Il patrimonio edilizio scolastico tra rischio e opportunità

Un panorama sugli strumenti finanziari a disposizione per l’ammodernamento e la messa in sicurezza dei fabbricati scolastici italiani

Claudia Gregis 11/07/18
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Gli eventi sismici avvenuti negli ultimi dieci anni lungo la Penisola e il bisogno di ammodernamento di strutture a uso scolastico ormai obsolete hanno evidenziato una seria necessità di istituire degli strumenti finanziari per intervenire su questi stabili. L’ultimo rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente, che risale all’ottobre del 2017, riporta il quadro generale della situazione relativa ai fabbricati che ospitano istituti scolastici pubblici. Si riassumono di seguito i risultati salienti della ricerca:

oltre il 41% delle scuole (15.055) si trova in zona sismica 1 e 2 (ad alto rischio sismico)
il 43% delle scuole è stato costruito precedentemente al 1976 e dall’entrata in vigore della normativa antisismica
solo il 12,3% delle scuole in zone 1 e 2 risulta progettato e/o adeguato successivamente alle tecniche di costruzione antisismica, per un totale di 532 interventi antisismici
– Tempo stimato per il raggiungimento dell’obiettivo sicurezza: 113 anni

Patrimonio edilizio scolastico: carenze e bassa qualità

Oltre alla necessità di introdurre misure volte alla sicurezza antisismica lo studio ha messo in risalto la bassa qualità del patrimonio edilizio scolastico, con carenze significative di varia forma, tra cui l’adeguamento alle normative: di fatto circa 1 scuola su 2 non ha il certificato di idoneità statica, di collaudo statico, di agibilità e di prevenzione incendi. Inoltre si è rilevato che l’efficientamento energetico e l’uso di fonti rinnovabili negli edifici scolastici riguarda un numero veramente esiguo di istituti. Solo lo 0,3% dei fabbricati infatti si trova in classe A e solo il 42% nelle prime tre classi energetiche (A, B, C) mentre la metà degli stabili si trova ancora nella classe G.

Malgrado gli enti locali abbiamo segnalato la necessità di provvedimenti di manutenzione urgenti per il 43,8 % del territorio nazionale e l’importo complessivo di 9.5 miliardi messo a disposizione per il miglioramento dell’edilizia scolastica a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Legge del 12 settembre 2013, n. 104 “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”, l’obiettivo sembra lontano dall’essere ancora raggiunto, anche perché solo 4 miliardi sono stati finora finanziati e solo 6.157 cantieri risultano conclusi.

Il quadro completo dei finanziamenti attivati negli ultimi anni è riportato in seguito.

Interventi per linea di finanziamento
Linea Finanziamento Edifici coinvolti  Interventi  Finanziamento
#SBLOCCASCUOLE 2016 1.513 1.676 € 345.817.350,55
#SBLOCCASCUOLE 2017 567 635 € 182.781.363,53
#Scuole Nuove – Sblocco Patto Comuni 2014-2015 520 800 € 205.291.808,96
#Scuole Nuove – Sblocco Patto Province/Città Metropol. 2015 258 284 €   42,701.082,39
#Scuole Sicure – CIPE 30/06/2014 1.142 1.484 € 400.571.186,49
#Scuole Sicure – D.L. 69/2013 393 657 € 130.656.115,37
6000 Campanili – DL 69/2013 13 13 €   10.607.230,73
Adeguamento Sismico – Dipartimento Protezione Civile 174 202 € 103.992.585,48
Adeguamento sismico – DL 266/2003 art 32 bis DM 943/2015 43 50 €   37.536.601,22
Alluvione Sardegna – 2014 23 24 €     4.780.000,00
Cantieri in Comune – CIPE  38/2015 17 18 €   19.261.708,43
Decreto Mutui BEI prima annualità – 2015 1.290 1.315 € 777.830.309,23
Decreto Mutui BEI seconda annualità -2017 228 278 € 183.588.437,29
Fondo Kyoto – 2014 152 192 €   96.198.519,41
Messa in sicurezza elementi non strutturali 1.278 2.759 € 510.407.920,00
PATTI PER IL SUD – FSC 2014-2020 278 281 € 283.906.272,64
Periferie – 2015 20 26 €   36.246.320,91
POI- Energie Rinnovabili 148 170 €   98.557.521,74
PON/POR – Fondi Strutturali 2007/2013 729 1.278 € 559.322.430,29
8 x 1000 IRPEF per l’edilizia scolastica 4 4 €     4.422.502,06
Scuole d’Abruzzo- Il Futuro in Sicurezza 2 125 € 119.174.699,00
8.792 12.271 € 4.153.651.965,72

Fonte: Ecosistema Scuola, Legambiente

Come usufruire dei fondi?

Le possibilità per gli enti locali di usufruire di tali strumenti a favore dell’edilizia scolastica sono molteplici e si traducono sia con prestiti con rimborso a carico degli enti locali, sia con finanziamenti con oneri di ammortamento a carico del bilancio dello Stato. Anche quest’anno il decreto attuativo della legge sopra- richiamata (Decreto del 3 gennaio 2018. Programmazione nazionale in materia di edilizia scolastica per il triennio 2018-2020, emesso dal Ministero dell’economia e delle finanze) conferma per il prossimo triennio mutui a favore di enti locali “al fine di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà degli enti pubblici, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e la realizzazione di palestre scolastiche nelle scuole o di interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti”.

Fin dalla sua istituzione la Cassa Depositi e Prestiti (CDP) è il principale attore e punto di riferimento nel panorama dei finanziamenti a favore dell’edilizia scolastica, oltre alla gestione di fondi di risorse pubbliche destinati alla realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari. Questi possono essere riassunti come segue:

1. Prestiti con rimborso a carico degli enti locali

Negli anni 2010-2017 CDP ha concesso circa 2.800 prestiti a carico di enti locali, destinati a finanziare opere di edilizia scolastica e ripartiti sul territorio nazionale.

2. Finanziamenti con rimborso a carico dello Stato

Negli ultimi vent’anni i prestiti rimborsati dallo Stato sono stati concessi mediante la programmazione di interventi articolati in piani generali triennali attuati dalle Regioni (1.929,8 mln di euro), oppure in funzione delle diverse specifiche esigenze via via espresse dal mondo scolastico:

  • carenza di strutture e doppi turni nelle aule (1.867,7 mln di euro)
  • abbattimento delle barriere architettoniche (759,8 mln di euro),
  • provvedimenti urgenti specifici nelle aree del Sud d’Italia (101,3 mln di euro)
  • messa in sicurezza e prevenzione antisismica (424,3 mln di euro)

Le risorse recuperate a valere sulle economie dei prestiti concessi per circa 70,9 milioni di euro sono state riversate nel 2012 da CDP al bilancio dello Stato per essere riassegnate ad interventi di messa in sicurezza, adeguamento sismico e ricostruzione degli edifici scolastici danneggiati o resi inagibili a seguito del sisma del maggio 2012 in Veneto e in Emilia Romagna.

3. Residenze universitarie per conto del MIUR

CDP gestisce per conto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR) i fondi relativi alla realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitariLe somme finora messe a disposizione sono pari a oltre 707 milioni di euro sui primi tre bandi realizzati, ed è attualmente in corso la definizione degli interventi ammissibili per il quarto bando con una dotazione di 54 milioni di euro, cui si aggiungono le risorse rivenienti dalle economie derivate dai precedenti bandi.

4. Prestiti CDP con Provvista BEI

Nel 2014 lo Stato Italiano ha avviato, nell’ambito della strategia nazionale denominata “La Buona Scuola”, un nuovo piano che prevede una serie di interventi finalizzati alla messa in sicurezza, manutenzione e ristrutturazione degli edifici scolastici (risorse finanziarie di cui all’art. 10 del DL 104/2013).

Il piano ha visto CDP finanziare nel corso del periodo 2015-2016 una prima tranche di progetti per complessivi 905 milioni di euro e nel 2017 una seconda tranche per ulteriori 238 milioni, avvalendosi della provvista finanziaria messa a disposizione dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI); sono stati stipulati contratti di prestito con 19 Regioni per la realizzazione di interventi straordinari direttamente a cura degli enti locali.

Il contributo di CDP ha consentito ai beneficiari di avere a disposizione da subito, e a condizioni favorevoli, le risorse per il finanziamento di specifici progetti identificati dalle regioni, con somme successivamente erogate in funzione dell’avanzamento dei lavori.

5. Fondo Kyoto

CDP gestisce per conto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) il fondo per all’efficientamento energetico dei fabbricati ospitanti le scuole, il cosiddetto Fondo Kyoto 3, mediante la concessione di finanziamenti agevolati ai soggetti pubblici proprietari degli immobili destinati all’istruzione scolastica – inclusi gli asili nido – all’istruzione universitaria e all’alta formazione artistica, musicale e coreutica, sul cui fondo CDP ha già stipulato con i beneficiari contratti per oltre 63,6 mln di euro.

6. Fondo Rotativo per la Progettualità

CDP finanzia la progettazione di interventi di edilizia scolastica tramite il Fondo Rotativo per la Progettualità con una quota riservata di 120 milioni di euro prorogata fino al 31 dicembre 2018 nell’ambito delle iniziative previste dalla Buona Scuola.

7. Utilizzo delle economie sui prestiti

Infine, nel febbraio 2017, il Governo Italiano, nell’ambito delle misure adottate in via di urgenza in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017, ha destinato agli enti locali risorse finanziarie per la verifica della vulnerabilità sismica di immobili pubblici adibiti ad uso scolastico e per la progettazione degli eventuali interventi di adeguamento antisismico, riservando almeno il 20 per cento delle risorse agli enti locali delle regioni terremotate più colpite nel 2016 e 2017.

Queste risorse, di importo complessivo pari a oltre 105 milioni di euro, recuperate sulle economie accertate di prestiti concessi nel tempo da CDP per l’edilizia scolastica, saranno erogate a seguito di una convenzione da definire con il MIUR.

Tutte le informazioni e la relativa modulistica sui bandi disponibili presso la CDP posso essere richiesti ai contatti, divisi per regione o area di appartenenza, indicati in questa pagina. Al riguardo si segnala che anche l’ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, riporta un calendario di scadenze di bandi, specifici per le Regioni, sul suo sito istituzionale.

Tutte le attività di miglioramento dell’edilizia scolastica attuate dal 2014 ad oggi possono essere visualizzate sul webgis di #Italiasicura scuole, che propone sul web la mappatura scientifica e analitica dei relativi cantieri avviati dal Governo in tutto il Paese. Sono presenti oltre 11 mila operazioni mappate, con il dettaglio delle linee di finanziamento. Tale portale, raggiungibile dal link www.cantieriscuole.it, vede il contributo da parte dell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica attivata dal MIUR nel 2015 e fotografa il progressivo evolversi di ogni edificio.

È notizia di questi giorni che tale progetto di monitoraggio verrà a breve abbandonato in favore di un modello migliorativo che permetta per poter tener traccia degli interventi effettuati sui singoli stabili e di poter operare una più mirata pianificazione dei finanziamenti futuri, nonché semplificare le linee di finanziamento stesso. Entro la fine del 2018 ci si aspetta infatti il lancio della nuova piattaforma digitale commissionata dal MIUR, la quale, si prevede, permetterà, entro il 2020, di registrare in tempo reale lo stato di salute dei singoli fabbricati con l’istituzione del fascicolo elettronico, offrendo uno strumento più affidabile per completare il censimento, anche in base a criteri aggiornati alle nuove norme.

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