Circolare NTC approvata: cosa contiene? cosa dicono i Tecnici?

Di cosa tratta la Circolare? Inoltre, i pareri favorevoli di Ingegneri e Architetti e il parere non proprio positivo dei geologi

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Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato venerdi 27 la Circolare delle NTC 2018. Si tratta di una Circolare esplicativa e il cui ritardo non ha impedito l’applicazione delle nuove NTC che sono entrate in vigore in aprile.

La Circolare, però, è fondamentale perchè illustra come mettere in pratica le norme tecniche per le costruzioni. Scarica qui il testo della Circolare, che non ha lasciato soddisfatti proprio tutti…

Circolare NTC 2018: il contenuto in generale

La Circolare è un supporto operativo importante per la progettazione e la realizzazione di nuove strutture e per gli interventi sulle costruzioni esistenti. Riserva molta attenzione all’affidabilità dei materiali e alla manutenzione programmata della struttura, durante la sua vita presunta, con dettagli degli adempimenti del direttore lavori.

Rino La Mendola, Vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, ci aiuta a capire cosa precisamente contiene la Circolare sulle NTC 2018. “La Circolare – dice La Mendola a LavoriPubblici.it – è un supporto importante per l’applicazione del capitolo 8, che introduce una serie di novità per gli interventi su costruzioni esistenti. Per fare un esempio, con le vecchie norme tecniche era consentito il consolidamento strutturale di una costruzione a prescindere dalla percentuale di miglioramento apportata.

Con le NTC 2018, invece, gli interventi di miglioramento sismico che riguardino costruzioni di classe III a uso scolastico e di classe IV, dovranno essere finalizzati al raggiungimento di una percentuale non inferiore al 60% delle prestazioni strutturali prescritte per le nuove costruzioni, mentre gli interventi su costruzioni esistenti di II e III classe (ma non le scuole) dovranno raggiungere un miglioramento almeno pari al 10% delle prestazioni suddette. La Circolare indica puntualmente le attività da porre in essere nel caso in cui l’esito delle verifiche non raggiungano i valori sopra richiamati”.

Cosa dicono gli Ingegneri?

Con l’approvazione di venerdi della Circolare relativa alle norme emanate nel febbraio di quest’anno – ha commentato Armando Zambrano, Presidente del CNI – si chiude una lunga e impegnativa stagione di revisione dell’impianto normativo teso a definire le regole per gli interventi di riduzione del rischio sismico sulle nuove costruzioni e, sopratutto, sugli edifici esistenti”. Aggiunge Zambrano: “Per questo risultato, i miei ringraziamenti vanno al Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Massimo Sessa”.

“Il completamento del quadro di riferimento pone all’avanguardia, non solo europea, il nostro Paese, altamente sismico, sugli aspetti di tutela delle persone” commenta Giovanni Cardinale, Vice Presidente del CNI. “È un ulteriore passo avanti per l’avvio di un piano efficace di prevenzione. Ciò anche grazie al contributo importante del Consiglio Nazionale Ingegneri che, con propri esperti, ha seguito passo passo la costruzione delle norme”.

“Il CNI, quindi, esprime la propria soddisfazione sia per il risultato raggiunto che per la consapevolezza, condivise con il Consiglio Superiore, di un importante passo avanti che rappresenta un impegno e uno stimolo per ulteriori miglioramenti” continua Cardinale.

“Quello raggiunto – ha detto Domenico Perrini, Consigliere CNI – è un traguardo ma non è il punto di arrivo. Da oggi il nostro impegno procede con maggiore impegno ed intensità sulla revisione del Testo Unico dell’edilizia, il DPR 380/2001, e sulla prospettiva di una più articolata e differenziata cogenza delle norme stesse e della loro semplificazione”.

Cosa dicono gli Architetti?

“Il giudizio complessivo, sul lavoro svolto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ed in particolare dalla Commissione incaricata, è certamente positivo” ha dichiarato La Mendola Vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Architetti.

E i geologi?

L’approvazione è arrivata con “riserva”, il che lascia intendere che la votazione non abbia lasciate soddisfatte tutte le parti. Sulle ultime NTC 2018, infatti, i geologi hanno presentato un ricorso che ha contestato un inadeguato riconoscimento della figura del geologo come “progettista specialista” e delle sue specifiche competenze professionali.

Inoltre, il Comitato per la Diagnostica e la Sicurezza delle Costruzioni e dei Beni Culturali ha presentato un ricorso contro la parte che riguarda i controlli sulle costruzioni.

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Redazione Tecnica

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