Durc di congruità: nuova normativa su controlli ricostruzione post sisma

Previste nuove regole sulla trasparenza nelle operazioni di ricostruzione post sisma. Cosa cambia per professionisti e imprese con il Durc di congruità.

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È prevista una nuova normativa relativa alla trasparenza nelle operazioni di ricostruzione post sisma per professionisti ed imprese. La nuova linea è stata illustrata dalla Delibera del Cipe 33/2018, uscita in Gazzetta Ufficiale e dall’ordinanza 58 emessa dal Commissario straordinario per la ricostruzione. Ecco nel dettaglio cosa cambia per professionisti ed imprese e che cos’è il Durc di congruità.

Durc di congruità: in cosa consiste

Tramite l’ordinanza 58 viene recepito l’accordo sottoscritto a febbraio al fine di assicurare la regolarità di coloro che sono implicati nella ricostruzione post sisma.

Alle imprese che hanno svolto gli interventi di ricostruzione, viene richiesto, in aggiunta al Durc che certifica la regolarità contributiva (Durc on line), anche il Durc di congruità, ovvero il documento che viene fornito dalla Cassa Edile competente e che prova la congruità dell’incidenza della manodopera utilizzata dall’impresa per l’esecuzione dell’intervento in relazione all’importo delle opere da eseguire o già eseguite. Documento previsto anche nei lavori di ricostruzione privata che ricevono contributi superiori ai 50 mila euro.

Quando viene effettuata la presentazione del progetto degli stati di avanzamento lavori e dello stato finale, va eseguito il calcolo del costo e dell’incidenza della manodopera, svolto in base ai criteri indicati nell’Allegato 2.

Per fare una corretta valutazione è necessario individuare il costo della manodopera di progetto, vale a dire la somma dei prodotti che si ottengono moltiplicando il costo minimo della manodopera associato ad ogni lavorazione, per la quantità della lavorazione contemplata dal progetto.

L’incidenza della manodopera di progetto è fondamentale per il rilascio del Durc di congruità. Si può calcolare questa incidenza come il rapporto percentuale fra il costo della manodopera di progetto e l’importo complessivo del progetto.

Controlli antimafia: chi riguardano

I controlli antimafia, grazie alla delibera Cipe 33/2018, sono stati estesi ai progettisti privati implicati nella ricostruzione. Per iscriversi nell’elenco dei professionisti abilitati per gli incarichi di progettazione e direzione dei lavori di ricostruzione post sisma, il progettista deve rispettare precisi requisiti, tra cui non ricadere nelle cause di esclusione previste dall’articolo 80 del Codice Appalti e dall’articolo 83 del Codice Antimafia.

Mentre l’articolo 84 del Codice Antimafia che prevede gli ordinari controlli antimafia, riguarda esclusivamente le società o associazioni di progettisti organizzate in forma imprenditoriale.

Per gli incarichi affidati a singoli professionisti vengono eseguiti controlli a campione, come sancito dall’ordinanza 12/2017 del Commissario straordinario che prevede l’autocertificazione.

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Redazione Tecnica

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