Tecnologia Li-Fi: l’Abilitazione a largabanda di AAL

Ridurre l’inquinamento elettromagnetico utilizzando la tecnologia del Li-Fi al posto della radiofrequenza: è questo l’obiettivo del progetto AAL X AAL

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Il progetto AAL X AAL – Abilitazione a Largabanda di AAL, condotto da VDA Group, azienda che offre soluzioni di Building Automation e Sistemi di Camera Intelligente, in collaborazione con Solari Spa, attiva nei sistemi di visualizzazione delle informazioni al pubblico, nell’orologeria industriale e nei sistemi di raccolta dati, e Università di Udine.

Co-finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia con un contributo di 269.659,08 Euro nell’ambito del POR FESR 2014-2020, AAL X AAL vuole realizzare prototipi applicativi di Li-Fi in ambienti protetti. Nonostante non sia dimostrata alcuna correlazione tra onde elettromagnetiche ed effetti nocivi sulle persone, negli ospedali e nelle strutture di ricovero il Wi-fi è infatti sconsigliato. Invece è preferibile l’uso della tecnologia Li-Fi, che permette a medici e pazienti di ricevere informazioni sia di carattere broadcast, sia indirizzati all’utente.

Tecnologia Li-Fi, cos’è?

Il Li-Fi (Light Fidelity) è una tecnologia che, modulando ad alta frequenza l’emissione di luce led, permette la trasmissione di segnale e abilita la connettività di apparati elettronici wireless in modo veloce e con copertura direzionale priva di polluzione elettromagnetica.

Oltre alla riduzione dell’inquinamento elettromagnetico, il progetto AAL X AAL propone un modo nuovo di veicolare le informazioni verso i dispositivi personali, in un’ottica di maggiore rispetto della privacy: è sufficiente tenere il proprio dispositivo mobile in tasca o in borsetta per bloccare la ricezione delle informazioni trasmesse nell’area in cui ci si trova, a differenza della tecnologia in radiofrequenza che raggiunge i dispositivi in ogni caso.

Allo stato attuale la principale richiesta di riduzione dell’inquinamento elettromagnetico proviene da ambienti con rischio maggiorato per la presenza di dispositivi elettromedicali, come ambulatori, cliniche e ospedali. Per questo motivo gli utilizzatori finali di AAL X AAL saranno il Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano, l’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” e la A.S.P. Umberto I – Azienda Pubblica di Servizi alla Persona.

Grazie alla sua architettura semplice e al fatto che Il modello di trasmissione promosso da AAL X AAL è però replicabile anche per la residenzialità protetta, per le comunità e le scuole, nonché per altri mercati di riferimento, come la grande distribuzione, i musei o il settore dei trasporti.

Redazione Tecnica

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