Bollino verde di qualità negli edifici sani: siamo ciò che abitiamo e respiriamo

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Gli edifici sani sono quelli che garantiscono la qualità dell’ambiente interno nel rispetto di quello esterno con un equilibrio indispensabile che fa bene alla gente e al Pianeta. Creare un ambiente sano e confortevole, oggi è uno dei principali obiettivi che si punta a ottenere quando si progetta una casa. Il comfort si raggiunge attraverso l’utilizzo di materiali isolanti traspiranti dal punto di vista termico, ovviamente di buona qualità e l’impiego di ottimi serramenti.

Purtroppo per garantire queste peculiarità, spesso si ricorre  ad un sistema di ventilazione automatico capace di provvedere al ricambio fisiologico, certi di avere sotto controllo la situazione senza dover badare a quante volte e in che ore della giornata aprire la finestra per il ricambio naturale dell’aria.

Qualità dell’aria: il bollino verde

È oramai accertato, che questa scelta progettuale ci fa pagare una grande quantità di costi. Al fine di superare l’impatto negativo dell’attuale modello architettonico sugli esseri umani, gli edifici di qualità meritevoli di un “bollino verde”, vanno concepiti sulla relazione tra ambiente naturale e costruito, considerando  il clima locale che dovrebbe essere alla base di ogni scelta progettuale, nel rispetto delle  esigenze del  comfort umano utilizzando il principio della fisica delle costruzioni, l’organizzazione razionale dei vari fattori costruttivi, l’ illuminazione naturale . Una costruzione rispettosa per la natura e l’uomo deve dare la priorità all’uso dei mezzi naturali per coordinare la qualità dell’aria interna e le esigenze di controllo dell’ambiente termico.

Nella vita e nello sviluppo degli esseri umani, il sole è un importante fattore di sopravvivenza indispensabile come l’aria e l’acqua. La luce naturale è energia inesauribile, che dovrebbe essere utilizzata efficacemente. Se la luce  naturale entra in uno spazio, la sorgente di luce elettrica può essere solo una fonte di luce supplementare, la luce naturale dovrebbe essere quindi utilizzata il più possibile all’interno degli edifici.

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Luce, ventilazione e materiali

Secondo Frank e Cedric Garland, appartenenti all’Università della California la luce solare aiuta anche nella prevenzione contro il cancro (colon, ovaie, prostata, seno), previene il diabete e malattie cardiovascolari, combatte l’obesità. Sfruttare appieno e sviluppare ragionevolmente le risorse di luce naturale in edifici residenziali, dipende dalla luce del giorno, le dimensioni della finestra, i materiali di illuminazione, ecc.

La ventilazione naturale in genere, non ha bisogno di risorse rinnovabili e spesso può far risparmiare una notevole quantità di risorse evitando tra l’altro di dover ricorrere alle misure del risparmio energetico d’inverno, che di solito  si ripaga d’estate con la necessità di installare impianti di climatizzazione, anche in considerazione della temperatura sempre più elevata, che dal 1860 ad oggi sono in Europa è salita  di 1°C con un ulteriore aumento secondo gli esperti compreso tra 1,4 e 5,8°C entro la fine del secolo.

Per sfruttare appieno la ventilazione naturale bisogna considerare la direzione, la spaziatura e la disposizione degli edifici. La costruzione deve integrare quindi i vincoli ambientali come il terreno, l’orientamento, differenze di altezza, disposizione degli edifici e degli alberi nelle vicinanze. Bisogna adattare il progetto al clima e alla vegetazione, alla quantità di illuminazione naturale, alla temperatura minima e massima, all’umidità.

La scelta dei materiali, riveste una importanza fondamentale, essi dovranno essere efficienti e rispettosi dell’ambiente ed evitare i ponti termici. Infatti, pavimenti, pareti e coperture svolgono un ruolo importante nel rendimento energetico degli edifici. Ogni materiale influenza le prestazioni acustiche, l’inerzia termica e la capacità di far circolare l’aria attraverso l’edificio. Inoltre, la scelta deve tener conto del loro impatto ambientale.

Bisogna poi tener conto, che la presenza di una o più persone all’interno di una stanza provoca una trasformazione della composizione dell’aria dovuta alla respirazione: il fabbisogno d’aria fresca di una persona è di circa 32 mᶟ all’ora, pertanto per mantenere idonee le condizioni in un ambiente chiuso, l’aria deve essere ricambiata in rapporto ai seguenti fattori:
– numero di persone presenti
– tipo dell’attività svolta;
– volume dell’ambiente stesso.

Devono poi essere considerati altri agenti inquinanti che incidono sulla qualità dell’aria che si respira:
– fibre di amianto;
– batteri e virus, spore fungine e frammenti organici vari;
– gas e vapori, tra i quali l’ossido di carbonio, anidride carbonica, aldeidi e ossidi di azoto
– fumo di tabacco;
– composti organici volatili (Voc), presenti in molti materiali da costruzione, negli arredi, nei prodotti chimici utilizzati nella vita quotidiana, ecc.

Sono agenti che possono causare tante malattie, sia infettive come la legionella o allergiche come l’asma bronchiale. Ma non sono le sole.

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Quanto costa costruire in questo modo

Chiaramente costruire secondo questi principi non è economico. Costa sicuramente di più che seguire metodi costruttivi tradizionali. Tuttavia il risparmio si vedrà poi nel tempo nella gestione dell’edificio, infatti si avrà  un minor costo energetico raggiungendo un comfort ottimale, con vantaggi nella durata e nella minor spesa per la manutenzione.

I prezzi possono essere molto differenti a seconda dell’impresa a cui ci si rivolge. Per costruire una nuova casa in edilizia sostenibile  in genere si va da 1.200 € / 1.400 € e i 2.000 €/ 2.400€ al mq, mentre se si sceglie di costruire case prefabbricate si possono abbattere un poco i costi: circa 1.100,00 € ai 1.800 € per mq.

Si tratta di prezzi indicativi che possono variare da zona a zona. L’Italia, per le sua particolari condizioni geografiche e morfologiche, ha la qualità di poter godere di ventosità diffusa in tutta la penisola. Per quanto riguarda i sistemi di ventilazione naturale da vento occorre menzionare la ventilazione a lato singolo e quella orizzontale.

In questo tipo di indirizzo progettuale, occorre evitare l’uso del vetro in grande area, perché l’effetto serra potrebbe verificarsi in estate, e l’effetto della radiazione a bassa temperatura dalla superficie fredda del vetro in inverno. I metodi più utilizzati per il controllo della qualità dell’aria all’interno degli spazi chiusi sono:
– il controllo alla sorgente
, come l’uso di cappe nelle cucine,
il controllo per diluizione che si realizza mediante il ricambio dell’aria ambiente con aria esterna di rinnovo,
il  controllo di rimozione, che necessita dell’uso di impianti di depurazione dell’aria ambiente.

Il ricambio d’aria si misura in rapporto al volume servito: per esempio, 0,5  corrisponde a un rinnovo dell’aria pari al 50% del volume del locale ogni ora. Per mantenere una buona qualità dell’aria in una stanza, il tasso di ventilazione dovrebbe essere compreso tra 0,8÷1,0 , vuol dire che per ogni persona presente in un edificio, devono essere sostituiti in media circa 20 mᶟ/h in una camera da letto, circa 30 mᶟ/h in ambienti destinati a lavori domestici e 60 mᶟ/h nei bagni. Di seguito si riporta la Tabella con i valori relativi ai ricambi d’aria derivanti dalla ventilazione apportata dalle finestrature.

Tipo di Apertura Ricambio d’aria (1/h)
Finestre e porte chiuse 0,3÷0,5
Finestre inclinate, persiane o avvolgili chiusi 0,3÷1,5
Finestre inclinate, persiane o avvolgibili aperti 0,8÷4
Finestre mezze aperte 5÷10
Finestre interamente aperte 9÷12
Corrente tra finestre e porte aperte 40

 

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Valentina Ferrotti

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