Linee guida A.N.AC. già pubblicate per alcuni degli ambiti previsti.

Anche per questi quaderni è stata mantenuta l’impostazione di immediatezza e riconoscibilità delle informazioni presentate in modo da facilitare la consultazione dei vari argomenti trattati e l’individuazione delle indicazioni a supporto delle attività da svolgere.

Questo quaderno interessa le procedure di scelta del contraente, l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alla soglia di rilevanza comunitaria e l’offerta economicamente più vantaggiosa con le conseguenti indicazioni normative derivanti dal codice e dalle Linee guida pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale.

I vari aspetti trattati sono esposti con il supporto di schemi, tabelle e diagrammi di sintesi per evidenziare gli elementi più significativi dell’ambito normativo e quelli più utili ai fini dello svolgimento delle attività professionali per la gestione delle varie procedure. Sono presenti dei riferimenti a margine del testo per semplificare la localizzazione delle parti di testo di interesse maggiore ai fini del riconoscimento dei singoli argomenti.

Il testo è stato integrato con le prescrizioni normative contenute nel recentissimo D.Lgs. 19 aprile 2017 n. 56 anche nelle parti relative alle indicazioni delle linee guida A.N.AC. (n. 2 e n. 4 del 2016) già pubblicate in Gazzetta Ufficiale e riferite agli ambiti analizzati dal manuale (contratti sotto soglia e offerta economicamente più vantaggiosa).

I riferimenti normativi sono riportati in modo sintetico per facilitare la consultazione; è possibile approfondire le varie norme e i documenti collegati con la
consultazione del sito: http://www.ediltecnico.it/codice-appalti-agliata.

Marco Agliata, Architetto, libero professionista, impegnato nel settore della programmazione, esecuzione e monitoraggio di opere pubbliche e private, esperto di problematiche ambientali, energetiche e della sicurezza. Svolge attività di consulenza per Enti pubblici e privati sulla programmazione e utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie, progettazione, direzione lavori, attuazione, gestione e manutenzione degli interventi con particolare riguardo al recupero edilizio, difesa del suolo, valorizzazione territoriale e sostenibilità ambientale. È autore di numerosi volumi in materia di opere pubbliche e problematiche ambientali.

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Marco Agliata, 2017, Maggioli Editore
24.00 € 22.80 €

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