NTC 2018: novità in evidenza e conseguenze all’atto pratico

Lo scorso 22 Marzo le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni sono entrare in vigore e diventate subito applicative, anche in assenza della circolare esplicativa.

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Precedentemente alla nota del Consiglio superiore dei lavori pubblici n. 3187 del 21 marzo, tale aspetto era stato anche chiarito dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri con la diramazione di una circolare sulle NTC 2018 del 14 marzo. Quest’ultima, infatti, già specificava che le nuove NTC, più aderenti alla realtà e di facile attuazione, costituiscono un aggiornamento e non “una profonda rivisitazione normativa” e proprio per tali motivazioni potevano essere applicate a partire dal 22 marzo.

In riferimento alla fase transitoria, l’articolo 2 del D.M. 17 gennaio 2018 fornisce disposizioni distinte in base alla natura delle opere (pubbliche o private) e allo stato di avanzamento del progetto. Per progetti affidati e contratti firmati inerenti le opere pubbliche che si concludono entro cinque anni dalla data di entrata in vigore delle nuove NTC, cioè entro il 22 marzo 2023, sono ancora applicabili le vecchie NTC del 2008. Per le opere private, le cui parti strutturali sono ancora in corso di esecuzione o per le quali prima della data di entrata in vigore delle nuove Norme tecniche per le costruzioni è stato depositato il progetto esecutivo, si possono continuare ad applicare le vecchie norme tecniche per le costruzioni del 2008 fino alla fine dei lavori e al collaudo statico.

Il testo normativo, oltre a prevedere una completa riscrittura di alcune parti al fine di renderne più esaustivi i contenuti, recepisce le disposizioni dell’Unione Europea sulla libera circolazione dei prodotti da costruzione in relazione alla pubblicazione del Regolamento UE n. 305/2011; l’aggiornamento si è reso necessario anche ai fini dell’adeguamento delle disposizioni all’evoluzione tecnico-scientifica del settore delle costruzioni, sempre più orientata all’aderenza agli Eurocodici.

La portata innovativa che riguarda principalmente una maggiore attenzione per i materiali, il miglioramento degli immobili storici esistenti o ancora l’adeguamento degli edifici scolastici impone, indirettamente, il recepimento di tali disposizioni in ulteriori fasi della progettazione, attività che pur non essendo espressamente richiamata dalle citate disposizioni normative produce un notevole impatto nella redazione degli elaborati del progetto definitivo ed esecutivo.

Per tale motivazione è richiamata l’attenzione ai fini della stesura sia del Capitolato Speciale d’appalto sia del Piano di Manutenzione dell’Opera. Blumatica CSA e Blumatica PMO sono due software sviluppati da Blumatica che, oltre a recepire in automatico tutte le disposizioni normative man mano che vengono emanate, sono caratterizzati da funzionalità esclusive ideate grazie all’attiva partecipazione degli utenti e che garantiscono un elevato grado di affidabilità.

Tutorial audio/video, help contestuali e interfacce studiate ad hoc aprono nuovi orizzonti alla vecchia concezione del software inteso come mero strumento operativo.

Redazione Tecnica

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